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SPIDERHEAD: Parte dall’idea del romanzo originale, ma si perde

l film numero 1 su Netflix Italia è Spiderhead, thriller di fantascienza con Chris Hemsworth, Miles Teller e Jurnee Smollett

Ha esordito su Netflix Spiderhead, il thriller con Chris Hemsworth, Miles Teller e Jurnee Smollett basato sul racconto distopico “Escape from Spiderhead” di George Saunders.
Alla regia Joseph Kosinski, recentemente al timone di Top Gun: Maverick e regista di Tron: Legacy e Oblivion con protagonista Tom Cruise.

l film trae ispirazione da un racconto di fantascienza intitolato Escape from Spiderhead di George Saunders.
Ci trasporta in un futuro non precisato, all’interno di un carcere decisamente particolare. Una prigione priva di celle o sbarre, ma dove i prigionieri hanno impiantato un dispositivo che permette, a chi gestisce la situazione, di iniettare loro delle sostanze sperimentali che agiscono sui loro cervelli.
Ad avere il controllo su tutto il visionario Steve Abnesti, tutto sembra seguire una rotta tranquilla e pacifica, fino a che gli esperimenti non finiscono per toccare un legame affettivo nato all’interno di questa struttura.

La Trama di Spiderhead

In una remota e isolata struttura in mezzo al mare, Steve Abnesti (Chris Hermsworth) conduce degli esperimenti su alcuni detenuti.  È la Spiderhead, una struttura di reclusione in cui molti di loro hanno accettato di scontare la pena per evitare di marcire in una prigione di Stato.
Ciò che la rende differente è una maggiore libertà per i detenuti, comfort e benessere al costo di fare da cavie per dei farmaci che un misterioso Comitato del Protocollo sta sperimentando.

Tra i detenuti c’è Jeff (Miles Teller) a cui periodicamente Steve sottopone farmaci che alterano le emozioni. Il Verbaluce serve a farlo parlare di più, ad elaborare ed esprimere ciò che onestamente non direbbe mai, mentre il Darkenfloox innesca terribili allucinazioni sfruttando le pure più recondite.

Tutto sembra procedere secondo la norma con gli esperimenti e vari tentativi fino a quando un evento non mette in crisi il morale di Mark (assistente di Steve) e turba Jeff. Quest’ultimo comincia a rendersi conto che dietro il comportamento di Steve non c’è solo uno scopo scientifico, ma qualcosa di più.

Con la complicità di Mark, Jeff cercherà di scoprire la verità sui misteriosi farmaci e il vero scopo che guida la Spiderhead.

Le tematiche di Spiderhead

Alla base della narrazione ci sono il controllo delle emozioni e il desiderio di redenzione. La combinazione di questi due elementi crea un meccanismo che ha portato tutti i detenuti a fare questa scelta.

L’aspetto psicologico è interessante, considerando come dal loro punto di vista scelgono di offrirsi volontari per questi esperimenti. Il fatto che ne pagano le conseguenze e gestiscono gli effetti collaterali, è percepito come una redenzione dei peccati commessi, poiché spesso è complesso chiedere perdono.

Se da un lato c’è Jeff in cerca detenzione, dall’altra ci sono Steve e Mark. Il primo rappresenta a tutti gli effetti la mente di questa operazione in apparenza benevola, mentre il secondo è il braccio esecutivo.

Un personaggio ambiguo e un po’ borderline

Ed è proprio il personaggio di Steve quello più sfaccettato ma anche più spietato. Iniettare medicinali che alterano la coscienza e che modificano le emozioni comporta un approccio molto fermo e sicuro di sé. L’ambizione però è un’arma doppio taglio, si sa. La freddezza di Steve gli permette di non rendersi conto quando è tempo di fermarsi.

Ed è poi sempre la storia più vecchia del mondo, quella della hubris che porta a superare i limiti invalicabili. Sebbene sia così sfaccettato il suo personaggio, non riesce ad essere realizzato al 100%, vittima di quelle stesse emozioni alterate e modificate in nome, non della scienza ma della primordiale necessità umana che con l’evoluzione doveva essere estinta: imporre il proprio controllo sull’altro.

Conclusioni

Risulta chiaro come il film avesse decisamente il potenziale di rappresentare una riflessione interessante ed attuale su tematiche che fanno parte di un futuro non molto lontano. Basti infatti pensare all’influenza e al ruolo che gli algoritmi hanno al giorno d’oggi nel guidare le scelte fatte dagli esseri umani.

I suggerimenti che le preferenze di ognuno innescano per fornire tutti i servizi necessari nel minor tempo possibile. Sebbene il tema sia diverso il concetto è lo stesso: lavorare per ottimizzare e per avere un mondo migliore, ma qual è il prezzo?

I farmaci che alterano le emozioni spingono a trasformare le persone, senza contare poi il discorso etico del coinvolgere degli esseri umani e utilizzarli come cavie.


Dario Esposito

In arte Mr.Zero, sono un autore e sceneggiatore appassionato di scrittura creativa. Amo il cinema e tutto ciò che è Nerd, in particolar modo il genere fantasy, i fumetti e i giochi di ruolo.

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10 Comments

  1. chris versione cattiva mi è piaciuto davvero molto poi è un film che ti fa molto riflettere da vedere assolutamente

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