Film & Serie TV

Stranger Thinghs 4 – Con il volume 2 si conferma la migliore serie del franchise

Il volume 2 attesissimo da tutti gli appassionati della serie, ci farà capire che è solo l'inizio della fine

Dopo 5 lunghe settimane di attesa, si torna a Hawkins per il Volume 2 di Stranger Things 4, ovvero gli ultimi due episodi della penultima stagione dello show.
Due puntate dalla durata imponente (quasi 4 ore totali), che chiudono un ciclo a dir poco entusiasmante e costituiscono allo stesso tempo il punto di partenza per la stagione conclusiva della serie.

Come ripetono gli stessi protagonisti di Stranger Things 4, il Volume 2 è veramente l’inizio della fine.
La fine di uno show capace di catalizzare come pochissimi altri l’attenzione di un pubblico trasversale e sempre più ampio, al punto da costringere la stessa Netflix, paladina del binge watching, a diluire la distribuzione di questi episodi e a trasformare il finale di stagione nella sua migliore approssimazione del concetto di visione collettiva.

Dove eravamo rimasti con il volume 1 di Stranger Thinghs 4?

Ci eravamo lasciati con Nancy fra le grinfie del temibile villain di questa stagione, con la cronaca degli eventi avvenuti nel laboratorio di Hawkins anni fa e, soprattutto, con la scioccante rivelazione della natura di Vecna/Henry/001, sconfitto da Undici e da lei stessa scaraventato nel Sottosopra anni prima.

Il Volume 2 di Stranger Things 4 riparte da qui, con foschi presagi che si ammassano su Hawkins e con l’urgenza di interrompere la scia di orrore e sangue lasciata da Vecna. C’è una sola strategia per affrontare le minacce più serie, cioè unire le forze. Anche se Undici, Mike, Will e Jonathan sono ancora fisicamente lontani, la compagnia di Hawkins è così chiamata a fare squadra e a sfruttare tutto il suo bagaglio umano, morale e culturale per fronteggiare un demone che mette a repentaglio l’esistenza del mondo intero.

L’inizio della fine

Tu sei il cuore. Ricordatelo“, dice Will a Mike in un momento chiave di questi ultimi episodi, dando voce ai suoi teneri e sempre più evidenti sentimenti ed esplicitando al tempo stesso una componente fondamentale della serie.

Usare il cuore non significa soltanto compiere un gesto coraggioso o mettere a nudo i propri sentimenti. È un atto di cuore anche quello di spingersi oltre i propri limiti, superare le proprie diffidenze e mettersi totalmente a disposizione del gruppo per un bene superiore, incuranti dei pericoli e delle conseguenze. Un concetto semplice e universale, che il Volume 2 di Stranger Things 4 traduce in un nuovo spettacolare capitolo di questa straordinaria avventura, come sempre in bilico fra risate e commozione, fra racconto di formazione e rimandi alla cultura pop, fra horror e fantascienza, in un frullato di storia dell’intrattenimento in cui è dolce perdersi ed è facile ritrovarsi.

Effetti speciali

Come gli episodi precedenti, il Volume 2 di Stranger Things 4 si attesta su livelli tecnici e visivi difficilmente superabili dalla frettolosa serialità contemporanea.
Il budget stimato in circa 30 milioni di dollari per episodio è stato ben speso dai fratelli Duffer e dai loro collaboratori. Questo Perché non si percepiscono mai debolezze o momenti di stanca all’interno di una storia che si snoda attraverso diversi luoghi e lungo più piani di realtà.
Al contrario, i creatori dello show riescono nel miracolo narrativo e produttivo di trasformare un vero e proprio profluvio di fantasia, dove convivono demogorgoni, cospirazioni, poteri mentali e telecinetici e dimensioni parallele, in un universo dalla precisa mitologia e in un’azione tesa e frenetica, in cui è facile orientarsi.

Una dote non comune, che ci permette di guardare con fiducia e serenità anche all’adattamento Netflix (che vedrà coinvolti gli stessi Duffer) de Il talismano di Stephen King e Peter Straub, non a caso saldamente nelle mani di un personaggio nel corso del Volume 2 di Stranger Things 4.

Scontro generazionale

In questa stagione, gli adulti sembrano tagliati fuori dal cuore di Stranger Things.
Proprio sulla scia della lezione impartita da E.T. l’extra-terrestre di Steven Spielberg (altro nome tutelare della serie). I ragazzi riescono a destreggiarsi fra mille pericoli e difficoltà, trasformando le loro canzoni preferite in insperate ancore di salvezza. Si coprono le spalle a vicenda con piani coerenti ed efficaci e convertendo addirittura un freezer in improvvisata vasca di deprivazione sensoriale.

Al contrario, gli adulti, quando presenti, si rivelano quasi sempre inadeguati, completamente scollegati dalle passioni e dalle necessità dei giovani e capaci addirittura di scambiare un ragazzo appassionato di heavy metal e fantasy per un satanista assetato di sangue.

Fra separazioni e ricongiungimenti, colpi di scena e rivelazioni, il Volume 2 adempie al proprio ruolo di punto di riferimento della cultura pop contemporanea. Trasformando un travolgente finale di stagione in un imperdibile evento sociale e culturale. La fine, quella vera, è però rimandata. All’orizzonte ci sono vecchi e nuovi nemici, che si confronteranno con la compagnia di Hawkins nella quinta e ultima stagione della serie. Con cui si saluterà questo pezzo di storia della serialità moderna.

Conclusioni

Stranger thinghs 4 è forse il capitolo più emozionante ed ambizioso. I produttori della serie hanno voluto regalare ai fan tutto ciò che avrebbero desiderato e forse molto di più.

A mio avviso, il più grande difetto della parte 1 è la sottotrama di Mike, Will, Jonathan e Argyle in California. Questa trama non regge il passo con le altre della stagione, tipo quella ad Hawkins o dei tentativi di Hopper di evadere dalla prigione russa. La buona notizia è che questo non accade nella Parte 2. Qui i creatori riescono persino a giustificare il coinvolgimento di Argyle.

E Will, che è stato messo da parte nella parte 1, ci regala alcune scene emotive. Inclusa una performance straziante nell’episodio 8, che è probabilmente la più impressionante di Noah Schnapp nella serie.

In alcune parti, soprattutto sul finale, si toccano alti livelli di epicità. Dopo c’è una fase abbastanza triste a causa del destino di due dei personaggi più importanti per questo capitolo.

Considerando la stagione 4 nel suo insieme, è piuttosto sorprendente vedere il risultato ottenuto dai creatori Matt e Ross Duffer. Entrambi gli episodi 8 e 9 (9 in particolare) sembrano grandi film di successo, specialmente grazie agli effetti speciali, scene spettacolari e scenografia. Dai deserti della California alla melma di Sottosopra, tutto sembra semplicemente incredibile.

Si tratta dello Stranger Things più elegante di tutti.


Dario Esposito

In arte Mr.Zero, sono un autore e sceneggiatore appassionato di scrittura creativa. Amo il cinema e tutto ciò che è Nerd, in particolar modo il genere fantasy, i fumetti e i giochi di ruolo.

Related Articles

10 Comments

  1. Io penso che la stagione migliore rimanga la prima che era innovativa e carica di intense emozioni, subito dopo metterei la seconda e poi la quarta poiché penso che potevano sicuramente fare di più
    Una bella stagione, comunque, e speriamo un prima metà di una degna conclusione
    Aspettiamo il prossimo capitolo e speriamo non ci deludano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button