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L’Inghilterra che non ti aspetti Parte 4 – Seven Sisters

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In questo quarto appuntamento con L’Inghilterra che non ti aspetti, voglio parlarvi di un luogo magico.
Non è propriamente sconosciuto, anzi; è una tappa piuttosto comune che, nonostante il turismo, è riuscito a mantenere la sua parte wild intatta.
Vi propongo una ‘scampagnata virtuale’ sulle Seven Sisters, le bianche scogliere calcaree a picco sul canale della Manica, che si contendono fama e bellezza con quelle di Dover.

Come arrivare a Seven Sisters

Da Londra in un’oretta abbondante di treno si raggiunge Haywards Heath, poi si fa il cambio treno con direzione Eastbourne.

La stazione di Eastbourne non è niente di ché, ma ha il pregio di essere esattamente di fronte a Gildredge Road, la strada con la fermata del bus che porta dritto a destinazione.
Potete ingannare l’attesa del bus degustando un cornish pastry nello shop davanti alla fermata.
Quando arriverà il bus a due piani 12A coaster, salite al volo e. in 35 minuti, arriverete alla porta del Seven Sisters Country Park. Il biglietto giornaliero A/R costa appena . Salite al piano superiore del bus, posto finestrino, ed ammirate il paesaggio.
Il bus sale in collina tra fitti alberi, ma non appena la vegetazione si dirada, la vista può godere delle verdi colline che tagliano la costa a strapiombo. Da lì si apre il mare.
La vostra fermata è inconfondibile. Non appena si scende da una collina, si apre una notevole pianura con un fiume che disegna grandi curve tra i prati: quella lì è la fermata giusta.

Sulla destra si trova l’info point Country Park, dove è possibile avere gratuitamente una mappa dei percorsi possibili lungo la costa.
Attraversate la strada e vi troverete nel parco. Salendo subito in collina, dall’alto si gode di una vista fantastica sulla pianura del fiume. Un serpentone d’acqua sul quale è possibile fare canottaggio.

Una meraviglia nella natura

Che seguiate i percorsi sulla mappa oppure finiate a vagare a caso tra le pecore e muretti di pietra, perdersi sarà impossibile. Ovunque poserete lo sguardo ci sarà un dettaglio stupendo da cogliere.

Le salite non sono dolci, ci si alza in fretta e si fa parecchia fatica, ma tutto viene ripagato dalla vista sublime che si trova sulla cima.

Fin dalla prima collina si vede in lontananza il Belle Tout Lighthouse, il faro che si staglia su una scogliera. Sembra vicino, ma non fatevi ingannare: tra sali e scendi ci vuole una bella ora e mezza per raggiungerlo.

Non sarà una “camminatina”. Certi tratti sono impegnativi, soprattutto nella discesa si tende a scivolare, causa la pendenza delle colline, che si elevano ripide anche più di 100mt slm. Ad ogni modo, ne vale la pena. Forse è la fatica che dà ancor più gusto all’esperienza di avventurarsi lungo questa parte di costa selvaggia.

In certi punti le scogliere sono bianchissime. Dicono non più bianche come vent’anni fa, questo a causa dell’inquinamento, ma quando esce qualche raggio di sole brillano ancora, creando un effetto suggestivo contro il mare plumbeo.
Se c’è vento, come spesso accade, è piuttosto pericoloso camminare o sporgersi sull’orlo della costa. Inoltre sono scogliere calcaree ed i bordi subiscono l’erosione della salsedine e del vento, motivo per cui sono instabili e imprevedibili. Obbligatorio mettersi in sicurezza indossando scarpe adatte. Niente sandalini e scarpe piatte.

Birling Gap

 

Cammina su, cammina giù, si raggiunge il Birling Gap, dove si trova un punto ristoro spesso affollato di turisti e di gente riversa sulla spiaggia.
Lungo il sentiero che porta all’area ristoro, potrete ammirare alcuni Cottage di campagna, con le verande di vetro che si affacciano sul mare. Sembrano disegnate, si può intravederne l’interno con poltrone e tavolini molto vintage. Chissà come dev’essere sorseggiare il tè in veranda, ammirando il tramonto sulla manica.

Arrivati a Birling Gap, potreste pensare che il faro sia ormai a portata di mano. Invece vi aspetta un’altra salita per raggiungerlo. Arrivati fino a qui però, non c’è proprio motivo per cui arrendersi ora.
In venti minuti di “chi me l’ha fatto fare” arriverete sulla cima, ai piedi del faro. A questo punto avrete i piedi che fumano, ma anche gli occhi che strabordano di bellezza naturale, e l’odore di mare che vi invade le narici. Nulla potrebbe essere più appagante.

Da Birling Gap è possibile riprendere l’autobus per tornare ad Eastbourne, oppure tornare al punto di partenza e camminare lungo il fiume che si trova all’inizio del percorso.
Prima di tornare alla fermata del bus, camminate lungo il percorso che costeggia il fiume. È tutto un altro scenario rispetto alle scogliere. Vi sembrerà di essere totalmente in un altro luogo, circondati da una vegetazione e da una fauna di palude.

Dopo una giornata di cammino, il vostro cuore e il vostro respiro saranno accordati. Sarete stanchi ma pienamente appagati, e penserete alle meraviglie che ci sa regalare la natura!

Curiosità Potteriana

Le Seven Sisters sono spesso scenario cinematografico. Qui sono state girate anche le scene di Harry Potter e il calice di fuoco, quando Harry e la famiglia di Ron prendono lo stivale/passaporta per andare a vedere la coppa del mondo di Quidditch. E la scena del secondo capitolo di Animali Fantastici, in cui Newt e Jacob lasciano illegalmente il paese usando un secchio come passaporta.

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