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Ferrari dona un milione per la popolazione dell’Ucraina

Di queste ore il nuovo atto di generosità della casa di Maranello.

Anche la Ferrari scende in pista per dare supporto alla popolazione dell’Ucraina, in questo drammatico momento storico, che tiene tutti col fiato sospeso. La casa del “cavallino rampante” ha fatto una donazione da un milione di euro, come segno di solidarietà nei confronti dei cittadini del Paese dell’Europa orientale invaso dall’esercito russo. I fondi saranno gestiti dalla Regione Emilia Romagna.

Quest’ultima li impiegherà per l’accoglienza dei profughi nel proprio territorio e per dei progetti umanitari internazionali a sostegno dell’Ucraina. Il tutto in collaborazione con la Croce Rossa e con l’Agenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR), che protegge e assiste le persone costrette a fuggire a causa di guerre e persecuzioni in tutto il mondo.

Aiuti, da parte di Ferrari, giungeranno anche all’Associazione Chernobyl di Maranello, Fiorano, Formigine – ONLUS, per i bisogni connessi all’ospitalità nel territorio che abbraccia il sito produttivo delle “rosse“. Un gesto di grande sensibilità da parte del mitico marchio italiano, sempre in pole position quando c’è da dare una mano d’aiuto.

Ferrari al top con il cuore

 

Nel corso degli anni sono stati tanti gli interventi nel segno della solidarietà messi in campo dai vertici della casa emiliana. Un modo per onorare al meglio il suo prestigio, i suoi valori e la figura del suo fondatore, Enzo Ferrari, che si è speso tanto per gli altri, pur senza darlo a vedere. Dopo la dipartita del Commendatore, il ricco campionario di atti di altruismo è andato avanti.

Penso alla Enzo donata a Papa Giovanni Paolo II nel 2004, che quest’ultimo decise di mettere in vendita all’asta l’anno dopo, per aiutare le vittime del terribile tsunami del sud est asiatico. Il ricavato? Oltre 6 milioni di dollari. Poi fu il turno della Ferrari LaFerrari passata sotto il martello del banditore nel 2016 per raccogliere fondi in favore delle popolazioni del Centro Italia colpite dal sisma. In quel caso si ottenne un controvalore di 7 milioni di dollari.

Solo due esempi, in un grande ventaglio, per testimoniare un rapporto intenso con la generosità. Ora la Ferrari dà un altro segno della sua leadership, anche sul piano dell’altruismo. La casa di Maranello continua a monitorare la difficile situazione internazionale ed ha pure deciso di sospendere, fino a nuovo avviso, la produzione delle sue auto destinate al mercato russo.

Ucraina: un tema sentito dai vertici aziendali

 

Ferrari Daytona SP3
Immagine Ferrari

Ecco le parole di Benedetto Vigna (CEO di Ferrari): “La nostra azienda è vicina alla popolazione ucraina in questo terribile momento storico. Mentre speriamo in un rapido ritorno al dialogo e in una soluzione pacifica, non possiamo rimanere inermi di fronte alle sofferenze dei civili colpiti. A loro vanno i nostri pensieri e la nostra solidarietà. Siamo pronti a fare la nostra piccola parte a fianco di quelle istituzioni che portano un sollievo concreto al dramma umanitario“.

Negli ultimi giorni si moltiplicano gli atti di filantropia verso i profughi, in tutte le nazioni europee. Si tratta di una solidarietà vera e sentita, che viene dal profondo del cuore della gente. La speranza di tutti è che questa brutta pagina di guerra possa chiudersi al più presto. Il mondo ha bisogno di luci, non di tenebre. Siano le colombe a prevalere sui falchi. Sia il buonsenso a prevalere sulle mire di potere e sulle manifestazioni muscolari.


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