Hai mai pensato di abbellire il tuo terrazzo o il tuo giardino con delle palme da dattero?
Forse sì, ma poi, andando in giro per vivai o nei negozi di piante e fiori, ti sei reso conto che acquistare una palma da dattero può essere molto costoso e hai rinunciato. Se è andata così è perché non sapevi che le palme da dattero possono nascere anche da seme.
Hai presente il dattero? Quel frutto dolce e mieloso che solitamente si mangia a Natale? Esatto proprio quello! Se la prossima volta che mangerai dei datteri ti ricorderai di conservare i semi, potrai far nascere le tue palme in modo semplice ed economico.
In questo articolo ti insegnerò tutti i trucchi per ottenere delle splendide palme partendo proprio dal seme del dattero.
La palma da dattero: una pianta antica quanto l’umanità
La Palma da dattero (Phoenix dactylifera) appartiene alla famiglia delle Arecaceae.
Si tratta di una pianta antica quanto l’umanità.
Sappiamo che era già coltivata nel 4000 a.C. a Babilonia. Era conosciuta ed apprezzata dagli Egizi, dai Cartaginesi, dai Greci e dai Romani, nonché dalle popolazioni berbere del Maghreb. Nella religione musulmana è considerata una pianta sacra, ed è menzionata ben diciassette volte nel Corano.
La sua zona originaria è tuttavia sconosciuta, poiché comprende una vasta area che si estende dal nord Africa al bacino del Mediterraneo meridionale, all’Arabia, al Golfo Persico, alle isole Canarie e, finanche, agli Stati Uniti. Famoso il viale di Beverly Hills a Los Angeles bordato di palme.
Come seminare una palma da dattero facilmente in casa
Seminare in casa una palma da dattero è davvero molto semplice.
La materia prima è il dattero, di cui conserveremo il nocciolo. Proprio quest’ultimo è il seme che, seguendo vari metodi, germoglierà facilmente regalandoti delle splendide palme. È un bel gioco da fare anche con i bambini, per aiutarli a capire ed amare la natura.
Ma vediamo come fare.
Periodo di semina
La palma da dattero va seminata nel periodo tra Febbraio e Marzo.
Preparazione del seme
Bisogna eliminare la polpa dei datteri essiccati ed estrarre il nocciolo.
Sciacquali bene e immergili nell’acqua per qualche giorno. Questo al fine di ammorbidirli un po’, in modo che possano germinare più facilmente.
In questa fase ricordati di cambiare l’acqua ogni giorno. Finito questo periodo, togli i semi dall’acqua e asciugali con della carta da cucina.
Semina
Adesso è il momento di occuparsi della semina.
Prepara dei vasetti più profondi che larghi. Una soluzione green è quella di usare le bottiglie di plastica. Tagliale a metà e usa la parte di sotto per creare il vasetto.
Riempi con una miscela di terriccio, torba e sabbia e inserisci il seme di dattero ad una profondità di 4 cm circa; coprilo bene con il resto della miscela. Infine irriga con acqua a temperatura ambiente, aiutandoti con uno spruzzino.
Messa a dimora
Copri i vasetti con della pellicola da cucina, avendo l’accortezza di creare dei fori per la circolazione dell’aria.
I vasi vanno posti in una zona ombreggiata della casa o del terrazzo, mai al sole. Ricordati che i vasi per la messa a dimora delle piante, dovranno essere sempre più profondi che larghi. Questo perché le palme da dattero hanno un apparato radicale piuttosto importante.
Travaso
Dopo circa due mesi i semi germoglieranno e, a questo punto, puoi travasarli in una vaso più grande, in modo da far sviluppare la piantina.
Le cure necessarie per coltivare le palme da dattero
Le palme da dattero sono piante molto semplici da curare e abbastanza rustiche. Per questo motivo non avranno bisogno di cure eccessive.
Ricordati che queste piante amano le alte temperature, quindi non sono adatte ai climi freddi o rigidi. La temperatura non deve scendere mai sotto gli 8 °C.
Dalla primavera all’autunno il vaso può stare all’aperto e deve essere annaffiato abbondantemente.
In estate, se il sole è eccessivo, può ingiallire le foglie; quindi è meglio spostare il vaso in un luogo più ombreggiato.
In inverno se le temperature della tua zona sono troppo rigide, è meglio tenere in casa la pianta in una zona molto ben illuminata.
Al sud e in tutte le zone con clima mediterraneo, può essere lasciata tranquillamente all’aperto.
Il rinvaso della palma da dattero si fa in primavera ogni tre anni, sostituendo il vecchio terriccio con quello nuovo.
Le concimazioni devono essere regolari dalla primavera all’autunno.
L’irrigazione, in primavera fino all’estate, deve essere fatta tre volte a settimana e deve essere abbondante; in inverno può bastare una sola annaffiatura.
I nemici della palma da dattero
Tra i nemici più temibili della palma da dattero c’è l’ormai famoso punteruolo rosso.
Questo coleottero originario dell’Asia è un micidiale parassita di molte specie di palme.
L’infestazione è spesso asintomatica. Tuttavia si riconosce da un portamento anomalo della chioma, che assume un aspetto ad ombrello aperto. Questo insetto provoca la morte delle palme con grande rapidità.
La lotta al punteruolo rosso è molto difficile e si effettua con una diagnosi precoce e insetticidi sistemici da iniettare all’interno della pianta.