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I dolci tipici più famosi di Roma

Questi sono alcuni dei dolci tipici più famosi di Roma. Sono assolutamente da provare, sia per i golosi che non.

La crostata con le Visciole

La crostata con la Visciole é un dolce realizzato con pasta frolla farcita di ricotta e marmellata di Visciole, un tipo di frutto rosso simili alle ciliegie, ma molto più amara.

Per l’impasto servono farina, tuorli, albumi, lievito, sale, zucchero e bucce di limone. Mentre per la crema abbiamo bisogno di ricotta di pecora, zucchero semolato, due uova, due cucchiai di sambuca e la marmellata di Visciole. La particolarità di questa crostata è che viene chiusa sia sopra che sotto, in modo tale da nascondere la ricotta.

Viene considerato come un dolce tipico romano, nonostante le sue origini sembrino essere ebraiche, all’incircs durante il ‘700. Si pensa, infatti, che la particolarità di questo dolce sia dovuta al fatto che il papa, in quel periodo, vietò il commercio di latticini tra cristiani e ebrei. Quindi per evitare di essere scoperti, i fornai realizzarono questo impasto che conteneva latticini.

Il Maritozzo

Il Maritozzo è una piccola pagnotta, realizzata impastando farina, uova, miele, burro e sale che, una volta tagliata in due, viene farcita con abbondante panna montata. A volte al suo interno vengono anche inseriti i pinoli, l’uva e scorzetta di arancia candita. Nella sua versione alternativa, la panna montata può essere sostituita dal gelato alla vaniglia o al gusto crema.
Anche in Sicilia e in Puglia è possibile trovare il maritozzo, ma in questo caso si tratta di una dolce a forma di treccia, che non presenta pinoli e uva nell’impasto.

Le origini di questo dolce risalgono all’antica Roma. Il nome deriva da un’antica usanza, secondo la quale gli uomini offrivano questo dolce alle loro future spose. Queste, una volta ricevuto il dono, tendevano a chiamare il donante maritozzo, che significa appunto marito.
Inoltre, capitava che all’interno di questo venivano nascosti doni per la futura sposa, come anelli o piccoli gioielli.

Il Pangiallo

Si tratta di un dolce tipico di Roma, preparato solitamente durante le festività natalizie.

Le origini di questa pietanza risalgono all’era imperiale. A quei tempi, infatti, questo dolce dal color giallo veniva offerto durante la festa del solstizio, per far ritornare il sole.

Gli ingredienti per preparare il pangiallo sono uva, mandorle, cacao, farina, nocciole, noci, pinoli, cioccolato grattugiato, miele, olio, zafferano e acqua.

Panpepato

Le origini di questo dolce risalgono ai primi scambi commerciali con l’Oriente, nel ‘500. Infatti proprio attraverso questi scambi, venivano importate in Italia le diverse spezie utilizzate per preparare questo dolce. Viene preparato durante le feste, in particolare per l’Immacolata.

Gli ingredienti necessari per preparare il panpepato sono le nocciole, le mandorle, le noci, uvetta, vino rosso, cioccolato fondente, farina, miele e cannella.

É, ormai, un dolce di produzione industriale, ma in alcune zone persiste la preparazione casalinga. Di tradizione, si usa scambiare il dolce accompagnandolo con un rametto di vischio.

Il Panpepato, oltre che nel Lazio, viene preparato anche in Umbria, Toscana ed Emilia Romagna.

Bignè di San Giuseppe

Questi particolari bignè si preparano non solo a Roma, ma anche in altre parti d’Italia. Si offrono, solitamente, durante le ricorrenze religiose, e sono diventati i dolcetti tipici della festa del Papà, il 19 marzo.

Per preparare questi bignè occorrono il burro, la farina, le uova, zucchero, sale e acqua; vengono poi farciti con  crema pasticcera.

Le ciambelline al vino: le “Ubriachelle”

Le origini di questo dolce risalgono alla cultura contadina del Lazio. Si tratta di un dolce povero, cucinato con ciò che si aveva nella propria casa.
Vengono prodotti a Castelli Romani.

Gli ingredienti utilizzati sono farina, olio d’oliva,  zucchero, vino e altri liquori. Le ciambelline al vino sono molto friabili, dal color ambrato e ricoperti da cristalli di zucchero.


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