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The Batman di Matt Reeves è il film più autoriale sull’uomo pipistrello (NO SPOILER)

Il film incorona meritatamente Robert Pattinson come nuovo Batman.

C’è chi già definisce “The Batman” di Matt Reeves “il miglior film su Batman dai tempi de Il Cavaliere Oscuro di Nolan. Davvero un’ottima premessa per la Warner Bros che guarda già con ottimismo al box-office dei prossimi weekend, per questo film uscito in sala dal 3 marzo.

Nel film ci sono attori epici: Robert Pattinson riesce a trasporre un Batman giovane dall’animo oscuro e sofferto, con una paura che l’accompagna sempre e gli fa affrontare ogni situazione con un impeto violento, ma non mortale; Zoë Kravitz (Selina, cioè Catwoman) è perfetta per il ruolo, sia esteticamente, che per l’interpretazione che riesce a dare; Uno strepitoso Paul Dano (l’enigmista) riesce a far provare inquietudine prima con la sua voce, poi con la sua espressività. Jeffrey Wright (Jim Gordon) riesce a essere un’ottima spalla per batman. John Turturro (Carmine Falcone) è molto in parte e Colin Farrell nella parte del Pinguino è letteralmente irriconoscibile.

Io sono Vendetta

Dopo la morte dei genitori, uccisi davanti ai suoi occhi, Bruce Wayne (Robert Pattinson) cresce da solo accanto al suo fedele maggiordomo Alfred (Andy Serkis). Ha i sensi di colpa che lo divorano, mentre vaga nel buio di Gotham City e Vigila sulla città, combattendo i soprusi e la devastazione della criminalità organizzata, che non esita a condurre tranquillamente i suoi sporchi affari.

Quando il simbolo di Batman si leva in cielo, con il riflettore che lo proietta, le bande che minacciano i poveri umili scappano dalla paura per l’uomo pipistrello. Lui è l’unico (anti)eroe a riportare la pace in una città dominata solo dal terrore e dalla violenza. Tanto più se l’artefice della paura è la nuova maschera con gli occhiali da vista, l’Enigmista (Paul Dano), che uccide le sue vittime in maniera brutale. Il villain si vuole vendicare di tutti coloro che reputa la causa della rovina di Gotham.

Tra indizi criptati, messaggi in codice, omicidi e servizi televisivi per diffondere i video social dell’Enigmista, entra in scena Catwoman (Zoë Kravitz), pronta a vendicare la morte dell’amica Annika, stringendo un’amicizia particolare con Batman per scovare il serial killer dietro quei terribili assassini premeditati.

Tra club privati gestiti da mafiosi come Carmine Falcone (John Turturro) e Il Pinguino (Colin Farrell), uccisioni mai portate alla luce e verità celate per molto tempo, Batman farà i conti con il suo passato tenebroso, scoprendo i segreti sulla sua famiglia che porterà a galla vecchi rimpianti e rancori, che per una vita intera erano rimasti nascosti.

Non chiamatelo Cinecomic

Più che un cinecomic, The Batman è un thriller noir. Del genere cinematografico in voga negli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale, la pellicola possiede tutti gli stilemi: la voce fuori campo, la soggettiva, la femme fatale, l’utilizzo delle fotografie, il flashback, il detective, il gangster, la metropoli, la violenza, il sadismo, i corpi eccentrici.

Un Batman giovane, con solo due anni di attività.

La colonna sonora di The Batman, curata dal premio Oscar Michael Giacchino, spazia da “Volare” cantata da Dean Martin a “Something in the Way” dei Nirvana. L’uomo pipistrello interpretato da Robert Pattinson ha diverse affinità con Kurt Cobain. In questo film è un supereroe dolente e dipendente dal desiderio di vendetta. Anche quando indossa i panni del miliardario Bruce Wayne è trascurato, con lo sguardo spento di chi ha combattuto contro i propri demoni e ha perso. Non a caso, quando entra in azione sfoggia una felpa con il cappuccio e un bomber nero, senza la sua armatura superaccessoriata.

È un supereroe poco fisicato con tante macchie e molte paure. Persino il rapporto con il mentore e claudicante maggiordomo Alfred (Andy Serkis) risulta complicato dai tanti nodi emotivi mai sciolti. La sfida per il Cavaliere Oscuro sarà proprio quella di trasformare in forza la propria debolezza.

Quando è vestito con la tuta di Batman, sembra davvero un cavaliere tenebroso. Il solo vederlo uscire dall’oscurità, con quel suo incedere lento e pesante, ma sicuro, fa venire i brividi, mettendo ai nemici una sensazione di terrore e inferiorità incredibile.

Un Antagonista “influencer” e pazzo

Erano tantissimi anni che non si vedeva il villain dell’enigmista in un film di Batman. Vi ricordate quello interpretato da Jim Carrey in tutina verde nel film Batman Forever? Scordatevelo, questo è molto più realistico e attuale. Veste con una giacca mimetica e una maschera paramilitare verde. Unici tratti distintivi, che caratterizzano il suo look, sono l’immancabile punto interrogativo sulla giacca e gli occhiali da vista sopra la maschera.

The Riddler, ovvero, l’Enigmista interpretato da un titanico Paul Dano, sembra il fratello del John Doe di Seven, imparentato con il John Kramer di Saw-L’enigmista. Durante il film porterà avanti una crociata contro le persone che avevano fatto promesse false agli abitanti di Gotham. Proverà a fare giustizia a modo suo al grido di Non More lies. In molte scene dimostrerà la propria intelligenza e nelle parti finali, quando la sua identità verrà svelata, ci farà provare picchi incredibili di inquietudine.

Gli altri personaggi

Dopo Julie Newmar, Michelle Pfeiffer, Halle Berry, Hanne Hathaway e Carmen Renee Bicondova, non era una passeggiata di salute interpretare Catwoman. Zoe Kravitz è riuscita in questa missione, la gatta risulta davvero avere nove vite in The Batman. Pure Oswald Cobblepot / Pinguino di Colin Farrell svolge molto bene la sua funzione di antagonista secondario. Una delle scene migliori del film sono proprio il suo inseguimento con Batman. Un plauso va anche a John Turturro, che nella parte del boss Carmine Falcone ci offre un ritratto da mammasantissima, riservato, quasi dimesso, ma capace di strangolarti mentre ti sorride. Ha poco da ridere invece, il primo James Gordon nero, interpretato da Jeffrey Wright. Un tutore dell’ordine onesto e intrepido, un Serpico che ha in Batman l’unico alleato.

“Non può piovere per sempre” Una Gotham così non si era mai vista

La pioggia incessante a Gotham non lava via l’oscurità, proprio come accadeva ne “Il Corvo” di Alex Proyas. La sublime fotografia di Greig Faser è una delle cose più belle del film, dipinge un quadro nerissimo nel quale i punti luce si soffermano sul rosso e sull’ocra, per poi far risplendere la luce dell’alba e della speranza. Molto probabilmente, questa è la migliore fotografia vista in un film di Batman.

Una sceneggiatura difficile da decifrare

Un approccio realistico, con un intreccio labirintico e più livelli di lettura. Siamo di fronte a un film dalla sceneggiatura a orologeria che avrebbe funzionato anche con un detective qualsiasi come protagonista, senza tirare in ballo Batman e tutto il suo universo.

Naturalmente però, in tre lunghe ore di minutaggio, attorno all’intrigante e violenta indagine viene tessuto benissimo il tappeto di personaggi principali e secondari.

Tra momenti introspettivi, violenza cupa, seducenti rivelazioni e un’ultima ora di sequenze d’azione, “The Batman” saprà rapirvi senza che guardiate l’orologio, anche se però alcune scene sono abbastanza lente.

La ragia di Matt Reeves

The Batman è tra i film più raffinati in assoluto sul Cavaliere Oscuro, forse addirittura una delle pellicole su supereroi più autoriali per scelte e soluzioni registiche. Reeves dirige con maestria e ispirazione assolute, dando vita sin dai primissimi minuti a inquadrature iconiche e sequenze che rimarranno nella storia cinematografica del pipistrello. Le scene d’azione con combattimenti sono sembrate finalmente vere, in cui Batman è sì forte, ma grezzo, rabbioso, pronto a dare botte e riceverle altrettanto.

Il film guarda soprattutto a Nolan con grande rispetto, specie nella cattiveria e nell’approccio squisitamente thriller. Ma osserva da lontano anche lo stile gotico di Burton, riflesso in una Gotham City che non è mai stata così protagonista nei vicoli, nelle strade all’ombra di edifici solenni e minacciosi.

Il giusto Mix di quello che abbiamo visto dell’uomo pipistrello

Una scenografia d’eccezione, che si accompagna ad una fotografia a dir poco sublime, contribuisce ad arricchire la bellezza visiva delle scene, rendendo tutto davvero pregevole. The Batman riflette con orgoglio e riverenza anche le pagine dei comics più celebri, prende l’iconografia fumettistica del Cavaliere Oscuro e la rende reale, potente, evocativa. The Batman è una mescolanza di ispirazioni, generi, addirittura medium diversi. Raccoglie l’irruenza fisica dei videogiochi di Arkham, il visionario di Burton, l’ambizione e la filosofia di Nolan. Il risultato è un Batman nuovo, che merita di diritto un posto nell’Olimpo dei pipistrelli al pari dei suoi cugini dell’89 e del 2005. Ma anche uno dei film più ispirati e convincenti di questa generazione, forse addirittura di sempre.

Conclusioni

È il film di Batman più autoriale che sia stato fatto, se la combatte con la trilogia di Nolan, ma hanno ritmi e personaggi gestiti in modo diverso. Il film può essere visto da chiunque, a condizione che piaccia lo stile noir, che lascia molto spazio all’intrigo e l’indagine. La durata di tre ore poteva essere diminuita, accorciando delle scene, ma comunque non stanca. Pattinson merita di essere il nuovo Batman, essendo riuscito a staccarsi (per me già da tempo) l’etichetta di vampiro sfigato di Twilight. Prevedo un futuro radioso per questo attore da parecchi sottovalutato. Spero che la Dc e la Warner creino un universo dedicato a questo Batman, sfruttando a pieno il franchise del cavaliere oscuro.


Dario Esposito

In arte Mr.Zero, sono un autore e sceneggiatore appassionato di scrittura creativa. Amo il cinema e tutto ciò che è Nerd, in particolar modo il genere fantasy, i fumetti e i giochi di ruolo.

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5 Comments

  1. Ero indecisa se guardare questo film proprio per la considerazione su Pattinson e Twilight. Ora sono decisamente incuriosita

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