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The Past Within – Recensione

The Past Within è un videogioco puzzle punta e clicca, sviluppato dal team indie olandese Rusty Lake. La storia si ricollega agli eventi accaduti in Rusty Lake: Roots, in cui ripercorriamo la storia e le radici della famiglia Vanderboom. Sono infatti presenti i personaggi Rose, Albert e Frank.

A differenza dei precedenti titoli, in The Past Within è obbligatorio giocare in modalità cooperativa con qualcun altro (una copia del gioco a persona)

Inizia la sfida

Quello che questo titolo riesce a creare è una narrazione originale, senza tradire la sua natura di “room escape“. Rispetto ai precedenti titoli della serie è un gioco più maturo, che riesce a trasportare entrambi i giocatori in modo stimolante e per nulla esagerato.

Riescono a spiccare, in particolar modo, i puzzle e gli enigmi presenti nel titolo. Sarà infatti difficile non notare tutto l’impegno che gli sviluppatori ci hanno riservato, permettendo un equo scambio d’informazioni a entrambi i giocatori.

Rimane anche quel sentore di ”horror” presente in ogni capitolo della saga, abbastanza forte da tenerti con l’ansia, quanto basta da definirlo surreale. Sebbene la lunghezza dell’intero gioco sia soltanto di un’ora, è possibile ripeterlo fino a quattro volte, per avere diverse combinazioni di gameplay.

Le linee temporali passate e future sono diverse, e vale la pena giocarlo in entrambe le modalità! Anche se i giocatori potranno avere familiarità con metà degli enigmi, conoscere i nuovi ambienti e vivere l’altra metà offre l’opportunità di esplorare e risolvere tutti i puzzle mancanti.

Conclusione

Le ambientazioni, la colonna sonora, ma anche gli enigmi e i minigiochi sono stati creati ad hoc per restituire un’atmosfera ben definita, insieme a una sensazione d’inquietudine impalpabile ma persistente, anche dopo aver terminato l’esperienza.

È un titolo che consiglio a tutti gli appassionati della saga, ma anche a coloro che amano il genere puzzle e vorrebbero provare un’avventura totalmente diversa dalle solite.


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