Il primo volume di Rabbits’ Forest esce il 28 ottobre 2022, al prezzo di copertina 6,18€. Edito da Star Comics, è stato creato dalla mano di Enjo.
Al momento, questa serie conta due volumi.
Rabbits’ Forest
Rabbits’ Forest si apre presentandoci Tamaki e Shunta, un anno d’età di differenza, partendo dalla prima elementare. I due bambini sono affiatatissimi, e Tamaki vuole sottolineare quanto tenga al suo amico, baciandolo. Viene definito strano da Shunta, che non comprende appieno il gesto tra due maschi.
Si proseguirà assistendo alla loro crescita, e quanto il loro legame si rafforzi con il tempo.
Tamaki non sembra vivere in una situazione familiare troppo semplice. Shunta lo accoglierà sempre in casa propria, condividendo la stessa camera, mentre Shunta non è mai entrato in quella dell’altro. Questa abitudine, che da sollievo e gioia a Tamaki, comincerà a rivelarsi troppo stretta per Shunta, finché arriverà il momento in cui non lo inviterà più.
Tamaki risulta portato per la corsa, e Shunta ha tutta l’intenzione di riuscire a batterlo. Ma, anche se passano gli anni e crescono, Tamaki è irraggiungibile.
Il modo di correre di Tamaki è particolare, è come se saltasse, ottenendo una spinta maggiore per le brevi distanze.
Shunta l’ha sempre ammirato ed è consapevole che gli piaccia, ma non sa definire in che modo.
La sua crescita sarà tormentata e difficoltosa, piena di vergogna e di sensi di colpa.
Anche se vuole stare vicino a Tamaki, ogni volta cerca anche di separarsi da lui, mettere più distanza possibile. Ma ad ogni nuovo ciclo scolastico, ogni volta che si ritrova faccia a faccia con l’amico, Shunta non riesce a lasciarlo andare.
Sarà durante il primo anno di liceo che Shunta sarà sicuro di sé e di cosa prova, di come Tamaki abbia costantemente un grande effetto su di sé.
Riavvicinandosi, Shunta scoprirà che Tamaki ha dei problemi a relazionarsi intimamente con le ragazze. Allora gli proporrà una variante, una possibilità per sé. Si dichiarerà ufficialmente e gli chiederà di provare ad essere una coppia.
Shunta è cosi determinato, da sfidarlo al festival dello sport della loro scuola. Tamaki non potrà tirarsi indietro.
C’è un ragazzo vicino a te a cui piaci.
Shunta Shii
Shunta adora come il Tamaki bambino dica il suo nome, Shii. Sembra che sorrida ogni volta che lo chiama.
L’ammirazione per Tamaki esiste da quando si sono conosciuti e divenuti inseparabili. Ma quell’ammirazione, a poco a poco, cambia. Shunta si rende conto che il suo corpo reagisce in maniera anomala davanti all’amico. È imbarazzato, inizialmente non sa nemmeno cosa sia, non sa come comportarsi e prova profonda vergogna. Si costringerà a prenderne le distanze, ma le occasioni in cui si ritrovano negli anni sono molte e le sue reazioni non cambiano, al contrario, si intensificano. Shunta è continuamente tormentato.
Più cresce, più lo desidera carnalmente. Fantastica su di lui e non riesce a controllarsi. Il modo in cui vorrebbe toccarlo, gli fa avere paura di se stesso.
Quando giungerà al primo anno di liceo, incontrando Tamaki che frequenta il secondo, Shunta è in pace con se stesso. Sa cosa prova e chi è, ma sa anche che con Tamaki non c’è una storia diversa dalla loro amicizia da raccontare.
Tutto cambierà quando Tamaki confesserà di non trovarsi a suo agio con la sfera intima femminile. Shunta riesce anche a capire il perché senza che l’amico si spieghi, ma per lui è un modo per sfruttare la situazione a proprio vantaggio, proporgli una realtà maschile e se stesso. Non ha più motivo di nascondersi, o di trattenere quei sentimenti e sensazioni che per anni lo hanno bersagliato, accompagnato da una vergogna continua.
Shunta è determinato ad ottenere la sua possibilità, mette in gioco se stesso e se Tamaki volesse tirarsi indietro, dovrà dirglielo personalmente, con parole dure, qualcosa che non rientra nella personalità dell’amico.
Come fai a dirlo se non ti sei mai innamorato né di un ragazzo né di una ragazza?
Tamaki
Tamaki è allegro e sincero, molto ingenuo. Ed è anche un mammone.
Vive soltanto insieme alla madre in un piccolissimo appartamento, e non ha il coraggio di invitare Shunta.
La madre porta continuamente uomini in casa, generalmente clienti, e il sesso regna in quella casa. Lei è rumorosa e non si controlla, non le importa molto se Tamaki possa sentirla, ma sfrutta la presenza del figlio per ottenere soldi extra o regali rivolti al bambino.
Tamaki non aveva alcuna idea di cosa fosse il sesso, era solo spaventato e preoccupato che facessero del male alla madre. Diversi amanti hanno cercato di spiegargli che non le provocavano dolore, ma piacere.
La madre negli anni si legherà a diversi uomini, uno diverso dall’altro, ma anche pessimi soggetti. Alcuni la tradiranno, altri le mentiranno e alcuni saranno violenti. Lei farà promettere a Tamaki di non diventare mai come quegli uomini o lo odierà. Tamaki scriverà in un diario tutte le caratteristiche negative di quei uomini. Più aumenteranno, con le loro molteplici diversità, più sarà confuso da che tipo di uomo dovrà divenire. L’unica caratteristica comune è il sesso fine a se stesso. Questo lo porterà a non sapere come relazionarsi con le ragazze, e sembrerà proprio che Shunta ne abbia compreso la ragione.
Tamaki appare totalmente stupito dai sentimenti che Shunta prova per lui. Non ne aveva mai avuto alcuna idea e lo spiazzerà.
Cercherà di far comprendere a Shunta che non lo vede affatto in quel modo, e che vorrebbe addirittura riprovare ad istaurare un rapporto con le ragazze. Ma l’amico gli chiederà di dargli una possibilità, prima di ritornare su suoi passi.
Shunta, per arrendersi completamente, vorrebbe che Tamaki gli rivolgesse parole di odio, ma quest’ultimo non potrebbe mai essere così crudele con lui. Lo considera il suo più caro amico, e ha trascorso quasi tutta la sua vita con lui. Sarebbe una bugia.
Accettare l’ultimatum di Shunta è l’unica azione che può compiere.
Non voglio pensare che sia colpa sua. Non voglio respingere le persone del suo stesso sesso.
La sessualità
In Rabbits’ Forest viene affrontato perfettamente e delicatamente il risveglio della sessualità.
Attraverso Shunta vediamo, passaggio per passaggio, come il suo corpo cominci a reagire a determinate situazioni nella pre-adolescenza. Shunta ne è spaventato, osserva il suo corpo e non lo comprende. Sa solo che quando è con Tamaki, nella stessa vasca da bagno o dormendo uno accanto all’altro, le sue parti intime reagiscono, e non vuole che ciò accada. Tutto ciò lo porterà a sciogliere il loro legame, solido e così prezioso per entrambi, non integrandolo nemmeno più nella famiglia che l’aveva benaccolto.
Questo disagio continuerà a crescere nell’adolescenza, insieme alla sua smania di toccarlo. Si limiterà a sfiorarlo cautamente e casualmente, a usare gli allenamenti sportivi come scusa per osare di più, ma troverà sempre più irresistibile Tamaki. Il suo desiderio di poterlo toccare maggiormente e in modi indicibili aumenterà esponenzialmente, portandolo ad avere repulsione di se stesso.
Sfogarsi fantasticando su di lui gli darà un piacere momentaneo. Ma la necessità di inchinarsi colpevole e chiedere perdono a Tamaki sarà una costante troppo forte.
Con Tamaki, invece, abbiamo un percorso completamente opposto. Lui della sfera sessuale non ne vuole proprio sapere, non la contempla e non ne è minimamente sfiorato. È deciso a mantenere la promessa alla madre, e questo probabilmente l’ha portato, inconsapevolmente, a reprimere ogni risveglio o sviluppo sessuale di qualsiasi tipo nella sua vita.
Le vicende con Shunta lo condurranno a conoscere parti di sé sconosciute ed inaspettate?
Cosa voglio fare toccandolo? Mi faccio paura.
Considerazioni
Rabbits’ Forest sa essere delicato e allo stesso tempo è senza pietà. Sbatte in faccia esattamente come un essere umano si relazionerebbe con qualcosa di puro, ma anche con qualcosa di sporco.
Parte dalla tenerezza fanciullesca, l’affetto che amici provano l’uno per l’altro. Tamaki è puro e angelico, mentre Shunta è diretto, vede le cose esattamente come sono, eppure innalza l’amico su un piedistallo.
Ma poi arriva tutta la parte sessuale, che macchia i pensieri candidi che Shunta ha per Tamaki e il cambiamento è inevitabile.
L’opera mostra l’intero percorso dei sentimenti di Shunta, come mutano e crescono, cosa ne derivi e da cosa sono stati scatenati, quanto tutto questo lo faccia stare male soprattutto per i sensi di colpa che prova nei confronti di Tamaki totalmente ignaro. Delinea come attecchiscano di anno in anno, come tenti di affrontarli arrancando, finché non diviene completamente consapevole e sicuro di chi è, in totale sintonia con se stesso. Non deve vergognarsi, rimanere in silenzio sopprimendosi e non deve chiedere scusa. Deve viversi per quello che è.
Con Tamaki è qualcosa che non abbiamo ancora visto. Lui vive la sua vita, si relaziona con le persone e cerca sempre l’amicizia di Shunta, ma oltre a ciò che comporta il suo affetto per la madre, non sappiamo bene che tipo di persona sia, se sia riuscito a inquadrarsi.
Finora è un titolo che ho molto apprezzato, diversamente dalla precedente opera: Depth of Field.
Depth of Field aveva avuto un primo volume mediamente interessante, con punti alti e altri bassi.
Ma il secondo ha completamente virato e spento il mio entusiasmo iniziale. Spero che ciò non accada anche con Rabbits’ Forest. Le possibilità sono infinite e potrebbero essere affrontate in modo esemplare, realistico e senza uno stravolgimento immotivato. Ovviamente, consapevoli che sia sempre in contesto yaoi, e purtroppo non si sfugge così facilmente alle sue linee guida.
La crescita comune dei protagonisti è appena cominciata, la salita è ostica e non credo sarà indolore, ma potrebbe riservarci gradite sorprese.
Sono impaziente di osservare il proseguimento della loro storia.
Se davvero non ce la fai più, voglio sentirlo direttamente dalla tua bocca.