Ansia: Disturbo sempre più comune

Premessa: non sono un medico, non sono una psicologa ed i miei sono solo consigli dovuti all’esperienza.

L’ansia è un stato psichico del tutto naturale che possiamo trovare già nell’antichità e che ci mette in allerta per un possibile pericolo. Se quindi l’ansia potrebbe essere considerata uno stato del tutto normale, è anche vero che nella società di oggi è diventato un disturbo piuttosto comune. L’ansia infatti diventa un disturbo nel momento in cui ci limita nella nostra vita. Esistono tanti tipi di disturbi dell’ansia, dal disturbo dell’ansia generalizzato a tipiche fobie come l’aracnofobia ed esistono tanti sintomi, sia fisici che mentali, e che cambiano per ciascun individuo. Elenchiamone alcuni.

Sintomi fisici e mentali.

Tra i sintomi fisici più comuni possiamo trovare:

• Tremore;
• Sudorazione;
• Vertigini;
• Nausea;
• Palpitazione;

Tra i sintomi mentali possiamo trovare:

• La sensazione di essere in pericolo;
• La sensazione di soffocare;
• Pensieri negativi;
• Una certa urgenza nel nascondersi e scappare via;

Un attacco d’ansia può accadere in qualsiasi momento. Può accadere a qualsiasi persona indipendentemente dal sesso o dall’età o dal posto in cui vive. Le cause di un disturbo d’ansia possono essere di vario tipo, tra cui gioca un fattore genetico, sociale, ormonale, ambientale ecc. Per un approfondimento vi invito a leggere qui.

Cosa fare per poter allievare questa condizione?

Ci sono moltissime cose che una persona può fare per se stessa per combattere questo disturbo. Sicuramente aiuta l’esercizio fisico e per i non amanti della palestra o di una corsa al mattino, si può sempre optare per una bella passeggiata o se il tempo e il momento non lo permettono, ballare a caso le proprie canzoni preferite in camera e con le cuffie aiuta anche moltissimo. Avere un’alimentazione sana e bere tanta acqua sono pure di grande aiuto. Rimedi naturali come lavanda, valeriana e camomilla possono essere d’aiuto per alcune persone. Ma nei momenti di un attacco di ansia, una tecnica molto utile è il cosidetto “self-talking”, ovvero: parlare con se stessi a bassa voce. Questa tecnica unita al prendere grandi respiri diventa una combo essenziale.

Si sa, l’ansia gioca brutti scherzi. L’ansia fa credere alle persone di non essere abbastanza, fa credere di essere giudicati da tutti e tante altre cose ancora. Tuttavia, se si riesce a dire qualche parolina magica come: “Andrà tutto bene” o “Va tutto bene” o ancora “Passerà, è solo un momento. Passerà”, si inizia ad attivare un meccanismo positivo al quale si finisce per crederci. L’importante nel frattempo è anche respirare.

Meglio ribadire che ognuno di noi è diverso e se una tecnica non va bene per qualcuno, magari può andare bene per qualcun altro. Va bene se la tecnica del parlare a se stessi non riesce subito o non va bene per qualcuno in quel momento. Con il tempo si riuscirà a trovare una tecnica adatta a se stessi.

Cosa fare se si conosce qualcuno che soffre d’ansia?

• Non forzarla a parlare e se inizia a piangere, incoraggia il pianto perché il pianto è uno sfogo del tutto naturale;
• Abbracciala (Quando possibile, anche se sconsigliato durante la pandemia). La persona si sentirà meno sola;
• Lasciala parlare con i suoi tempi. Ascoltala. Non c’è bisogno di dover dire per forza qualcosa, basta esserci. Spesso una persona ha bisogno solo di sentirsi capita da qualcuno;
• Incoraggiala a respirare, guidala se necessario con profondi respiri e respirate insieme;
• Evita parole come: “Sei sempre la solita/il solito”, “Smettila di piangere”, “Non hai nulla”, “Stai avendo una reazione esagerata”;
• Se sai che quella persona ha difficoltà ha gestire l’ansia, consigliale di vedere uno psicologo;

Spesso andare da uno psicologo e prendere dei farmaci è visto come qualcosa di negativo, ma la verità è che è la cosa migliore che qualcuno possa fare quando l’ansia inizia a ostacolare anche gli eventi di tutti i giorni. Non c’è nessuna vergogna nel chiedere aiuto a dei professionisti o ammettere di aver bisogno di aiuto. Il disturbo dell’ansia può essere anche indice di altri tipi di disturbi, quindi è sempre meglio andare dal proprio medico e parlarne con lui/lei.

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