Sconti, bonus, agevolazioni, cashback sembrano ormai le priorità di molti italiani, che quasi non vedono l’ora che ne siano annunciati di nuovi. Ma d’altronde a chi non fa comodo poter risparmiare o godere di soldi inaspettati in questo periodo di crisi!
Come diceva lo scrittore Antonio Fogazzaro:
le banconote asciugano le lacrime meglio del fazzoletto
In poche parole, il denaro fa comodo a tutti.
Farà dunque piacere a molti sapere che esiste anche la possibilità di ottenere un risarcimento di circa 200 euro.
Non tutti sanno infatti che poche settimane fa è stato avviato un ricorso collettivo (meglio noto come “Class Action”) contro la società “Autostrade”, a cui ogni consumatore può aderire.
Di seguito tutti i dettagli.
Perché fare ricorso
Il costo dei pedaggi dal 2009 al 2018 è aumentato, secondo le stime, del 28%, mentre gli investimenti nella manutenzione ordinaria sono via via diminuiti. Senza contare che i pochi lavori e cantieri aperti sulle varie autostrade italiane durano troppo a lungo, creando non pochi disagi agli automobilisti.
Una situazione di questo tipo è diventata insostenibile, in termini di disservizi e anche di pericolo per la stessa sicurezza di chi si ritrova a viaggiare spesso lungo i tratti autostradali.
Tutti questi motivi hanno portato al punto di intraprendere una class action.
L’iniziativa è partita dall’Associazione di tutela dei consumatori Altroconsumo.
Risarcimento
Il risarcimento medio calcolato e richiesto ammonta intorno ai 220 euro (importo massimo ottenibile), fungendo da ristoro per gli anni di inefficienza di Autostrade.
Ovviamente il calcolo dell’importo dipenderà anche dalla frequenza di pagamento dei pedaggi da parte dei consumatori. Per ogni automobilista infatti sarà richiesto il 25% di risarcimento sui pedaggi pagati nel periodo di riferimento, vale a dire negli ultimi 10 anni.
In caso di vittoria ciascun aderente sarà contattato per poter ricevere quanto spettante.
Come aderire
Al ricorso in oggetto potranno aderire tutti i consumatori che hanno pagato almeno un pedaggio autostradale negli ultimi 10 anni.
E come fa sapere Altroconsumo, il ricorso sarà totalmente gratuito, non prevedendo nemmeno il pagamento della quota associativa e nessuna spesa legale.
Gli interessati non dovranno fare altro che lasciare il proprio numero di telefono all’associazione per poter essere ricontatti e ricevere tutte le informazioni più dettagliate.
Non è stato indicato un termine entro cui potersi unire al ricorso collettivo ma le adesioni allo stato attuale sono ancora aperte.
Molto interessante
Interessante
Buono a sapersi
mah, che non si paghi proprio niente, mi sembra strano!
Altroconsumo sul sito dice così, poi ovviamente come ogni cosa va presa con le pinze ed è meglio chiedere nel dettaglio qualora si volesse avviare la classe action
confermo che le associazioni dei consumatori richiedono almeno la sottoscrizione della tessera annuale
Infatti
Già avevo ricevuto mail informativa da Altroconsumo …spero sia davvero così 👍
Chissà com’è è finita!?!
E chi lo sa!