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Non siamo più vivi – Recensione sulla Serie Horror sudcoreana più chiacchierata del momento

Non siamo più vivi, le informazioni principali

Non siamo più vivi è una serie tv horror sudcoreana distribuita il 28 Gennaio 2022 da Netflix. È basata sul webtoon naver Now at Our School di Joon Dong-geun, pubblicato tra il 2009 ed il 2011.

La serie vede come protagonisti gli studenti del liceo di Hyosan in Corea del Sud che, senza né cibo né acqua, cercano di sopravvivere durante un’epidemia zombie. Racconta in 12 episodi da circa un’ora ciascuno come viene affrontata l’epidemia e com’è avvenuta la diffusione del virus.
Non ci sono dei veri e propri protagonisti, in quanto a rotazione viene approfondita la storia degli studenti del gruppo principale ma anche di altri personaggi che, nel corso della storia, daranno il loro contributo e mostreranno diversi modi di reagire e di combattere questa nuova epidemia zombie.

I personaggi principali

Sin dal primo episodio Non siamo più vivi ci presenta due dei personaggi principali della serie: Nam On-jo e Lee Cheong-san. La prima è una studentessa della 2-5, amica d’infanzia e compagna di classe di Cheong-san; entrambi saranno quasi sempre i protagonisti delle vicende che accadranno nel Liceo di Hyosan ed accompagneranno lo spettatore per tutta la durata della serie. 

Il gruppo principale di sopravvissuti comprende anche altri compagni di classe di On-jo e di Cheong-san che occuperanno dei ruoli importanti nella serie. Choi Nam-ra capoclasse della 2-5 che con il suo atteggiamento riservato farà sorgere molti dubbi ni suoi compagni di classe e Lee Su-hyeok un ex bullo molto bravo nel combattimento e molto altruista.

La serie prevede anche la presenza del principale antagonista della serie Yoo Gwi-nam, un bullo che terrorizza molti studenti e che non mancherà di creare problemi anche in una situazione drammatica come quella in cui si trova. E di alcuni insegnanti, che saranno fondamentali nel corso della storia: Lee Byeong-san, il professore di scienze che per motivi personali creerà e metterà per sbaglio in circolazione il virus che causerà l’epidemia, ed anche Park Sun-hwa, la professoressa d’inglese che farà di tutto per aiutare i suoi studenti a sopravvivere.

Oltre agli studenti e al personale scolastico uno dei personaggi principali è Song Jae-ik, un detective della stazione di polizia che cercherà in tutti i modi di trovare una cura all’epidemia e Nam So-ju, il padre di On-jo e capitano della squadra di soccorso dei vigili del fuoco di Hyosan 1, che cercherà in tutti i modi di raggiungere la propria figlia rimasta a scuola.

I punti di forza della serie

Non siamo più vivi è una serie tv sugli zombie un po’ diversa da quelle viste finora sullo schermo, un ibrido tra un drama scolastico coreano ed una serie tv splatter. Presenta un ottimo cast che, anche grazie al trucco di scena, rimane sempre molto credibile e calato benissimo nella parte, ricoprendo ruoli che rimangono fedeli fino alla fine e che permettono allo spettatore di empatizzare con ogni singolo personaggio ma anche di cambiare idea con l’evoluzione del personaggio stesso.

Presenta una buona regia ed un’ottima fotografia, mostrando via via i luoghi che vengono presi d’assalto ed il cambiamento tra com’erano prima e come sono stati ridotti subito dopo l’epidemia.
La storia è molto interessante, anche se presa e riadattata dalla webtoon coreana, e viene raccontata in maniera molto lineare e facile da seguire per lo spettatore, tanto che gli  episodi scorrono molto velocemente.

È una serie tv che parla di zombie eppure non si sofferma soltanto su quello, un po’ come fu The Walking Dead, la serie americana targata FX, si concentra molto sui personaggi e sulle loro reazioni, soffermandosi anche molto sui rapporti interpersonali che però non risultano mai eccessivi ma realistici, mostrando come in un momento di crisi è molto più facile lasciarsi andare a confessioni ed essere più sinceri ed a volte anche più egoisti. La sfumatura drama non arriva mai ad annoiare, anzi, la serie risulta sempre d’intrattenimento, tenendo lo spettatore incollato allo schermo.

Nulla viene lasciato aperto, se non un particolare che potrebbe aprire le porte ad una seconda stagione, e Non siamo più vivi potrebbe essere considerata una serie auto-conclusiva.

I Punti Deboli

Il primo difetto della serie è comune a molte altre, occidentali e non, e riguarda il problema del cliché scolastico. I personaggi rappresentano ognuno un cliché particolare della vita scolastica, c’è la riservata studiosa, il belloccio con una grande forza, il giovane di umili origini che riceve i sussidi e per questo viene emarginato, la giovane ricca che sminuisce tutti coloro che non sono come lei e così via. Questa suddivisione della società risulta sì realistica ma anche poco originale e non innovativa.

Si è già parlato della buonissima regia che, però, talvolta si perde in sequenze che sembrano quasi esser state realizzate da un’altra mano, con minor cura e attenzione, portando la serie ad avere anche se rari dei cali di qualità.  Lo stesso problema riguarda anche la fotografia e la sceneggiatura che, di tanto in tanto, perdono quella qualità che si può apprezzare fin dall’inizio.

Forse uno dei difetti maggiori è il ruolo che viene dato ad alcuni personaggi e che, alla conclusione della serie, sembra quasi esser stato sprecato. Il ruolo della madre di Cheong-san non sembra molto chiaro, nonostante venga presentata come un personaggio di spessore perde la vita molto in fretta, venendo trasformata in zombie subito dopo essere arrivata a scuola. Un altro personaggio che viene sfruttato molto poco è Na-yeon che, dopo aver causato la morte di uno dei suoi compagni di classe scappa e viene poi morsa dal bullo della scuola e si perde tra gli altri zombie

Le conclusioni finali

Dopo aver analizzato con attenzione i pro ed i contro della serie, si può giungere alla conclusione che Non siamo più vivi è uno dei prodotti più interessanti del 2022 prodotto da Netflix e segue il filone delle serie coreane che hanno sbancato negli ultimi anni e che sono arrivate prime nelle classifiche della grande piattaforma streaming. 

È una serie che può essere vista sia da coloro che amano le storie con protagonisti gli zombie, il sangue e le morti violente, ma anche da chi vuole guardare una serie scolastica con qualche accenno horror ed una trama molto interessante; sconsigliata a chi ha però uno stomaco delicato.

Il voto di è sicuramente positivo ed è assolutamente giustificato il posto così alto che occupa nelle classifiche delle visualizzazioni Netflix.


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