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Love Emotion Theory: Volume 2 – Recensione

Il 29 settembre è uscito il secondo volume di Love Emotion Theory, al prezzo di copertina 7,00€.
Nuovo titolo boy’s love edito da Planet Manga e dall’autrice Kyoko Aiba, di cui la casa editrice ha pubblicato in passato anche Derail.

Primo volume – Love Emotion Theory

Ryoma lavora come fidanzato in affitto e ha la capacità di vedere le emozioni delle persone, particolarità che non sembra aiuta o che fa stare bene gli altri.

Durante uno di questi appuntamenti come fidanzato in affitto, nota un piccolo gruppo di ragazzi infastidire un giovane studente universitario. Ciò che lo colpirà non è la possibile aggressione, ma l’aura nera che avvolge questo ragazzo.

Interverrà per aiutarlo e, intrigato dall’incapacità di vedere le sue emozioni, cercherà di guadagnarsi la sua amicizia.

Aoyama è il ragazzo dell’aura oscura. Sembra del tutto incapace di dar vita alle sue emozioni, ed appare ingenuo e fuori dal mondo. Appartiene a una famiglia molto ricca. Per questa ragione, molte persone in passato hanno cercato di usarlo per arrivare alla sua famiglia e, con il tempo, ha manifestato una forma di difesa che gli consentisse di controllare le sue emozioni e azzerarle, in modo che nessuno potesse captarle e usarle contro di lui.

Aoyama studia psicologia e, nel momento in cui Ryoma gli svelerà la sua capacità particolare, la identificherà come una forma del tutto inedita di sinestesia (fenomeno sensoriale-percettivo). Sarà a quel punto che Aoyama chiederà a Ryoma di fargli da cavia.

Si incontreranno per dei test ed esperimenti vari. Ryoma avrà la possibilità di vedere delle piccole emozioni apparire sull’altro ragazzo, intervallati da quella nube nera. In una di quelle occasioni, Aoyama lo inviterà a toccare quei simboli che corrispondono alle emozioni e, nel momento in cui Ryoma lo farà, sentirà i pensieri ad essi collegati. Ad un certo punto gli capiterà di udire un è carino riferito alla sua persona. Ryoma crederà di aver capito male, e che probabilmente sta influenzando troppo Aoyama.

Ryoma a quel punto tenterà di allontanarsi da Aoyama, ma quest’ultimo è più furbo di lui e attraverso l’agenzia per cui lavora, comprerà il tempo da fidanzato in affitto.

Mai mi era capitato che la mia attenzione venisse attirata da un uomo tanto oscuro.

Secondo volume – Love Emotion Theory

Ryoma e Aoyama sono una coppia che deve ancora assestarsi. Ryoma è sicuro dei sentimenti di Aoyama per via dei numerosi cuori che capeggiano intorno a lui, a dimostrare quanto ne sia innamorato, ma comunque aspetta la vera dichiarazione da parte sua.

Ma c’è una grande differenza tra Aoyama e Ryoma. Mentre il primo è consapevole dei suoi sentimenti e delle sue emozioni, Ryoma invece è incapace di esternarli. Sempre più spesso Aoyama gli chiederà cosa pensi e provi davvero, ma Ryoma non si rivelerà mai.

In un momento inaspettato, proprio quando Aoyama sembra in procinto della tanto decantata dichiarazione d’amore, faranno un incontro che influirà molto sullo studente universitario. Egli è il professore Asaba, uno degli psicologi e autori che lo studente stima di più.

Ryoma vedrà comparire molti cuori su Aoyama in quell’occasione, tutti rivolti verso il professore e comincerà ad avere dei dubbi. Si convince di aver frainteso il significato di quei cuori, che potrebbero essere scaturiti da ammirazione o simpatia, non soltanto amore.

Svelerà la sua capacità anche al professore Asaba, tutto per attirare la sua attenzione e permettere a Aoyama di poter avere altre occasioni per interagire con lui.

Il professore Asaba ne sarà subito incuriosito e interessato, di seguito partiranno dei colloqui in cui Ryoma potrà aprirsi e spiegarsi. Esternerà che a volte vorrebbe non possedere la sua dote (spesso chi gli è vicino non riesce a sopportare di essere scrutato da lui e facilmente smascherabile), soprattutto in situazioni spiacevoli e il professore gli suggerirà che se lo volesse davvero, potrebbe autosuggestionarsi e ottenerlo.

Subito dopo quell’incontro, in seguito ad un episodio spiacevole con Aoyama, Ryoma desirerà intensamente liberarsi dal suo dono.

Non riuscirà a vedere più alcuna emozione.

Si chiuderà in se stesso, tagliando fuori Aoyama, pieno di perplessità ed insicurezze. Non riuscirà a parlare della sua capacità scomparsa, né di esternare i suoi veri sentimenti verso di lui.

Non ho fatto che compiacermi di me stesso e della mia capacità di vedere le emozioni, aspettando in modo arrogante la sua dichiarazione.

Crescita

Aoyama è cambiato molto rispetto al primo volume. Inizialmente difendeva se stesso e non permetteva che alcuna sua emozione o tratto facciale potesse suggerire cosa provasse davvero. Li aveva talmente soppressi e nascosti che perfino Ryoma faticava a vederli. Erano avvolti perlopiù da quella aura oscura che si faceva minacciosa.

Dopo aver incontrato Ryoma ed essersi aperto con lui (inizialmente molto schivo), le sue emozioni sono sbocciate e per Ryoma era impossibile non vederle. A volte erano così intense e numerose, che coprivano lo stesso viso di Aoyama.

Anche con le parole Aoyama si sente più libero. Le esprime senza nascondersi e vorrebbe che anche Ryoma si direzionasse verso quella vita.

Attraverso i suoi studi di psicologia, riesce a capire generalmente cosa vi è in Ryoma, attraverso la postura che assume o le espressioni che assume. Ma non è abbastanza.

Ryoma invece non sembra aver subito una grande crescita. Nel primo volume si lascia completamente trascinare da Aoyama, ma non esprime mai cosa c’è in lui e più interessato a svelare chi siano davvero gli altri. Non va oltre le emozioni che riesce a vedere e la sua conoscenza verso le altre persone si fermano lì.

Ryoma è molto selettivo e non si fida delle persone, soprattutto per avvenimenti del passato, per questo non riesce a lasciarsi andare troppo con Aoyama.

È convinto che la sua capacità metta in difficoltà Aoyama, perché sa già cosa prova ancor prima che possa esternarlo lui stesso. Si sente in difetto, sente di violare sia la sua privacy sia quella degli altri.

Crede anche che, avendo perso la sua capacità speciale, agli occhi di Aoyama non sia più interessante.

Gli occorrerà tempo per accettare che lui non è soltanto il suo dono, che le capacità di comprendere le persone vanno oltre quello se solo si applicasse di più.

Mi è capitato spesso di sperare di liberarmi una volta per tutte da questa mia forza.

Censura

Lamentarsi dalla censura su volumi espliciti è una vecchia storia che non sembra tramontare, soprattutto negli yaoi.

Nel nostro paese non vi è alcuna forma di censura, a differenza di altri paesi come Giappone e Corea del Sud che nel contesto di pornografia o azioni esplicite è ben presente.

Tuttavia le nostre case editrici, a seconda del titolo, hanno la possibilità di acquistare e scegliere a discrezione propria la versione censurata o completamente priva. Tendenzialmente scelgono la prima versione, andando contro i loro stessi lettori che non amano ritrovarsi a pagare un prodotto non completo.

La Planet Manga, in occasione del mese del Pride, ha rilasciato Derail, prima opera di Kyoko Aiba, proponendola completamente priva di alcuna censura e facendone un vanto. Il pubblico ha molto apprezzato, li ha esaltati.

Di conseguenza ci si aspetterebbe lo stesso trattamento anche per Love Emotion Theory, ma così non è accaduto. L’opera è completamente censurata ed i lettori se ne sono molto ben lamentati, ritenendolo un passo indietro, cosa che è.

Sinceramente l’ho sempre ritenuta una furbata la scelta della Planet. Se vengono paragonati i volumi di Derail e Love Emotion Theory la presenza di scene esplicite non sono minimamente paragonabili. Love Emotion Theory ne è pieno, sono due volumi ricchi, mentre Derail è impostato in modo diverso: è un gioco di vedo e non vedo. Quindi, le scene veramente esplicite in quest’ultimo sono molto inferiori rispetto all’altra opera.

Mi sembra una forma di mancato rispetto nei confronti di noi lettori, che paghiamo un prodotto e veniamo ingannati. Sarebbe giusto informare prima dell’acquisto, com’è accaduto con Derail che veniva pubblicizzato a gran voce come un’opera senza censura, invece regna la furbizia.

Il lettore deve avere la possibilità di scegliere di investire in un prodotto completo o meno.

E se state pensando che basterebbe sfogliarlo prima dell’acquisto, siete in errore. Diverse case editrici sigillano in protezioni di plastica i volumi yaoi, privando il potenziale acquirente di farsi un’idea su che tipo di prodotto sia. Non è la migliore mossa di marketing che potessero adottare: la scatola chiusa non piace a nessuno.

Considerazioni

Love Emotion Theory è un’opera senza troppo pretese. È abbastanza frivola e leggera, non lascia chissà quale segno. È talmente romantica e sdolcinata, da cariarsi i denti.

Tra i due volumi ho sicuramente apprezzato di più il primo. Il secondo è alquanto ridondante e superfluo, un brodo che viene fatto diluire tanto per vendere copie nuove.

Ryoma dichiara in diverse occasioni che, una volta rivelato il suo dono, le persone tendono ad allontanarsi o irritarsi nell’essere svelate contro la loro volontà, sottolineando quanto questo lo ferisca. Quindi trovo sia un controsenso che Ryoma informi Aoyama e il professore Asaba appena li incontra. Nessun giro di parole, nessuna battuta casuale, va dritto al punto.

Aoyama stesso viene presentato come un personaggio difficile, ma la facilità con cui Ryoma si insinui in lui è troppo affrettata, così come l’innamoramento di entrambi. Per due personalità così chiuse, di facciata, è irrealistico.

Passando al professore Asaba, non mostra alcuna forma di perplessità o scorrettezza nella rivelazione del dono di Ryoma. Lo accetta e gli crede immediatamente. Un po’ di scetticismo l’avrei inserito, ma qui ne sembrano tutti sprovvisti.

Come non mi pare possibile che uno psicologo pluripremiato e riconosciuto in tutto il mondo dia il suggerimento di reprimere una parte di se stessi, che non nuocerebbe pesantemente qualcuno. Mettere la testa sotto la sabbia, nascondere se stessi, distogliere lo sguardo, è proprio l’opposto della psicoanalisi. Poteva essere affrontato in modo diverso, invece dimostra quanta poca cura ci sia.

Ryoma, dopo pochissimo tempo, si rende conto che può fare a meno della sua capacità speciale, che ha gli strumenti per compensare e non vuole riattivarlo. Ma anche in questo caso sarebbe stato necessario una quantità temporale maggiore e numerose altre esperienze. Invece il suo mondo si chiude intorno a Aoyama e stop. Non era nemmeno il messaggio che questa mini serie volesse mandare, ma a questo punto mi chiedo cosa volesse realmente raccontare, visto che è tutto molto approssimativo.

Le soluzioni sono molto semplici, soprattutto in questo secondo e ultimo volume, il che gli fa perdere molto di valore.

Ho capito a mie spese che per conoscere davvero qualcuno non ci si può limitare a spiare i suoi pensieri.

Si fa un piccolo riferimento, minuscolo, al passato di Ryoma, a quanto il suo dono avrebbe fatto soffrire le persone a lui più vicine. Ma è un frammento che non sembra nemmeno ricordare lui, e non verrà più presentato, quando in realtà la sua suggestione di smettere di vedere le emozioni era legato, sì, a Aoyama, ma anche a quel passato che appariva doloroso. Invece non viene più mostrato, sparisce e basta ed è davvero un peccato, visto che avrebbe aggiunto molta più carne al fuoco e reso quella parte di storia molto più intricata e sofferta.

Mi chiedo se rimarrà davvero una serie di due volumi, o se lo useranno come aggancio per il futuro. Ma avrebbe senso? La meta è stata mancata, l’occasione per svilupparlo al momento giusto è passato, successivamente sarebbe una forzatura nella forzatura. La dimostrazione è data dalla stessa autrice che ha dichiarato la struttura iniziale di questa serie: doveva concludersi con il primo volume, cioè volume unico.

Si nota sempre quando una storia non è stata studiata per durare nel tempo.

Love Emotion Theory non è totalmente da scartare, ha i suoi pregi e molteplici difetti, ma sicuramente troverà il suo pubblico che saprà apprezzarlo.


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