Sembra di essere all’interno di un film futuristico, invece è realtà. A tratti se n’è sentito accennare ma spesso, chi sfiorava l’argomento, era tacciato quasi di complottismo.
Stiamo parlando del microchip sottocutaneo.
Questa tecnologia non è una novità, esiste da almeno dieci anni.
La possibilità, però, che possa entrare prepotentemente nella vita quotidiana di tutti noi ha dell’incredibile. Da un certo punto di vista, desta preoccupazione.
Ad aver creato stupore è stato, pochi giorni fa, il caso di un trentenne che, si è fatto impiantare diversi chip sotto pelle. In base ad un sondaggio condotto in Europa, e riportato dalla BBC, ben il 51% della popolazione intervistata sarebbe entusiasta di installare questa tecnologia nel proprio corpo.
Una pratica di questo tipo la potremmo inserire in quella corrente filosofica nota come ‘transumanesimo’. Si basa sul concetto di sfidare i limiti umani, dotando l’uomo quasi di poteri soprannaturali, vincendo addirittura la morte.
Quale futuro ci attenderà dunque? Ci stiamo davvero spingendo in questa direzione?
Cerchiamo di capire la funzionalità del microchip sottocutaneo, i suoi utilizzi e come la tecnologia potrà influenzare le nostre vite migliorandole o peggiorandole.
Microchip per i pagamenti contactless
Perché riempire il proprio portafoglio di tessere e carte di ogni tipo? Il problema potrebbe essere ovviato cospargendosi di microchip sottocutanei.
Patrick Peuman, 37 anni, ha ben 32 chip sotto pelle di cui “usufruisce” per qualsiasi attività della giornata: dall’aprire le porte sfiorandole semplicemente con la mano ai pagamenti contactless. Forse un modo estremo per godere dell’avanzamento della digitalizzazione, ma di cui invece Peuman ha parlato ai media in termini di praticità e di rispetto della privacy al pari dell’uso di un qualsiasi dispositivo dotato di una connessione internet.
Sarà davvero così?
Quel che è certo è che è difficile immaginare una vita robotica o fantascientifica in stile Matrix.
Green pass sotto forma di microchip
Gli utilizzi del microchip nel periodo pandemico si sono spinti oltre.
In Svezia alcuni mesi fa l’azienda Epicenter (leader degli impianti sottocutanei) aveva infatti lanciato l’idea di innestare un microchip sotto pelle che contenesse tutti i dati del green pass, nella prospettiva di rendere più agevole l’esibizione.
L’azienda in questione sicuramente potrebbe aver avuto interessi commerciali o intenti provocatori. La Svezia però, non tutti sanno, che è un paese molto avvezzo a queste pratiche, dato che molti cittadini hanno scelto di farsi inserire sotto il derma chip contenenti password, numeri Pin, dati delle carte di credito, abbonamenti ai mezzi pubblici, chiavi di accesso a musei o altri edifici.
Questo la dice la lunga fin dove si è spinta la tecnologia.
Il transumanesimo è alle porte?
Ma se alla base di una scelta estrema come quella di Peuman potrebbe esserci un semplice intento esibizionista, l’idea di una società composta da persone cibernetiche circola già da tempo e potrebbe diventare realtà.
Se pensiamo che una startup di Elon Musk sta già pensando di impiantare chip nel cervello umano (sebbene, a quanto dichiarato, per aiutare le persone paralizzate), ci rendiamo conto di quanto anche l’intelligenza artificiale non sia più un’utopia.
Le basi, anche già piuttosto avanzate, per il passaggio al transumanesimo sembrano quindi già esserci.
Il transumanesimo infatti sostanzialmente mira proprio a sostituire il corpo biologico con un corpo tecnologico, al fine di aumentare il benessere fisico e fisiologico attraverso un uso massiccio del digitale sull’uomo.
Il timore è che si arrivi ad un’esasperazione di questa ideologia, col rischio concreto che vi sia un sotteso intento distorsivo, volto ad aggravare le disuguaglianze sociali e a rendere sempre più praticabile la manipolazione a scapito della specie umana.
Non lo farei mai.
La spacciano per tecnologia utile ma è solo uno strumento di controllo sociale.
Già 😔
L’idea di base è sempre quella purtroppo… L’uomo avrebbe grandissime potenzialità nello sfruttare in senso positivo la scienza e la tecnologia, invece come sempre rovina tutto
Il progredire della tecnologia può portare ad applicazioni e strumenti utili per la vita e la salute umana, ma questa in effetti fa un po’ paura.
Fa molto Matrix, ma per quanto mi piacesse il film personalmente non voglio essere un robot
Per quanto riguarda i microchip sono abbastanza contro
Io non so se riuscirei a farlo
È un po’ inquietante, ma in effetti tante novità del passato lo erano per i nostri avi… e oggi le usiamo normalmente. Vedremo…
Le innovazioni tecnologiche sono sempre viste con diffidenza ma qui secondo me si sta esagerando… Non è un progresso positivo ma negativo… Io non lo farò mai!
Ditemi che non è vero 😱😱😱
Se fa dimagrire me lo faccio impiantare subito! 😊
Direi che desta molte preoccupazioni e perplessità.
Il passaggio da uomo a robot è brevissimo.
Non mi stupisce che la gente non abbia più una testa pensante!!!
Mi chiedo dove ci porterà di questo passo il progresso…
Prima o poi…è solo questione di tempo!!
che tristezza !
è una cosa terribile
ci credo poco