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Abbazie d’Italia – L’Abbazia di Montecassino

La storia e l’arte di uno dei monasteri più grandi e antichi d’Europa

L’Abbazia di Montecassino è uno dei monasteri più antichi e grandi d’Europa.
Fu fondata da
San Benedetto da Norcia nel 529 d. C, sul monte che sovrasta la città di Cassino, a circa 140 Km a sud-est di Roma.

La storia della sua fondazione ci giunge da San Gregorio Magno, che scrisse “La Vita di San Benedetto”.
In cima al monte, ci dice Gregorio nel cap. X della sua opera, vi era un
tempio dedicato ad Apollo, dove la popolazione svolgeva superstiziosi riti in onore del dio pagano. Gli uomini di Cristo distrussero il tempio di Apollo, e vi eressero un oratorio in onore di San Martino di Tours. Nel luogo dove si trovava l’altare, costruirono una cappella dedicata a San Giovanni Battista.

Inizia in questo modo drammatico, la lunga storia cristiana di Montecassino.

Il chiostro principale dell’Abbazia di Montecassino

L’Abbazia di Montecassino: la casa di San Benedetto

Montecassino è il luogo dove San Benedetto da Norcia elaborò il suo progetto di Comunità, organizzò i monaci e scrisse per loro quella Regola che diventerà, con gli anni, universale.

San Benedetto e sua sorella gemella Santa Scolastica, nacquero a Norcia nel V sec.
In effetti, la data esatta della sua nascita ci è sconosciuta ma, per convenzione, è indicata come il
480. La famiglia di San Benedetto era di origine nobile e di religione cristiana.

San Benedetto fu mandato dal padre Euprobo a studiare a Roma.
Questa era un’usanza molto diffusa all’epoca tra le famiglie di alto rango. San Benedetto, però, si stancò della vita di Roma e sentì il bisogno di dedicarsi ad una
vita più spirituale. Così, interruppe gli studi e si dedicò all’eremitaggio. Il suo cammino lo portò fino a Montecassino dove, insieme ai suoi discepoli, costruì l’Abbazia tra le rovine dell’antica acropoli di Casium.

La scalinata all’interno dell’Abbazia di Montecassino

La tormentata storia dell’Abbazia di Montecassino

Guardando Montecassino dal basso, si percepisce l’imponenza di questo centro spirituale dalla storia tanto tormentata, e se ne prova un certo timore.

Invasa e distrutta da Longobardi, Saraceni, dai rivoluzionari francesi e nel 1944 bombardata e rasa al suolo dagli Alleati, questo luogo è sempre riuscito a risorgere dalle sue ceneri.
Con le poderose e solide architetture, è il simbolo della forza del progetto di vita San Benedetto che, nelle sue forme diverse, ha conquistato il mondo.

Essendo stata completamente ricostruita nel dopoguerra, l’abbazia ha perso parte di quel fascino che appartiene solo agli edifici antichi. Il suo patrimonio artistico è andato quasi completamente perduto, ma quello spirituale rimane integro e potente ancora oggi.

L’Abbazia di Montecassino esempio di perseveranza e fede

Quando si sale a Montecassino per una strada a tornanti, la complessità della sua struttura si fa evidente. All’esterno, l’Abbazia appare come un solido ed enorme quadrilatero di 200 mt per 100; all’interno, invece, si percepiscono logge, colonnati e spazi disposti su più livelli, che la ingentiliscono facendola scoprire meno austera.

Gran parte degli edifici sono adibiti a collegio.
Per questo trasmettono quel senso di fredda lontananza tipico di queste istituzioni. Entrando nel complesso, però, si ha subito la sensazione di trovarsi in luogo particolare dove storia, misticismo, tradizione e arte si fondono creando un fascino incredibile.

Un vero Santuarionel senso più antico e profondo del termine.

Il portone d’ingresso dell’Abbazia di Montecassino

L’Abbazia di Montecassino e la sua arte

Nonostante il suo patrimonio artistico più antico sia stato perduto, l’Abbazia conserva tesori di grande importanza.

Nel chiostro d’ingresso si trova un gruppo bronzeo raffigurante San Benedetto morente di A. Selva (1953).
Nel chiostro centrale, invece, si può ammirare un elegante
cisterna su colonnine corinzie, ricostruzione di un originale settecentesco.

La chiesa è una sfarzosa costruzione barocca a tre navate, ricca di marmi e decori e conserva ancora alcune tele del ‘600. Nella cappella a destra del coro c’è un’ Assunta di Paolo de Mattheis, l’unica tela superstite dell’arredamento originale della chiesa. La cupola è affrescata da Pietro Annigoni (1980), il coro ha gli stalli originali restaurati mentre i monumenti a Piero de’ Medici e Guido Fieramosca sono stati ricostruiti.

Interessante  la decorazione pittorica della cripta, realizzata nel 1913 dai monaci pittori della scuola di Beuron in Germania che fu restaurata dopo il crollo.

L’Abbazia di Montecassino: nel cuore della spiritualità

Quando si varca il cancello principale dell’Abbazia, si è accolti dalla scrittaPax.

Da un androne si passa ai tre chiostri.
Il
chiostro Medio si apre con un area loggia verso la pianura, e ha alle spalle una maestosa gradinata che porta attraverso un altro chiostro, detto dei Benefattori, alla chiesa. È questo il luogo più interessante e suggestivo dell’intera Abbazia.

Nella Abbazia è presente anche un  museo, dove sono conservati numerosi oggetti della lunga storia del cenobio, tra cui alcuni corali miniati antichissimi e preziosi. La biblioteca e l’archivio sono miracolosamente sopravvissuti integri al bombardamento del 1944, e conservano documenti di incommensurabile valore.

Nella cripta sono conservate le spoglie di San Benedetto e della sorella Santa Scolastica. Un luogo di grande e profonda spiritualità, che segna inevitabilmente il visitatore.

Come visitare l’Abbazia di Montecassino

L’Abbazia di Montecassino è liberamente visitabile tutti i giorni dalle 8:45 alle 19:00.
Tuttavia potrebbe essere più piacevole una visita guidata, che potete prenotare telefonando allo 0776311529.

Per raggiungere l’Abbazia di Montecassino, basta dirigersi verso l’autostrada A1 Roma-Napoli, uscire al casello di Cassino e raggiungere il centro del paese. Da lì, bisogna seguire le indicazioni stradali.

Per informazioni più dettagliate, collegarsi al sito ufficiale dell’Abbazia di Montecassino.

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