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Piccoli trucchi per un bucato più “economico”: come risparmiare sulla bolletta elettrica in tempi di crisi

I drammatici accadimenti che stiamo attraversando in questi giorni hanno, innanzitutto, innescato un elevatissimo costo in termini di vite umane – spezzate per sempre o stravolte – che si spera possano al più presto essere risparmiate dalla follia di pochi governanti.

In questo articolo, però, voglio affrontare un tema più “profano” ma di fatto strettamente dipendente dalla crisi mondiale in atto. È sempre più evidente, infatti, come la guerra russo-ucraina stia innescando, anche da un punto di vista economico, un’escalation di aumenti legata alla sempre maggiore difficoltà a reperire le materie prime – si pensi, ad esempio, al grano, al gas o al petrolio – che, di qui a breve, finirà con l’abbattersi sulle famiglie e le aziende del nostro paese, e non solo.
Il tutto si traduce in soldoni – è il caso di dirlo – in tariffe energetiche sempre più elevate; ma in questo quadro a tinte fosche possiamo fare la nostra piccola parte con semplici “stratagemmi”, che ci possono consentire di alleviare, almeno in parte, questo aggravio di spesa all’orizzonte.

Lavatrice - Orto e Giardino

Un bucato più “green” e più economico

Un primo campo in cui possiamo intervenire riguarda quello del bucato, un’azione quotidiana che spesso molti di noi svolgono in “automatico”, senza dargli la giusta attenzione. Molti di noi (e spesso anche il sottoscritto) infatti, vuoi la fretta, vuoi l’ignoranza – nel suo senso etimologico – ci limitiamo a gettare i panni nella lavatrice, chiudere l’oblò e avviare l’elettrodomestico, magari sempre impostato sullo stesso programma.

Ma è utile sapere, per chi ancora non ne fosse al corrente, che l’orario e i giorni in cui ci accingiamo a compiere questa elementare azione possono incidere in maniera sostanziosa sulla bolletta elettrica. Ciò è dovuto al fatto che in determinati giorni e precise fasce orarie, la richiesta di energia elettrica da parte delle utenze fa registrare picchi maggiori che rendono più gravoso, in termini di spesa economica, l’utilizzo degli elettrodomestici.

È così quindi che un’ora di lavatrice alle 10 del lunedì costa di più, sia economicamente che in termini di consumo energetico, di una lavatrice fatta alla stessa ora ma di sabato. Occorre pertanto prestare attenzione alle fasce orarie in vigore, che possono fornirci un quadro migliore per cercare di risparmiare qualche Euro il che, di questi tempi, non è poco.

Vi è così la fascia F1, quella in essere dalle 8 alle 19, dal lunedì al venerdì, che è quella off-limits, da evitare assolutamente se possibile poiché, coincidendo con la classica settimana lavorativa, risulta essere la più costosa. La fascia F2, quella “feriale, serale-notturna”, va dalle 19 alle 8, dal lunedì al venerdì e già prevede dei costi più moderati e convenienti. Ma se proprio si vuole risparmiare ancora qualche centesimo in più, il “top” sarebbe quello di fare il bucato – se possibile – nella fascia F3, comprendente il sabato, la domenica e i giorni festivi, che ci garantisce un risparmio considerevole.

Ovviamente a un utilizzo “parsimonioso” concentrato nella giusta fascia oraria, deve affiancarsi anche una lavatrice il più possibile efficace e affidabile. È perciò consigliabile, al momento dell’acquisto, una giusta valutazione della classe energetica, ricordando che i modelli con le classi “A” (A, A+, A++, A+++) sono quelli che garantiscono un maggior risparmio energetico.

Attenzione va data anche al carico: introdurre troppi panni nella lavatrice, infatti, alla lunga potrebbe affaticare il motore portandolo alla rottura. Se non proprio necessario meglio evitare di ricorrere al prelavaggio, non lavare a temperature eccessivamente elevate e, se la vostra lavatrice ne è dotata, optare per il programma “ECO” che consente un risparmio energetico sino al 40%.
Buona norma, inoltre, un regolare ceck-up dell’elettrodomestico (ad esempio pulendo il filtro di scarico) che assicuri al mezzo una maggiore durata.

Attenzione anche al contratto con il fornitore di energia

Accanto alla lavatrice risparmiare energia, non solo per fare il bucato, dipende anche dal contratto che andiamo a stipulare col fornitore.
Se utilizzate molti elettrodomestici nell’arco della giornata, allora vi conviene optare per il monorario, che garantisce un costo della fornitura elettrica sempre costante, indipendentemente dalla fascia oraria di utilizzo.
Se adoperate la lavatrice e gli altri elettrodomestici soltanto la sera, allora il contratto che fa per voi dovrebbe prevedere il biorario, che ha costi più alti (da fascia F1) solo la mattina, e prezzi più contenuti (da fascia F2 e F3) la sera e durante i fine settimana.
Infine vi è l’opzione multioraria che prevede tre fasce orarie: una con costi più elevati che va dalle 8 alle 19, dal lunedì al venerdì; una più conveniente (detta anche intermedia) dalle 7 alle 8, dal lunedì al venerdì e dalle 19 alle 23 (sempre dal lunedì al venerdì) e dalle 7 alle 23 del sabato; e quella in assoluto più conveniente, la “fuori punta”, che comprende il consumo che va dal lunedì al sabato dalle 23 alle 7 e tutte le domeniche e i giorni festivi.

Insomma, nel nostro piccolo possiamo far si che un’azione quotidiana come fare il bucato possa contribuire a risparmiare energia, garantendoci un certo risparmio e, allo stesso tempo, aiutare a far si che la situazione energetica sia un po’ meno gravosa. Gesti piccoli certo, ma non si dice che è la somma a fare il totale?


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