God’s Favorite Idiot debutta su Netflix Italia il 15 giugno 2022 con la sua prima stagione.
Un titolo già indicativo dei toni ironici della serie, in cui l’humor è la chiave di lettura di tematiche anche più impegnate.
In una cittadina americana non specificata, una sera, Clark Thompson viene colpito da un fulmine. Da quel momento, iniziano ad accadere eventi fuori dall’ordinario: Clark acquisisce l’abilità di brillare, riesce a riprodurre la sua canzone preferita in ogni luogo e può far rifiorire margherite appassite. A spiegare questi fenomeni ci penserà l’arcangelo Chamuel, che annuncia al nostro eroe di essere stato scelto direttamente da Dio per diffondere la fede tra gli uomini.
A questo punto ci si aspetterebbero mirabolanti avventure da parte del protagonista, nel pieno stile Jim Carrey in Una settimana da Dio. Non va esattamente così.
Clark, infatti, è un uomo semplice ed è visibilmente spaventato da questa nuova responsabilità. Anzi, il suo personaggio è mostrato un po’ come l’inetto della situazione: colui al quale le cose accadono quasi per caso.
Ma forse è proprio per questo che Dio ha deciso di sceglierlo?
Trama di God’s favorite idiot
É la storia di Clark (Falcone), che rimane folgorato una sera e il giorno dopo, illeso, comincia a sviluppare un’aura luminosa.
I colleghi, tra cui Amily (McCarthy), per la quale Clark ha sempre avuto una cotta, pensano che c’entri un intervento divino. Ed è effettivamente così: Clark riceve la visita di un angelo e scopre di essere scelto come emissario di Dio per impedire l’apocalisse.
Una missione che lui, inevitabilmente, prende con le pinze in un primo momento.
Si ricrederà quando salta fuori che almeno una rappresentante delle forze infernali è sulla Terra, e vuole rimuovere Clark dall’equazione.
Si tratta di Satana, qui con sembianze femminili (Leslie Bibb) e al servizio dei suoi superiori (come spiegato nella serie, lei è al di sotto di Belzebù e Lucifero nella gerarchia, e pensare che loro tre siano un’unica entità è considerato razzista nei confronti dei demoni).
Come si evolverà questo nuovo conflitto per il destino dell’umanità?
I diavoli e l’acqua santa
Una delle caratteristiche principali delle vicende di God’s Favourite Idiot è sicuramente che Clark è il protagonista, ma il vero motore della vicenda è Amily.
Interpretata da un’impeccabile Melissa McCarthy, è un personaggio spumeggiante, una donna indipendente che si trova a fare i conti con i suoi sentimenti e che, forse, matura più di tutti durante queste prime otto puntate.
Se volessimo leggere in chiave un po’ metaforica questi due personaggi, sicuramente Amily sarebbe la rappresentazione degli istinti: si mostra infatti quasi noncurante delle regole dettate dall’esterno, e sembra quasi aggressiva verso il mondo che la circonda. Allo stesso tempo, nel momento del bisogno, è colei che più si prodiga per aiutare Clark, scoprendo il proprio lato più dolce.
Ma, di certo, non esisterebbe l’originale coppia Clark – Amily senza la collaborazione dei loro colleghi di lavoro. Il variegato gruppo, formato in tutto da cinque persone, lavora presso una compagnia di consulenza IT. Ognuno dei personaggi ha qualche sfumatura un po’ caricaturale, che li rende divertenti sia in gruppo sia nella loro unicità.
Wendy, ad esempio, prova ad aiutare la causa di Clark cambiando la propria pettinatura; Tom, invece, si autoproclama guerriero e protettore dell’amico, riuscendo, addirittura, a compiere miracoli. Di sicuro, comunque, anche se non rappresentano un canonico “esercito di Dio”, senza il supporto dei suoi amici, il nostro protagonista non sarebbe risultato particolarmente interessante.
Una guerra di risate
Il tema della serie non è del tutto nuovo al mondo del piccolo schermo.
Per ricordare due esempi, abbiamo già visto Good Omens o il più famoso Lucifer. In ognuno di questi casi c’è sempre stata al centro la battaglia tra il bene e il male, tra un dio e il suo acerrimo nemico.
God’s Favourite Idiot parte da un principio molto simile: c’è una guerra contro il male, che in qualche scena si mostra anche in tutta la sua crudezza, ma il suo focus si sposta un po’. Il punto centrale è Clark, ma egli non è un eroe: è un tranquillo impiegato a cui piace Harry Styles, che vive col suo gatto e che si rilassa settimanalmente in una sauna con suo padre.
Quindi sì, si sente l’urgenza di fare qualcosa per aiutare in questa battaglia, ma molte puntate si soffermano su vicende intime dei personaggi, su loro riflessioni e sulla nascita di storie d’amore. Può essere interpretato come una rinascita della loro fede intima, ma, al contempo, sembra che non ci si decida mai tra scene di divertimento e di serietà.
Si prova a scatenare l’ironia su qualsiasi cosa e questo, soprattutto in alcuni passaggi, può risultare fuorviante per lo spettatore.
Conclusioni
God’s Favourite Idiot è sicuramente una serie molto leggera che riesce a strappare qualche risata.
Si vede anche il tentativo di voler trattare in modo divertente delle tematiche più impegnative, ma dopo le prime otto puntate, si può dire che molto è lasciato in sospeso.
Per questo è meglio attendere l’arrivo dei successivi episodi, con cui si spera di riuscire a comprendere un po’ meglio determinate dinamiche ancora oscure all’interno della trama.








Non la conoscevo
non ne ho mai sentito parlare
Da vedere
Un po’ di allegria non guasta…
Hai ragione
Me la ha consigliata Netflix e devo dire che mi attira molto, grazie x la recensione
Li guarderò sicuramente