Il Veneto è una regione che offre luoghi magici e indimenticabili. Dal confine con il Friuli all’Altopiano di Asiago, passando per la laguna, questa regione non smette mai di sorprenderci, con le sue bellezze e le sue caratteristiche uniche.
Attraversando i suoi paesaggi fatti di mare, montagna, sapori e paesaggi, il viaggiatore rimarrà incantato da questa terra, così ricca anche di storia e arte.
Partiamo insieme allora alla scoperta del Veneto, attraverso 5 luoghi che ne rappresentano l’essenza più vera. Luoghi forse meno battuti dalle solite mete turistiche, come Venezia o Verona, ma sicuramente posti unici che vi rapiranno il cuore.
Portogruaro: la Venezia orientale

Portogruaro è una bellissima cittadina sospesa tra Medioevo e Rinascimento, attraversata da fiume Lemene.
Il primo documento ufficiale che attesta l’esistenza di Portogruaro risale al 1140. Grazie alla presenza del fiume Lemene, la città diventa un centro di commercio.
Simboli cittadini sono il Municipio e il Palazzo Comunale in stile gotico, risalente al 1265. Costruito con mattoni a vista, si trova in piazza della Repubblica, un luogo molto vivace della vita cittadina. Ma tra i luoghi più caratteristici ci sono, sicuramente, i due mulini ad acqua del ‘400 costruiti sul fiume.
Tra salici piangenti ed edifici medievali, troviamo il caratteristico loggiato della pescheria con la piccola cappella della Beata Vergine delle Grazie, la cui devozione risale alla prima metà del ‘600. Questa cappella fu costruita dai pescatori provenienti da Caorle, che commerciavano proprio in questa pescheria.
Da visitare anche il museo nazionale Concordiese, dove sono conservati reperti archeologici rinvenuti nel vicino comune di Concordia Sagittaria, importante centro romano e nella sua necropoli.
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Possagno: la città di Canova

La cittadina di Possagno si trova in provincia di Vicenza, immersa nel verde dei vigneti.
Questa è la città in cui nacque Antonio Canova nel 1757, uno degli artisti più talentuosi d’Italia.
Possagno è la meta perfetta perfetta per chi vuole scoprire questo grande artista neoclassico. Qui troviamo, infatti, la Gipsoteca con i gessi di Canova, e il Tempio Canoviano, una chiesa che ha la forma di un tempio greco ispirato al Pantheon di Roma. All’interno si trovano altre opere dell’artista, come la pala d’altare e la scultura della Pietà. Quest’opera risulta incompiuta, ed è realizzata in gesso. Canova era anche un pittore e, nel 1798, realizza a Possagno “La Deposizione”, un quadro per la parrocchia della città.
Nel centro di Possagno possiamo anche visitare la casa natale di Canova. Nei dintorni, invece, si possono visitare alcuni campi della Prima Guerra Mondiale. Qui furono combattute alcune delle battaglie più sanguinose del massiccio del Grappa.
Villanova di Cadore: rigenerarsi ai piedi del monte Pelmo

Villanova di Cadore si trova ai piedi del monte Pelmo, un luogo davvero affascinante da visitare.
Il monte Pelmo è una delle vette più note delle Dolomiti bellunesi. Alla base di questa montagna c’è una particolare forma concava, che trasforma il monte in un grande trono noto anche come Caregon de ‘I Padreterno, ovvero, il trono del Padreterno. È amato dagli appassionati di trekking e degli sport invernali. Ai suoi piedi sono state trovate le più antiche tracce di dinosauri dell’area dolomitica.
Da visitare il Rifugio Città Fiume, uno straordinario punto panoramico dedicato agli esuli della città di Fiume. Fa parte di uno dei 66 rifugi del progetto Rifugi delle Dolomiti Unesco. Fu inaugurato nel 1964 sui resti di un’antichissima malga, detta la Durona, risalente al 1600.
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L’Altopiano di Asiago e le sue bellezze

Siamo a 1000 metri di altitudine, con cime che raggiungono anche i 2300 mt. Una cornice di monti che racchiude una valle di borghi, pascoli e boschi.
L’Altopiano di Asiago è detto anche l’Altopiano dei Sette Comuni.
Si tratta di paesi molto antichi legati in passato da una federazione, detta Spettabile Reggenza dei Sette Comuni, risalente al 1300; cessò di esistere nel periodo di Napoleone.
Il capoluogo dell’Altopiano è appunto Asiago, dove potete visitare Piazza Carli con la fontana del Fauno, divinità protettrice delle greggi e dei pascoli. Qui trovate anche il Duomo di San Matteo, con la monumentale facciata in marmo rosso. Accanto si trova il palazzo del Municipio, con la torre campanaria dove è scolpito il Leone di San Marco sulla pietra bianca.
L’Altopiano, inoltre, è il paradiso del trekking, con 500 km di strade sterrate e 34 percorsi CAI tracciati.
L’isola di Burano e i suoi colori

Burano è un luogo unico, un’isola colorata e accogliente. Le case dai colori accesi, si riflettono nell’acqua della laguna. Una delle case più caratteristiche è la casa di Bepi, un signore che vendeva caramelle nella piazza principale dell’isola, che decise di dipingere la casa di tanti colori.
Tra i canali più belli vi è Fondamenta Cao di Rio, che termina con una piccola terrazza con vista sul Torcello dove si può ammirare un’alba mozzafiato.
A Burano c’è anche il ponte dell’amore e una torre pendente, ma è la chiesa di San Martino una delle attrazioni più curiose. Questa chiesa, infatti, ha un esterno rimasto incompiuto, e non ha entrata principale.
L’attività fondamentale di Burano è la pesca, e lo sport ufficiale è la voga veneta, che ha una tradizione secolare.
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