Come spesso è accaduto per grandissimi artisti del nostro cinema – uno su tutti Totò – anche per i due attori protagonisti di questo articolo il riconoscimento del loro valore artistico da parte dei presunti “esperti” della critica è giunto soltanto dopo la loro scomparsa.
Ciononostante un’ampia fetta di pubblico aveva compreso, già all’epoca, l’enorme valore di questi artisti.
Stiamo parlando di Franco Franchi (nome d’arte di Francesco Benenato, nda) e Ciccio Ingrassia, protagonisti di oltre 120 pellicole e indiscussi beniamini del pubblico del loro tempo e di oggi. Non potendo, ovviamente, analizzare tutta la loro filmografia, qui prendiamo in considerazione alcune delle loro parodie che, in maniera irriverente e simpatica, si sono prese gioco di più importanti film a loro coevi.
Franco e Ciccio “re” delle parodie
Per comodità di lettura, si è distinto tra varie tipologie di parodie messe in atto dal duo comico siciliano nel corso della sua carriera. Andiamo quindi a vederle.
La parodia “spionistica”
Cominciamo con alcune parodie della fortunata saga di “007” che, nel corso degli anni Sessanta, cominciava ad avvincere gli spettatori di tutto il mondo, Italia compresa.
Tutto, per Franco e Ciccio in versione “James Bond”, comincia nel 1964 con l’uscita di 00-2 agenti segretissimi, diretto da Lucio Fulci – uno dei registi che maggiormente valorizzò il talento dei due – aperta parodia del più famoso agente segreto di Sua Maestà.
L’anno successivo arriva nelle sale Due mafiosi contro Goldginger, per la regia di Giorgio Simonelli, chiaramente ispirato al più famoso Agente 007-Missione Goldfinger. Qui Franco e Ciccio, però, sono alle prese con il mafioso Goldginger, il cattivo di turno che cerca di divenire il padrone del mondo.

Del 1966 è Le spie vengono dal semifreddo, regia di Mario Bava, che sin dal titolo rimanda al romanzo La spia che venne dal freddo di John Le Carrè.
La parodia di agenti segreti si chiude nel 1967 con il film Come rubammo la bomba atomica, ancora diretto da Lucio Fulci.
“Spaghetti western” in salsa sicula
Terminata l’ondata “spionistica”, ecco i due comici prendere di mira l’allora fortunato genere del “western all’italiana“, anche noto come “spaghetti western“.
Nel 1965 esce nelle sale, con regia di Michele Lupo, Per un pugno nell’occhio, versione comica del più famoso Per un pugno di dollari di Sergio Leone del quale, tra gli altri, la pellicola del duo riprende anche, vagamente, la colonna sonora.
Nel 1967 esce invece Il bello, il brutto, il cretino, caricatura de Il buono, il brutto, il cattivo, nel quale Franco e Ciccio sono un bounty killer e un bandito.
Infine chiude la parodia western Ciccio perdona… io no! (1968), in cui i due attori se la dovranno vedere con il feroce bandito El Diablo, interpretato da Fernando Sancho.
Parodie sparse
Negli anni a venire la coppia siciliana continua ad ottenere fortuna anche grazie all’interpretazione di ulteriori parodie, non riconducibili a un’esatta “categoria”, che mettono alla berlina film più blasonati.
Già nel 1964 era uscito Sedotti e bidonati, chiara parodia del più celebre Sedotta e abbandonata di Pietro Germi.
Nel 1969 è la volta di Franco e Ciccio… ladro e guardia la cui trama ricorda, seppur vagamente, il ben più celebre film del 1951, con protagonisti Totò e Aldo Fabrizi, Guardie e ladri.
Nel 1970 esce I due maggiolini più matti del mondo, diretto da Giuseppe Orlandini, parodia del film Disney del 1968 Il maggiolino tutto matto.
Sempre nel 1970 esce anche I due maghi del pallone, nel quale Franchi interpreta il mago K.K., considerato per sbaglio da Ciccio un esperto allenatore di calcio. Una chiara allusione al più celebre “Mago” Helenio Herrera – H.H. – come si deduce anche dalla forte assonanza tra “K.K.” e “H.H.”.

Nel 1974 la coppia gira due degli ultimi suoi film insieme, anche questi parodie: Paolo il freddo – debutto alla regia di Ciccio Ingrassia – parodia di Paolo il caldo del 1973, e Farfallon, diretto da Riccardo Pazzaglia. Quest’ultima è, senza dubbio, una delle pellicole più riuscite della coppia, la quale rimanda a Papillon con protagonisti Steve McQueen e Dustin Hoffman. Qui Franco è un pasticcere che, arrestato per aver tentato di uccidere la moglie, cerca di evadere da qualsiasi carcere per portare a compimento il suo intento.
Parodie “soliste”
Concludiamo questa carrellata con le parodie interpretate dai due singolarmente, a partire dalla metà degli anni Settanta, in seguito al divorzio artistico dei due.
Nel 1973 Franchi è protagonista di Ku-Fu? Dalla Sicilia con furore, un cult per gli appassionati della coppia, diretto da Nando Cicero e chiara parodia dei film di arti marziali allora in voga. Il titolo è un chiaro riferimento a Dalla Cina con furore con protagonista Bruce Lee.
Nel 1974 esce Piedino il questurino, parodia di Piedone lo sbirro con Bud Spencer, mentre nel 1975 Franco è Il giustiziere di mezzogiorno, diretto da Mario Amendola, chiara parodia di Il giustiziere della notte con Charles Bronson.
Anche Ingrassia si cimenta, almeno una volta, con una “parodia solista“.
Siamo nel 1975 e nei cinema esce una pellicola destinata a divenire un “top” per gli appassionati dei cosiddetti “B-movie”: L’esorciccio – chiara presa in giro de L’esorcista – diretto da Ciccio con protagonisti, tra gli altri, Lino Banfi, Didi Perego, Tano Cimarosa e Ubaldo Lay.





Sono stati dei grandissimi quante risate ci hanno fatto fare… li ricordo in bianco e nero alla tv!
due dei più grandi comici di tutti i tempi
i duo indimenticabile