L’ultimo film di Paul Thomas Anderson, “Licorice Pizza”, ruota attorno alla relazione dolce e confusa tra due amanti con una grande differenza di età, ma sembra essere molto di più che un semplice periodo ispirato all’adolescenza del regista. Una commedia drammatico-romantica, ambientata nella San Fernando Valley, in California, negli anni ’70. E’ in grado di ricreare l’epoca con accurata precisione. Con il solito stile di regia di Anderson, “Licorice Pizza” è un film interessante da guardare e vivere.
Trama
Mentre era in coda per il giorno delle foto del liceo, nel 1973, il quindicenne Gary Valentine si innamora di Alana Kane, uno dei membri del team che sta organizzando il servizio fotografico. Gary, che ha lavorato come attore bambino nei film, è un abile comunicatore e chiede ad Alana di uscire a cena, nonostante abbia dieci anni più di lui. Sebbene Alana sia inizialmente molto scettica al riguardo, finisce per andare ad un appuntamento in cui Gary le parla di una società di pubbliche relazioni che possiede e gestisce insieme a sua madre. Presto Alana accompagna Gary a New York come sua accompagnatrice nel tour promozionale di un film. Mentre Gary vuole iniziare una relazione romantica con Alana, quest’ultima continua a vederlo più come un amico, e prova attrazione per Lance, un amico e co-protagonista di Gary.
Nel frattempo, Gary ha un fraintendimento con il regista per aver fatto una battuta sul palco e torna nella San Fernando Valley per cercare lavoro nella pubblicità. Presto vede Alana e Lance insieme e, sebbene all’inizio voglia mettersi in contatto con Alana, decide di stare lontano. La famiglia religiosa di Alana invita Lance a cena, ma quando il padre ebreo conservatore viene a sapere dei valori e delle credenze di Lance come ateo invece che ebreo, c’è attrito tra i due, che si traduce in una rottura. Alcuni giorni dopo, mentre cammina per strada, Gary vede un letto ad acqua in uno dei negozi e decide di avviare un’attività di vendita di lettini ad acqua. Successivamente i due protagonisti si ritroveranno, e vivranno diverse disavventure insieme.
Cosa rende “Licorice Pizza” un gran film
Il più grande punto di forza di “Licorice Pizza”, sta nella sua capacità di ricreare il tempo e il luogo di cui parla. Visivamente, abbondano insegne luminose colorate e dischi in vinile, insieme ai suoni e alla musica che facevano parte della cultura popolare dell’epoca. I personaggi, che sono senza dubbio la spina dorsale della narrazione, sono anch’essi realizzati e modellati in base al tempo in cui vivono. I due protagonisti, Gary e Alana, sono entrambi troppo speranzosi, quasi ingenui, sotto molti punti di vista. Gary si rifiuta di credere ad una possibilità di fallimento nella vita. Non importa quanto sia giovane, continua a saltare da un’idea all’altra. Alana invece, sembra non riuscire a superare la sua età, e cerca sempre di trovare la sua professione, al punto da definirsi una politica dopo essersi offerta volontaria per una campagna elettorale. Il film presenta anche l’inadeguatezza del periodo storico, in particolare per quanto riguarda il razzismo e il sessismo, affrontato principalmente attraverso la comicità.
Conclusioni
Quasi tutti gli elementi narrativi di “Licorice Pizza” sono basati sulla realtà: il ristorante aperto da Jerry Frick è stato infatti il primo ristorante giapponese a San Fernando, la fiera per adolescenti all’Hollywood Palladium a cui Gary va era un vero evento annuale. Addirittura il titolo del film si basa su una catena di negozi di dischi musicali di nome “Licorice Pizza”, che era popolare in California negli anni ’70. Questo film è senza dubbio un’opera molto personale di Anderson. L’unica pecca è che forse, per coloro che non sono a conoscenza del luogo e dei tempi (il pubblico al di fuori degli Stati Uniti), il film sembra un po’ troppo forzato e non offre la stessa eccitazione di “Magnolia” o “Boogie Nights“. Nel complesso però, “Licorice Pizza” è un’opera interessante, in particolare per coloro che amano il genere romantico.