Giardinaggio

Il Chinotto – caratteristiche ed usi del famoso alberello

Il chinotto, il cui nome scientifico è Virtus aurantium sinensis, è un alberello sempreverde del gruppo degli agrumi. Un lontano parente dell’arancio e più simile al bergamotto.

Storia e caratteristiche del Chinotto

Il chinotto è originario dell’Asia tropicale e subtropicale, probabilmente della Cina. Pare che si tratti di una mutazione dell’arancio amaro, avvenuta nei tempi in modo naturale, diventando via via il frutto che conosciamo. Arrivò circa nel 1500, trasformandosi fin da subito in una pianta mediterranea, coltivata in Sicilia e soprattutto in Liguria.

È diventata, col passare del tempo, una pianta importante non soltanto per interesse alimentare, ma anche ornamentale. Di fatti è possibile coltivarla in vaso, avendo cura di mantenere il terreno fertile e ben drenante, prestando attenzione alla presenza di ristagni, che potrebbero far marcire le radici.

Alto appena 2-3 metri,  è molto ramificato. Le foglie sono piccole ed i fiori solitari o in mazzetti. Questi sono molto profumati e hanno cinque petali bianchi e carnosi.

I frutti sono tondi ma appiattiti alla base. Solitari o riuniti in grappoli, pesano circa 50 grammi e maturano da settembre a dicembre. Hanno le dimensioni di un’albicocca: buccia giallo arancione, sottilissima e molto profumata.

Usi vari del Chinotto

La polpa, amara non è considerata commestibile.
I frutti non si mangiano freschi: dopo la raccolta si conservano in acqua salata per essere poi sciroppati, messi sotto liquore o usati per fare canditi, marmellate e mostarde.

Se ne preparano anche liquori amari detti bitter, bibite e acque toniche gassate. Dai fiori, dalle foglie e dalla buccia dei frutti di estraggono essenze usate per fare profumi.

Grazie alla naringina, la sostanza che determina proprio il gusto amarognolo del chinotto, il frutto è ricco di vitamina C.
Garantisce, inoltre, buone proprietà digestive, antiossidanti e antinfiammatorie.

I fiori di questa pianta sono utilizzati in fitoterapia contro l’insonnia e i cali di energia. Gli infusi di foglie secche, invece, sono ottimi per essere bevuti dopo i pasti.

Sembra che le bevande a base di chinotto, inoltre, apportino giovamenti e sollievo a chi soffre di gambe pesanti.


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