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Acque profonde – Un altro amore bugiardo

(Su Prime Video dal 18/03/2022)

Gone boy

Difficile, guardando Acque profonde, non pensare al capolavoro fincheriano, Gone Girl. Ci sono intanto le atmosfere conformiste della coppia perfetta, che perfetta non è. Ci sono poi i conflitti sepolti, che affiorano come… cadaveri dalle acque.

Tuttavia Deep Water, tratto dal romanzo omonimo di Patricia Highsmith, sembra collocarsi in un momento della vita di Amy e Nick Dunne successivo rispetto a quello che Fincher ci ha mostrato.

Se infatti L’amore bugiardo ci illustrava il consolidamento, in senso anti-etico e nichilista, di una coppia, qui la coppia è già smembrata al suo interno. Del resto Adrian Lyne non è Fincher: Nick Dunne era un uomo dolce, anche remissivo, che nascondeva, nei reconditi, l’animo dello stratega della manipolazione (è questa la chiave dei rapporti amorosi?) , persino più di Amy, in definitiva; Vic si presenta invece come un personaggio passivo-aggressivo, incapace di rovinare l’ordine dell’istituto matrimoniale borghese. Disposto a tutto al fine di non rovinarlo, per meglio dire.

Ana de Armas e Ben Affleck in Deep Water, di Adrian Lyne

Ode alla pazienza…

Rispetto al romanzo, cambia la professione e cambia il sembiante. Il Vic di Highsmith era un tipografo, questo Vic è l’inventore di un drone utilizzato per fini militari; è insomma un uomo che non può sopportare il disordine, il caos, in senso tanto concreto quanto metaforico («guarda me, non il disordine», lo ammonisce la moglie).

Ben Affleck, assai convincente, con la sua espressione indecifrabile, era nell’opera letteraria un uomo di modesta statura, non particolarmente bello né charmant. Un uomo intelligente, molto, ma non così propenso alle frequenti incursioni in società, alle quali la moglie lo obbligava per consumare ed esibire i suoi tradimenti.

Resta invece comune ai due Vic la passione per l’allevamento delle chiocciole. È un elemento importante. Le lumache devono essere fatte morire di fame, dice l’uomo, prima di poterle mangiare. Altrimenti, se l’intestino non viene svuotato completamente, ci si può avvelenare. E Vic è un uomo dapprima paziente, molto: lo è con la consorte, fedifraga sotto ai suoi occhi e con i molteplici amanti che la donna invita a cena e con i quali consuma persino nella casa coniugale.

Vic ha il dono della pazienza, sì, ma non è inerte, atteggiamento del quale Melinda lo accusa. Si dribbla tra un omicidio e l’altro come se fosse innocente. E forse lo è, almeno dal suo punto di vista, che è quello di un uomo che deve salvare le apparenze, deve mantenere intatto l’ordine perfetto di una finzione matrimoniale.

Un finale diverso

E se Gone Girl è presente, al di là dell’interprete principale, lo è proprio nel finale, amarissimo, ma molto diverso da quello dell’origine romanzesca. I due amorali protagonisti, ormai scevri di giudizio l’uno per l’altra, sembrano raggiungere un accordo tacito, che è alla fine la formula più scontata del rito nuziale: finché morte non ci separi.


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5 Comments

  1. Non ho il letto il libro, ma ho comunque trovato il film abbastanza piacevole. Rispetto a Gone Girl l’ho trovato un po’ più “sempliciotto”, ma è stata comunque una piacevole sorpresa

    1. Sì, esatto! Gone Girl ha una tenuta complessivamente migliore, ma qualche buon momento lo regala anche questo film!

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