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Le Chiese più belle d’Italia – L’Abbazia Florense

Itinerari suggestivi in uno dei luoghi più spirituali della Calabria

L’Abbazia florense è uno dei più grandi e importanti edifici religiosi della Calabria.
Si trova a San Giovanni in Fiore, il paese più popoloso dell’area della Sila cosentina. Questo paese deve la sua nascita e il suo nome proprio all’ Abbazia, voluta dal grande teologo medievale Gioacchino da Fiore

Abbazia Florense – interno

Chi era Gioacchino da Fiore: l’Abate calabrese tanto amato da Dante

Prima  di parlare dell’Abbazia in quanto edificio religioso, è necessario parlare di Gioacchino da Fiore. È per suo volere, infatti, che nasce l’Abbazia Florense.

Ogni pietra dell’ edificio rappresenta il pensiero di questo grande teologo. Un austero monaco cistercense, filosofo e profeta, che con le sue idee influenzò gran parte della religiosità medievale.

Dante lo ammirava molto e gli dedicò un canto del Paradiso nella Divina Commedia. Lo colloca  tra gli spiriti sapienti, nel cielo del Sole, e scrive:

… e lucemi dallato,

il calavrese abate Giovacchino

di spirito profetico dotato.

(Paradiso, Canto XII, vv.139-141)

Molti studiosi, oggi, concordano sul fatto che Gioacchino da Fiore influenzò Dante nella scrittura della Divina Commedia.

Abbazia Florense – San Giovanni in Fiore (CS) – Calabria

L’amore per le Scritture    

Gioacchino da Fiore nacque a Celico nel 1130, un piccolo paese della Sila, da una famiglia benestante, forse di origine ebraica. Suo padre era un tabulario, cioè quello che noi oggi chiamiamo notaio.

Ricevette la prima educazione scolastica a Cosenza, poi il padre lo mandò a lavorare come notaio presso vari tribunali, per le corti del  sud Italia, e infine a Palermo. Ma Gioacchino non si trovava bene a fare questa vita, e decise di lasciare tutto e partire per la Terrasanta. Qui si mise a studiare le Sacre Scritture e maturò un desiderio di distacco dal mondo materiale.

Il distacco dalla vita materiale 

Al ritorno da questo viaggio, cominciò a vivere come eremita, spostandosi tra grotte ed un monastero in Sicilia alle pendici dell’Etna. Suo padre lo aveva dato per disperso, ma quando Gioacchino lo rivide, gli disse che aveva smesso di lavorare per il re normanno per servire il Re dei Re.

Gioacchino iniziò una vita ascetica e di predicazione nei pressi di Cosenza. Infine, entrò in un monastero cistercense nei pressi di Catanzaro e si fece monaco. Qui fu nominato anche Abate dello stesso monastero, ma Gioacchino non ne era felice; lui voleva solamente studiare le Scritture e predicare. E così fece.  

Un austero monaco cistercense in odore di eresia

Le opere di Gioacchino da Fiore riguardano le Scritture, il Vecchio e il Nuovo Testamento.
Scrisse molti libri e commentò i profeti e l’Apocalisse. Egli profetizzò un mondo nuovo, dove la Chiesa si spogliava dei simboli e dei beni materiali per farsi più pura e spirituale. Un’epoca nuova, quello dello Spirito Santo, fatta di luce e amore.

Fondò anche una sua Congregazione, quella dei Florensi, e ispirò con il suo pensiero molti grandi del tempo: da Savonarola a San Francesco d’Assisi. I Francescani, per esempio, pensavano che le sue profezie si stavano  realizzando attraverso il loro Ordine.

Purtroppo non tutti amavano le sue idee.
In Francia lo accusarono di eresia insieme ai suoi seguaci. Morì a Pietrafitta il 30 Marzo del 1202.

Abbazia Florense -San Giovanni in fiore (CS) fonte camminobasiliano.it

La costruzione dell’Abbazia Florense

Durante la Pasqua del 1186 e il febbraio del 1188, Gioacchino, insieme ad un suo compagno, decise di andare in Sila per cercare un luogo adatto in cui vivere.

Dopo varie ricerche, i due giunsero in una radura nella valle del fiume Arvo, una località chiamata Iure Vetere. Qui Gioacchino decise di costruire un monastero dedicato a San Giovanni Evangelista. Purtroppo un incendio lo distrusse, e i monaci, con Gioacchino, decisero di costruire il monastero in un altro luogo, che chiamarono “Fiore Nuovo”.

Per la costruzione ricevettero fondi da numerosi benefattori. A quel tempo molti nobili ed ecclesiastici, tra cui Papa Innocenzo III, appoggiavano ed ammiravano il pensiero di Gioacchino.
La costruzione dell’Abbazia durò 14 anni e fu completata nel 1230.

L’Abbazia Florense: uno scrigno di spiritualità nuova 

In stile romanico-gotico, l’Abbazia, aveva un aspetto imponente.
Oggi la sua facciata ci appare molto semplice ed austera, senza decorazioni superflue, tranne che per il foro sopra al portone, in pietra lavorata.
La pianta della chiesa è a croce latina, mentre il complesso badiale ha una forma quadrata con al centro il chiostro percorso da archi ogivali.

Nel corso dei secoli l’Abbazia ha subito molte contaminazioni.
Nel ‘600 l’intero complesso fu stravolto da arredi barocchi, come stucchi e cornici. Fortunatamente nel 1990, dopo un accurato restauro, l’Abbazia ritorna alle sue vere origini completamente trasformata. Si riportano alla luce i muri di mattoni lasciati a vista. La pietra nuda ritorna protagonista, così come l’avevano voluta Gioacchino e i suoi monaci.

Simbolo dell’essenzialità dello spirito e libera dagli orpelli materiali che distraggono dall’amore di Dio. Proprio come recita la Regola Florense:

…non vi fosse nulla che

ostentasse superbia, vanità o 

potesse corrompere la povertà,

custode di virtù

Oggi l’Abbazia Florense splende ancora per la sua grande spiritualità, testimone di quel messaggio di purezza e semplicità che la fede dovrebbe avere nell’animo di tutti gli uomini.

Abbazia Florense – San Giovanni in Fiore(CS) fonte Wikipedia.org

Come visitare l’Abbazia Florense

L’Abbazia Florense è aperta al culto come tutte le Chiese.
All’interno è ospitata un’esposizione permanente che raccoglie le litografie delle Tavole del Liber Figurarum. Quest’opera di Gioacchino da Fiore è considerata la più bella ed importante raccolta di teologia figurale simbolica medievale.
Le tavole, che racchiudono tutti il pensiero di Gioacchino da Fiore, sono ancora oggi oggetto di studio da parte delle università di tutto il mondo.

L’Abbazia si trova in via Monastero, 2 a San Giovanni in Fiore in provincia di Cosenza. 

È aperta tutti i giorni  dalle 9:00 alle 20:00

Per informazioni potete chiamare a questo numero: 323 232 3232

Curiosità

L’Abbazia Florense fa parte dei “Monumenti Vivi – Siti importanti per la Fauna” in quanto luogo di grande importanza per la biodiversità.

Il primo di questo genere in Calabria, poiché ospita diversi uccelli selvatici nidificanti. 


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