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Come praticare la Pesca e quali sono i migliori luoghi in Italia

Pescare consiste nel catturare il pesce con una canna da pesca flessibile, una lenza e un’esca, solitamente attaccate a un amo. Questa disciplina, esercitata in epoca remota come mezzo di sopravvivenza, viene oggi praticata per puro divertimento. La si può praticare sia in mare o che in acque dolci.

Sebbene osteggiata da molti animalisti, la pesca è un hobby affascinante.
La caccia ai pesci consente un’esperienza nella natura molto speciale, che non può essere paragonata ad altri hobby. Le opinioni al riguardo sono molto preconcette. Pescare non significa soltanto avere a che fare con prede da inseguire, uccidere per poi mangiare. Vuol dire anche trattare con esseri viventi che meritano rispetto.

In solitudine o in compagnia: Un hobby per staccare la spina dal trambusto quotidiano

Chi non ha mai visto, almeno una volta nella vita, persone vestite di verde sedute comodamente su sedie da campeggio in riva ad un fiume, intente a fissare pazientemente per ore ed ore immobili canne da pesca che sembrano non tirare mai? Chi non si è chiesto cosa trovassero di così eccitante i pescatori nel lanciare esche metalliche scintillanti nelle acque di idilliaci torrenti, nel tenere in aria lunghe lenze che oscillano avanti e indietro e poi abbassate delicatamente sulla superficie dell’acqua?

Un motivo è certo: pescare rilassa.
Sia che tu voglia ritagliare per te stesso momenti di beatifica solitudine, o dedicare del tempo agli amici, alla famiglia o ai figli. Indipendentemente dal risultato, pescare ti aiuterà a goderti la quiete di luoghi tranquilli e appartati, silenziando il frastuono della mente. Ti consentirà di entrare in contatto con il momento presente, portandoti a vivere il qui e ora. Si rivelerà un valido strumento in grado di ridurre lo stress e farti entrare in connessione con la natura. Ti insegnerà a rallentare, a scacciare l’impulsività e ad allenare la pazienza.

Pesca per principianti: cosa ti serve e cosa devi sapere

1 – Licenza di Pesca

Pescare è un hobby accessibile a tutti.
Unico requisito è possedere una licenza di pesca, sia nelle acque interne (torrenti, fiumi e laghi) sia in mare. In questo caso, però, non si tratta di una vera e propria licenza, ma di un “permesso” rilasciato dal MIPAAF  (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali). Il costo varia a seconda della regione di Residenza, ognuna con le sue proprie normative.

Se vuoi maggiori informazioni sui tipi di licenze, come richiederle gratuitamente e come ottenere la licenza nella propria regione di residenza, clicca qui.

2 – Attrezzatura per Pescare

Il pescatore sportivo, sia che pratichi la sua attività in acque dolci o in mare, dalla riva o con l’impiego della barca, deve possedere quattro oggetti fondamentali: canna, lenza, amo ed esca.
Soltanto pescando dalla barca, in mare o sul lago, si potrà fare a meno della canna, reggendo la lenza con la mano.

Quando la lenza viene calata a mano in acque salate, si chiama “bolentino“. In acque dolci, “tirlindana“.

  1. Le canne da pesca.
    Si dividono in due grandi categorie. La canna fissa, che può essere a segmenti innestabili o telescopica, è concepita per essere usata senza mulinello. È lo strumento che permette di allargare il proprio campo di azione, grazie ad una abbondante riserva di lenza. La Canna da lancio, invece, prevede sempre l’impiego di un mulinello. Anch’essa può essere a segmenti innestabili o telescopica.
  2. Le lenze.
    Sono oggi realizzate in nylon, e sono elastiche, resistenti alle abrasioni, trasparenti e di colore mimetico. Una lenza è considerata buona se garantisce un elevato carico di rottura, a fronte di una esigua sezione.
    Per carico di rottura si intende il massimo peso morto che una lenza può sollevare senza rompersi. Per sezione si intende il suo spessore, che viene misurato in centesimi di millimetro.
  3. Gli ami.
    Possono essere di foggia e di dimensioni diverse. Per loro vale un tipo di misurazione inversamente proporzionale. Un amo del numero 24 è piccolissimo, adatto per pescare pesciolini delle dimensioni di una sigaretta. Un amo del numero 2, invece, è molto grosso, indicato per carpe, tinche, lucci e trote di buona taglia.
  4. Le esche.
    Per ogni tipo di pesca, le esche si dividono in due grandi settori: quelle naturali e quelle artificiali.
    Le esche naturali più conosciute sono: le larve di mosca carnaria (meglio conosciute come bigattini, cagnotti o bachini); i lombrichi; vari tipi di larve di insetti. Anche pesciolini, frutti o bacche, pezzi di pane, bocconi ricavati da impasti, etc.
    Le esche artificiali per eccellenza sono: i cucchiaini (divisi in rotanti e ondulanti), le mosche finte, le camole, i plughi (a forma di pesce o rana, in metallo o in plastica) e i devons.

Le altre attrezzature del pescatore sono infinite.
Vanno dai galleggianti ai vari tipi di piombo; dalle girelle agli slamatori; dal guadino (retino per estrarre dall’acqua pesci di grossa mole) alle cassette. Quest’ultime sono progettate apposta per contenere tutta la dotazione in appositi scomparti.

attrezzature del pescatore
nella foto: mulinello

Le attrezzature per la pesca sportiva in acque dolci presentano molte analogie con le attrezzature per la pesca in mare.
La differenza maggiore la presentano le attrezzature per la pesca sportiva in mare. Queste sono molto più massicce, le canne risultano più robuste, le lenze più grosse, i mulinelli hanno più portata di filo. Inoltre, sono trattati per resistere all’azione corrosiva della salsedine.

Nella foto: guadino

3 – Dove pescare in italia

Con la quinta costa più lunga d’Europa, il paese ha così tanto da offrire che è difficile decidere da dove cominciare.

Se ami il pesce ricercato, come la trota, il temolo, il lucioperca, il luccio, il pesce persico e la vendace, puoi lanciare la tua lenza sul Lago di Como, sul Lago di Garda o sul Lago Maggiore. Addirittura esplorare le remote acque delle Alpi.

Se sei un amante delle fritture di pesce, granchi, cozze e vari altri tipi di molluschi, ti consigliamo di fare un salto in laguna. Venezia si sa, è un sogno che diventa realtà per tutti i tipi di turisti, e i pescatori non fanno eccezione.

Da Trieste a Lecce, la costa adriatica italiana si estende per quasi 1.250 km e offre di tutto!
C’è persino una città che prende il nome da un pesce: Pescara.
Orate, branzini e dentici sono le catture più apprezzate, a pochi chilometri dalla riva. Non devi viaggiare molto lontano per trovare pesci più grandi. A sud di Pescara fino al Parco Nazionale del Gargano, c’è la zona migliore per pescare. In Puglia, invece, troverete i migliori bocconcini dell’Adriatico meridionale.

Negli oltre 1.000 fiumi che zigzagano come lacci delle scarpe su uno stivale, dai ruscelli di montagna agli estuari salmastri, c’è molto da scoprire.
Se avete voglia di mettere nel piatto un pesce gatto, un cavedano o una carpa, fate un salto nel Po. I suoi affluenti, il Ticino e il vicino Sarca, offrono un’ottima pesca in uno scenario mozzafiato.
Se cercate la trota, l’Adige, secondo fiume più grande del paese, è imbattibile. Se volete ostentare le più grandi del mondo, dovete bagnarvi nelle acque del Panaro, che segna il confine emiliano-romagnolo.

Il centro sud non è da meno.
In alcune zone vengono creati laghi, che forniscono zone di pesca di cefali, anguille e lucci. Il Volturno, a nord di Napoli, e il fiume Sele, a sud di Salerno sono punto di ritrovo per la pesca a mosca.
Se invece desideri sia nuotare e rinfrescarti dal caldo, che catturare la tua cena, Taormina è il posto ideale. L’acqua diventa profonda molto rapidamente, e promette grandi catture a breve distanza dalla riva. Pesce spada e tonno rosso sono i protagonisti dello spettacolo, ma tonno alalunga e lo sgombro forniscono un cast di supporto più che degno.

Anche la pesca vicino alla costa non va dimenticata.
Sul fondale a pochi chilometri dalla riva vivono spigole, orate, denticicernie e altro ancora.
Ovunque tu sia in questo bellissimo paese, un posto privilegiato per la pesca non è lontano. Ce n’è per tutti i gusti, letteralmente!

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all’ alba in solitudine

4 – A quale età iniziare a pescare

Con molta approssimazione, si può dire che è opportuno cominciare a pescare intorno ai dodici anni. Indipendentemente dal sesso, si può praticare la pesca con la canna fissa fino ai quindici anni.
Questo tipo di canna è molto indicata per i ragazzi alle prime esperienze di pesca. Consente al pescatore, non distratto da impegnative manovre, di dedicarsi allo studio delle acque e dei suoi abitatori. Condizione fondamentale per raggiungere buoni risultati.

Osservati molti habitat e avendo e avendo ormai una discreta conoscenza del comportamento dei pesci, è possibile cominciare ad usare la canna da lancio.

pesca sportiva: attività divertente per grandi e piccoli

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