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Coinquilini Impossibili Ep.1 – La storia di Dorothea Puente

La storia della protagonista del primo episodio di Coinquilini impossibili

Coinquilini impossibili è una serie prodotta da Blumhouse Television e pubblicata da Netflix il 1 Marzo 2022. Con alla regia Domini Hoffman, questa serie racconta la storia di cinque innocui coinquilini che, in realtà, si dimostrano essere tutt’altro che innocui.
La protagonista del primo episodio è Nonna Morte, Dorothea Puente un’affittacamere assassina.

Dorothea Puente: La sua storia

La serie si apre con un episodio dedicato a Dorothea Puente, un’innocua affittacamere che si dimostra essere poi una truffatrice ed una killer spietata.
Dorothea nasce con il nome di Helen Grey nel 1929 a San Bernardino, in California, da una madre alcolizzata e prostituta ed un padre veterano della Prima Guerra Mondiale, malato di tisi.

La sua infanzia non è affatto serena perché viene picchiata e maltrattata da entrambi i genitori, fino a che non rimane orfana e viene trasferita nell’orfanotrofio di Sacramento, dove subirà numerosi abusi sessuali.
Inizia ad affinare la sua abilità nella menzogna, asserisce di essere nata in Messico e di avere diciassette fratelli. A sedici anni scappa via per sposare un giovane soldato, con cui avrà due figli che darà subito in adozione, non sentendosi portata per fare la madre.

La pensione a Sacramento

Dopo essere stata lasciata dal primo marito, perché stanco della vita coniugale, si sposerà con un uomo violento. Qui inizia ad entrare ed uscire di prigione per frode e prostituzione, accusata non solo di essere una prostituta ma di essere anche la proprietaria di un “bordello”.
E’ proprio questo il periodo in cui, reduce dal secondo divorzio, inizierà a fingersi un medico e deruberà le donne anziane che, ingannate dalla sua borsa e dallo stetoscopio, la accolgono in casa e, dopo essere state drogate, si ritrovano senza denaro e gioielli.

Dorothea incontra Roberto Puente, il terzo marito da cui prenderà ufficialmente il cognome, e dopo aver divorziato da lui deciderà di non far più entrare uomini nella sua vita, ma di dedicarsi ad altro.
Proprio così  diventa la titolare di una casa di cure in una residenza a Sacramento.

La residenza ha sedici stanze e tre piani, è un vecchio edificio storico situato al 1426 di F Street, e Dorothea ne è l’effettiva proprietaria. Grazie ai suoi capelli bianchi, allo sguardo dolce e agli abiti floreali riesce ad ingannare tutti i suoi vicini, iniziando ad ospitare persone con disabilità in cambio di un affitto pagato grazie agli assegni sociali, di cui si fa garante. Dorothea offre compagnia ma anche un pasto caldo ai suoi ospiti.

 

Le accuse e l’arresto

E’ il Detective Cabrera a sospettare di lei, dopo essere venuto a conoscenza della scomparsa di uno dei suoi ospiti, Burt Montoya, la cui sparizione viene denunciata dalla sua assistente sociale. Dopo averne ottenuto il permesso scava nel giardino della residenza della donna, trovando il motivo per cui sarà condannata all’ergastolo.
Dorothea non uccide i suoi ospiti nel modo classico, ella si limita ad avvelenare i loro pasti ed attendere con pazienza che perdano la vita. Utilizza Codeina e Paracetamolo, Flurazepam e Diazepam, portando i propri ospiti alla morte per overdose per poi seppellirli in giardino e continuare ad incassarne gli assegni sociali a loro nome.

La prima persona ad essere uccisa da Dorothea è Ruth Monroe, vedova e sua coinquilina, poi Malcom McKenzie che diventa il suo tuttofare per qualche tempo. Ma è subito dopo la morte di Montoya che Cabrera inizierà ad indagare su di lei, scoprendo nel suo giardino i resti di pelle, abiti ed ossa umane.
Nel suo giardino vengono trovati sette cadaveri e la Puente viene arrestata a Los Angeles, dopo una breve fuga.

Il processo

Nonna morte, così viene chiamata Dorothea, viene portata a processo nel 1993. Nonostante i vari dubbi della giuria, che mai si aspetterebbe di vedere in una donna così apparentemente buona una killer spietata, viene condannata a due ergastoli senza libertà condizionale per l’omicidio di tre persone, nonostante fossa stata accusata dai sette ai nove omicidi. Dorothea muore ad 82 anni, nella cella del penitenziario femminile in California per cause naturali.

La storia di Nonna Morte è particolare e quasi surreale, ma Netflix la racconta in maniera dettagliata, lasciando lo spettatore empatizzare con coloro che hanno perso i loro cari,  mostrando il vero volto di una donna che sembrava innocua e gentile.


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