Santa Maria del Fiore, conosciuta come Duomo di Firenze, è espressione della magnificenza fiorentina.
Il suo nome è un omaggio al giglio che campeggia nello stemma della città. Con la stupenda Cupola del Brunelleschi, il Campanile di Giotto e il Battistero, caratterizza il panorama di Firenze. Ne è anche il simbolo.
Fu progettata dall’architetto Arnolfo di Cambio in stile rinascimentale neogotico, per ordine della signoria fiorentina.
La sua costruzione iniziò nel 1296. Nel corso dei decenni, però, i lavori furono interrotti varie volte, venendo ripresi dall’architetto Francesco Talenti. Giovanni di Lapo Ghini, invece, contribuì al completamento del corpo basilicale della chiesa.
Giotto curò la costruzione del primo piano del campanile.
Il campanile, però, non fu costruito interamente dal grande maestro. Egli morì dopo soli tre anni dall’inizio del progetto. Fu terminato, dopo l’interruzione dei lavori dovuti alla peste nera, da Franscesco Talenti nel 1359.

La Cupola del Brunelleschi – una costruzione impossibile
La cattedrale metropolitana di Santa Maria del Fiore è davvero uno splendore di architettura e arte.
Ciò che più la contraddistingue, e che la rende famosa, è la sua magnifica cupola, progettata da Filippo Brunelleschi.
Ma cosa ha di così meraviglioso e interessante?
Iniziamo col dire che questa cupola è, ancora, oggi la più grande in muratura mai costruita. Si considera la più rilevante opera architettonica edificata in Europa, poiché ha rappresentato un ruolo importantissimo nello sviluppo dell’architettura e della concezione moderna di costruire.
Per via delle sue dimensioni, venne inizialmente considerata impossibile da costruire.
Non era cosa semplice, infatti, realizzare e individuare dove appoggiare le centine di legno, che avrebbero dovuto sostenerla fino alla chiusura finale con la chiave di volta.
Inoltre, da tempo gli operai del Duomo erano preoccupati. Non c’era la certezza che una struttura di sostegno in legno avrebbe potuto sostenere il peso della volta. C’era il grande rischio che sarebbe potuta collassare su se stessa.
La soluzione a tutti i problemi fu trovata dal grande architetto Filippo Brunelleschi. Insieme all’architetto Lorenzo Ghiberti, vinse un bando pubblico per la costruzione della cupola e la completarono nel 1471.
Inizialmente la cupola doveva essere decorata con mosaici dorati, in modo tale da riflettere la luce che proveniva dalle finestre del tamburo. Ma, con la morte del Brunelleschi, il graduca Cosimo I de’ Medici incaricò il Vasari di affrescare l’enorme calotta, con il tema del Giudizio Universale.
Un capolavoro dalle dimensioni monumentali
Nonostante sia stata costruita in un ampio arco di tempo e con l’intervento di più mani, Santa Maria del Fiore appare, nella sua bellezza monumentale, come un complesso architettonico abbastanza omogeneo.
Questo perché per le facciate esterne sono stati usati, nel tempo, gli stessi materiali: marmo bianco di Carrara, verde di Prato, rosso di Maremma e il cotto per le tegole.
La pianta del duomo è composta da un corpo di basilica a tre navate, saldate tra loro da un’enorme rotonda triconca. Questa ha la funzione di sorreggere l’imponente cupola del Brunelleschi.
Le sue dimensioni sono davvero immense rispetto a tutte le costruzioni neogotiche conosciute. Si stima che il suo interno possa contenere fino a trentamila persone.
Oggi la chiesa è la cattedrale dell’arcidiocesi di Firenze.

Cosa vedere
Sicuramente, chi conosce Santa Maria del Fiore converrà con me che è difficile proporre qualcosa in particolare da vedere. La chiesa è, nella sua interezza, un incredibile capolavoro.
L’impresa è ardua, ma proveremo a individuare alcune delle opere che devono essere assolutamente ammirate.
- All’esterno, fra le quattro pregevoli porte, spicca quella detta della Mandorla, con un’Annunciazione del Ghirlandaio nella lunetta.
- Il portale d’ingresso della chiesa è sovrastato da un orologio decorato con le teste dei profeti. Questo orologio segna l’hora italica, cioè calcola il tempo facendo concludere la giornata al tramonto.
- Bellissime anche le vetrate che decorano gli “occhi” della cupola. Realizzate su cartoni di Donatello, Lorenzo Ghiberti, Paolo Uccello e Andrea del Castagno.
- Nella parete meridionale del Duomo, sulla destra, troviamo la statua che raffigura il Brunelleschi. A sinistra, quella di Giotto.
- All’interno possiamo ammirare la più grande superficie decorata ad affresco, ad opera del Vasari e di Federico Zuccari. È di circa 3600 mq.
- Notevoli i due monumenti equestri, affreschi poi trasferiti su tela, di Paolo Uccello e Andrea del Castagno.
- Ricordiamo le lunette in terracotta smaltata sulle porte delle sacrestie, ad opera di Luca della Robbia.
- Pietre miliari dell’arte italiana sono, invece, le porte del Battistero di Andrea Pisano, Vittorio e Lorenzo Ghiberti. Culminano nella famosa Porta del Paradiso, come la definì Michelangelo.
- Sulla cupola c’è anche una terrazza, dalla quale si può ammirare il panorama dell’intera città di Firenze. Per raggiungere la cima, si dovranno salire 463 gradini, girando intorno ai meravigliosi affreschi del Vasari.
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Meravigliosa
che meraviglia!
Meravigliosa…come il resto della città.❤️❤️❤️
molto bella tutta la città