Ritenuta da molti un’attività fisica “non performante”, la camminata è un valido alleato per il mantenimento del benessere fisico e psichico.
Gesto innato nell’uomo, pratica quotidiana che tutti, chi più chi meno, svolgiamo, quello del camminare è un movimento basilare. Già da solo basta per garantirci un buon livello di benessere, a patto di “assumerne” quotidianamente la giusta dose.
Molteplici benefici
Camminare, anche a un’andatura non particolarmente sostenuta, è quindi un vero toccasana, un alleato e un medicinale naturale – e a costo basso o nullo – da dover assumere tutti i giorni. Le evidenze scientifiche inerenti i positivi effetti del camminare, infatti, sono ormai molte e consolidate da ulteriori studi al riguardo
Un primo effetto questo gesto, tanto semplice quanto spontaneo, lo produce sul nostro metabolismo.
Ci consente, infatti, di bruciare un elevato numero di calorie e ridurre così, unitamente a un’adeguata alimentazione, il nostro peso corporeo.
Come tutte le attività aerobiche e di durata, anche il camminare è un balsamo per l’apparato cardiocircolatorio.

Il moto che facciamo camminando non solo allena il cuore – che come tutti i muscoli ha bisogno di allenamento per restare in forma – ma migliora anche la circolazione sanguigna. “Abitua” il muscolo cardiaco a funzionare a ritmo ridotto, tramite una diminuzione della frequenza cardiaca a riposo, così da preservarlo in salute più a lungo.
Ma gli effetti di una sana camminata non si fermano qui.
È stato appurato, ad esempio, che mantenersi in movimento favorisce la motilità intestinale. Abituare il nostro corpo a lunghe passeggiate, previene l’insorgenza del diabete di tipo 2; o almeno, riduce notevolmente il rischio di soffrirne. Abbassa i livelli di colesterolo (soprattutto quello cattivo) e trigliceridi nel sangue che, se elevati, rappresentano l’inizio della cosiddetta “sindrome metabolica“.
Inoltre ci rende più protetti dalla comparsa di malattie neurodegenerative quali l’Alzheimer, e aiuta anche a contrastare – o rallentare – il processo di invecchiamento.
A tutto ciò si aggiunge un miglioramento della tonicità muscolare generale.
Camminare coinvolge anche i muscoli superiori, come quelli di braccia e addome, e potenzia l’apparato scheletrico. Si può, tra le altre cose, giovare anche di una maggiore esposizione ai raggi solari che una camminata all’aperto di giorno procura. Propedeutica per una maggiore produzione di vitamina D.
Ma i vantaggi non si limitano alla sola salute fisica.
Camminare stimola – come ogni attività fisica – la produzione di endorfine, un ormone che favorisce il miglioramento del tono dell’umore.
Risulta, quindi, un valido alleato per contrastare e ridurre il livello di ansia e stress.
Camminare o correre?
Dilemma ancestrale che affligge, e spesso contrappone, gli sportivi è: meglio la camminata o la corsa?
Senza dubbio per un principiante è bene optare per una camminata lenta, che non procuri troppo stress meccanico alle articolazioni e ai piedi.
Più in generale va detto che, a differenza della camminata, la corsa sottopone gli arti inferiori e i piedi a uno stress maggiore. Il gesto stesso del correre produce un contatto “deciso” dell’avampiede col suolo.
“Microtraumi” che, ripetuti molte volte durante la corsa, favoriscono l’insorgenza di disturbi quali tendiniti, talloniti, fasciti plantari e, a volte, fratture.
Si consiglia perciò, prima di iniziare a correre, di consultare uno specialista, per escludere eventuali contraddizioni di natura ortopedica che sconsiglino la corsa.
Quanto camminare?
Indicazioni standard dell’OMS consigliano di praticare almeno due ore e mezza di attività fisica a settimana.
Un “minimo”, questo, che permette all’organismo di giovare dei primi benefici indotti dal movimento.
Anche per la camminata, quindi, si consiglia di raggiungere questo primo “step”, per poi cercare di incrementarlo nel tempo. Tuttavia per i neofiti è consigliabile cominciare con una durata minore, o comunque consona al proprio stato di forma.
Visto che camminare risulta in un minor aggravio su articolazioni e fisico, risulta un’attività adatta per tutti, praticabile per molto tempo senza particolare difficoltà.
Il segreto sta nel trovare la giusta andatura. Magari all’inizio ci si può anche fermare un minuto per riprendere fiato e poi ricominciare, ma l’importante è non scoraggiarsi. Col passare degli allenamenti, anche i meno preparati riusciranno a vedere progressi – e benefici – notevoli.
Il consiglio è quello, ovviamente, di sottoporsi sempre a un consulto medico e a visite specialistiche (ECG, spirometria, RX torace, analisi del sangue e delle urine) prima di intraprendere qualsiasi attività fisica.
Questo specialmente se si è in sovrappeso o si hanno alcune patologie, oppure se ci si accinge a rimettersi in movimento dopo un lungo periodo di inattività.




Una delle cose che mi piace fare
Confermo tutto!
Mi piace molto camminare
dovrei camminare molto di più…
Un’attività da molteplici benefici
Un vero toccasana dovremmo lasciare più spesso le auto e camminare di più!
Cerco di camminare più possibile
Spesso mi riprometto di dedicare del tempo a camminare a fine terapeutico e rilassante, ma al momento resta un buon proposito.
Cerco di camminare 4 volte a settimana,
i benefici sono innumerevoli
Vado a piedi ogni volta che posso per camminare di più.
adoro camminare