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Candy – Morte in Texas: Recensione

Candy – Morte in Texas è una serie TV composta da 5 episodi, realizzata da Nick Antosca e da Robin Veith, disponibile su Disney+ dal 12 ottobre.

Questa serie si basa su fatti realmente accaduti, avvenuti negli anni ’80. Racconta la storia di Candy Montgomery, una casalinga di periferia ammirata da tutti, che viene accusata di aver ucciso la sua vicina di casa Betty Gore.

Trama

Nel primo episodio di Candy-Morte in Texas ci vengono presentate due donne.
Candy Montgomery (interpretata dalla bravissima Jessica Biel), casalinga, madre e moglie stimata e amata da tutti, e Betty Gore, una donna che, a differenza di Candy, non è riuscita ad avere molte amiche, e che ha un rapporto conflittuale con il marito.

Questo episodio è ambientato il giorno del delitto di Betty.
Si apre con la partenza di Allan, marito di Betty, per lavoro, cosa che la donna non prende affatto bene.
Nel frattempo, Candy fa colazione con il marito, i loro figli e la figlia più grande di Betty, che ha dormito da loro. La famiglia si sta organizzando per andare al cinema a vedere Star Wars – L’Impero colpisce ancora, chiedendo alla figlia di Betty di andare con loro.

Così Candy telefona a Betty per avvisarla e, siccome la piccola doveva andare nel pomeriggio in piscina, la donna le chiede se può passare a casa sua per prendere il costume da bagno. Betty le dice di venire intorno alla 12, ma Candy si muoverà prima. In seguito alla visita, non avremo più notizie di Betty.
Allan cerca di chiamarla più volte, ma lei non risponde. Preoccupato, chiede ai vicini di andare a controllare a casa sua. L’episodio si conclude con la scoperta dei vicini del cadavere di Betty, mentre la figlia neonata di quest’ultima viene trovata nella culla, completamente sporca di sangue.

Nel secondo e terzo episodio, invece, ci vengono mostrate le vite di Betty e Candy.
Betty vorrebbe avere delle amiche, tanto che decide di prendere in affido un bambino per ottenere le attenzioni del vicinato. Il piano va a monte, in quanto non riesce a prendersene cura, ed è costretta a rimandarlo all’orfanotrofio.
Candy, insoddisfatta del marito, decide di iniziare una relazione extraconiugale con Allan, il marito di Betty. Negli ultimi minuti, ci vengono mostrati alcuni dettagli sull’omicidio di Betty.

Nel quarto e quinto episodio, invece, ci si concentra maggiormente sugli avvenimenti dopo l’omicidio di Betty. Durante le indagini, la polizia sospetterà sempre più di Candy che, alla fine, si rivelerà colpevole. Durante il processo vengono mostrati ulteriori dettagli sulla morte di Betty. La giuria, dopo aver analizzato i fatti, converrà che Candy abbia commesso l’omicidio per legittima difesa.

Considerazioni

É una classica serie crime che rispetta tutti gli elementi chiave del genere, riuscendo a tenere il pubblico incollato allo schermo.
Ho apprezzato molto il fatto che hanno iniziato a raccontarci la storia partendo dal giorno dell’omicidio di Betty, per poi mostrarci la vita delle due. Totalmente diverse, eppure entrambe insoddisfatte.

Candy sembra vivere una vita felice come madre e moglie, ma è stanca di essere trascurata dal marito. É da qui che parte la sua relazione con Allan.
Betty si sente incredibilmente sola, a causa dei continui viaggi di lavoro del marito; il fatto di non essere ben vista dal vicinato, la fa sentire ancora più disperata. Raccontarci la storia partendo dal presente per poi mostrarci il passato, ci aiuta meglio a capire le dinamiche che hanno portato all’omicidio di Betty.

La storia, poi, si concentrerà su cosa è successo dopo l’omicidio.
Ci verranno mostrate le indagini della polizia e, successivamente, il processo che Candy dovrà affrontare.
Qui la vicenda viene narrata dal punto di vista della Montgomery, al quale assiste anche lo spirito di Betty, completamente in disaccordo con questa versione dei fatti. Il tutto sottolinea quanto sia difficile scoprire la verità.

A differenza dei soliti crime, il pubblico già conosce il colpevole, portando l’attenzione ai motivi che hanno spinto Candy al tragico gesto. Non essendoci testimoni e con una sola versione dei fatti, la giuria sarà costretta a dichiarare Candy innocente.

Proprio questo mi lascia perplessa.
Per come si sono svolti i fatti, sembra la donna fosse andata a casa dell’amica proprio con l’intenzione di ucciderla. 41 colpi di ascia sono davvero troppi per una semplice difesa, e il fatto che abbia lasciato una bambina neonata per 13 ore da sola, è una cosa che solo una persona crudele può fare. Non so come la giustizia funzionava a quei tempi, ma mi sembra che la vittima non ha ottenuto per niente giustizia.

Jessica Biel riesce ad interpretare in maniera eccellente il personaggio di Candy, una donna complessa, fredda e calcolatrice. Cerca di mostrarsi agli altri sempre in ordine e perfetta, ma nasconde il suo vero Io dietro un muro di finzione. Si sente talmente a posto con la coscienza, da credere di poterla fare franca, cosa che non avverrà. Alla fine del processo, infatti, sarà costretta a trasferirsi in un altro stato.

Anche l’attrice che interpreta Betty, Melanie Lynskey, riesce a interpretare in maniera egregia un personaggio molto complesso. Soffre perché si sente sola e insicura, non riuscendo ad integrarsi con il vicinato. Il marito, poi, non l’aiuta minimamente, andandosene sempre in giro per lavoro.

Questa è la storia di una donna che, all’apparenza, sembrava essere una perfetta madre e moglie. In realtà nascondeva un lato davvero oscuro, che l’ha portata a compiere un gesto atroce. Riuscirà a passarla liscia, in quanto la giustizia non è riuscita a fare il suo dovere.


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