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The Dropout: il prezzo di una goccia di sangue – Recensione

The Dropout viene rilasciata nella sua interezza su Disney+ il 20 aprile.

La serie, di otto episodi, è basata su un podcast omonimo. Narra l’incredibile storia vera di frode di Elizabeth Holmes, imprenditrice della società Theranos.

Come inizia

Ho fretta è il titolo del primo episodio.
Sintetizza in maniera chiara la personalità di Elizabeth e tutto il suo percorso. L’affanno che ha di raggiungere il suo sogno: diventare miliardaria. Vuole inventare un prodotto e avviare una società. Ma non possiede né le competenze, né un progetto su cui iniziare a lavorare.

Nella sua sfera emotiva e personale, viene compresa soltanto da Sunny, un uomo che ha incontrato a diciotto anni in un viaggio studio e con cui continua a mantenersi in contatto.

L’ambizione di diventare miliardaria viene mostrata fin dai primi minuti, ispirata dal percorso che sia Steve Jobs sia Bill Gates hanno intrapreso. Ed è anche l’idea che le fa affrontare quel primo anno di università, in cui cerca di entrare da matricola nel gruppo di ricerca per laureati di ingegneria biometrica.

Elizabeth sarà sempre ed esclusivamente concentrata sull’inventare il prodotto giusto che potrebbe funzionare, disegnando bozzetti su bozzetti e proponendoli ai vari professori. C’è chi crederà in lei e altri che le consiglieranno di rallentare.

Arriva un momento in cui Elizabeth subisce una battuta d’arresto.
Diventa vittima di violenza sessuale, ma nessuno le crede. Il desiderio di mollare è conseguenziale, ma riuscirà a trovare la motivazione che la riporterà a progettare nuovamente.

Il dispositivo che idealizza su carta è semplice.
Una singola goccia di sangue potrà essere analizzata e rivelarne il risultato, in modo immediato, direttamente in casa propria. Un piccolo dispositivo portatile che ogni cittadino del mondo potrà acquistare per prevenzione, utilizzandolo in qualunque occasione, lasciandosi pungere soltanto un dito.

Appare come un’idea vincente. Perfino il suo professore, Robertson, vi investirà. Da lì convincerà i suoi genitori a finanziarla, utilizzando i soldi delle rette universitarie per quella nuova azienda che vuole creare.

A soli diciannove anni, Elizabeth Holmes abbandona Stanford e crea la Theranos.

Theranos: è la fusione tra terapia e diagnosi.

Come procede

Elizabeth inizia la sua relazione segreta con Sunny, della quale sembrano esserne informati soltanto i suoi genitori.

La sua dedizione è soltanto verso la Theranos. Ma i continui esperimenti sul dispositivo continueranno a dare come esito assoluto: errore.

I suoi progettisti e chimici lavoreranno giorni e notti per sistemare il progetto, ma i soldi stanno terminando. Elizabeth ha bisogno di nuovi investitori.
Come CEO è suo compito trovarli, e tenta in ogni modo di uscire dalla sua cerchia privata, attirando quanti più finanziatori può. C’è un solo problema: senza un prototipo funzionante, la possibilità di investimento è negata.

Inaspettatamente, uno dei prototipi riuscirà a presentare un risultato vero e la sicurezza di farcela è palpabile. Eppure le inside non terminano.
Quando riusciranno ad ottenere un incontro con un’importante società interessata, il dispositivo continuerà a dare errore, test su test, finché Elizabeth prenderà una drastica decisione. L’unico risultato funzionante che avevano ottenuto era stato registrato dai loro database. Nel momento della dimostrazione falsificheranno il test, utilizzando quel dato salvato.

Da qui inizieranno le bugie su bugie, che Elizabeth monterà per non perdere la sua azienda. Di conseguenza, aumenterà la sua capacità di manipolazione, quasi specializzandosi, che userà in ogni occasione. Con qualunque persona con cui interagirà.

Ma esiste un’altra bugia che sta alla base della validità del progetto.
Elizabeth ha firmato i brevetti dei dispositivi, insieme agli ingegneri e chimici che ci hanno lavorato. L’unico suo merito è di aver avuto l’idea, ma non ha mai collaborato attivamente alla progettazione reale del prodotto, pezzo per pezzo. Se questo dovesse essere scoperto, invaliderebbe i brevetti. È un segreto pericoloso.

Con il tempo i finanziatori a lei più legati, cominceranno a farsi delle domande. A chiedere dei risultati, conferme su i contratti che Elizabeth afferma di aver concluso. Ma le prove sono contro di lei e le viene chiesto di lasciare la direzione della Theranos.
Sarà a quel punto che si giocherà la carta di Sunny, facendolo entrare nel progetto con il suo finanziamento, con la clausola che lei resti al suo posto. Verrà assegnato un ruolo fondamentale nella società. Con il tempo sarà colui che si sporcherà le mani per far rimanere Elizabeth incolume.

Il mondo funziona così finché una grande idea non si fa strada e cambia ogni cosa.

Aggirare il sistema

Tutti coloro che lavorano al dispositivo sanno perfettamente che non funziona, che occorrerà tempo prima che la scienza faccia il suo corso. Ma Elizabeth non può permetterselo.
Si muoverà in modo da impedire che i vari dipartimenti possano interagire tra loro. La sicurezza raggiungerà livelli paranoici, accordi di riservatezza verranno continuamente siglati. Il segreto del fallimento del dispositivo non può lasciare il laboratorio.

L’obbiettivo di Elizabeth è mettere il dispositivo in vendita, come prodotto al dettaglio (come un Apple store), aggirando l’approvazione dell’FDA. Per riuscire nell’impresa, contratterà con società che si occupa di distribuzione di prodotti farmacologici. Ma il dispositivo continua a non funzionare.

Per concludere il contratto è necessario far visitare i lavoratori. Ma è qualcosa che sia Elizabeth che Sunny eviteranno in ogni modo possibile, arrampicandosi e usando cavilli burocratici e conflitti di interessi. Temono uno spionaggio aziendale. La manipolazione è tale che riusciranno ad ottenere quei contratti, senza mai svelare l’inefficacia del prodotto pubblicizzato.

Passano gli anni.
La campagna per mettere in commercio il dispositivo è pronta, ma viene continuamente rimandata, finché non verrà dato un ultimatum ad Elizabeth.

Non ha più scappatoie, sarà Sunny ha trovare la soluzione. Utilizzare dispositivi simili ai propri di un’altra società rinomata per fare le analisi, abilmente modificati. La procedura cambierà del tutto e non si richiederà una sola goccia di sangue, ma più gocce. Verranno prelevate in delle sale benessere da loro create, per poi essere inviate ai laboratori della Theranos. Successivamente, vengono analizzate dai loro dipendenti.

Continuerà ad essere un processo fallimentare, poco curato e verranno falsificati una varietà importante di risultati. Risultanti comunicati ai pazienti, a persone reali.

Elizabeth diventerà tra le donne più importanti e influenti del suo campo. Ma il marciume delle sue azioni sta prendendo il sopravvento.

C’è solo una cosa che devi sapere su Elizabeth Holmes: è una truffatrice. Lo è sempre stata.

Elizabeth e Sunny

La loro relazione platonica inizialmente appare bilanciata, anche messa davanti alla loro notevole differenza d’età. Ma con il tempo, diverrà tossica e soffocante.

Il progetto Theranos esige tutte le sue energie e camuffamenti, costringendo Sunny ad entrare a farne parte. A guidarla e dirle come procedere. Sunny sarà il primo a scoprire di che inganno Elizabeth si sia macchiata e la invita a tacere, a non dirlo a nessuno.

Entra dentro la Theranos comandando a bacchetta, alitando su ogni dipendente e licenziando chi non gli è più utile. Diventa completamente complice di Elizabeth.

La sua influenza su di lei è tale da scegliere la sua alimentazione e lo stile di vestiario. Uno stile che fa eco a Steve Jobs, modello che Elizabeth insegue in ogni modo.

Le frecciatine tra di loro saranno sempre più costanti, come il velo di minaccia che Sunny tira fuori in determinate occasioni. Lui attaccherà lei e viceversa, in continue mosse ribaltanti. Si manipoleranno anche a vicenda e continueranno ad accusarsi reciprocamente di essere l’artefice delle decisioni prese per Theranos.

Quando il castello starà crollando, Sunny l’accuserà di essere finta, priva di qualsiasi emozione. Incapace di amare. Un prodotto creato da lui, da come l’abbia idealizzata.

È questo che vuoi fare, incolpare me? Perché io so tutto quello che sai tu.

I danni

Oltre alla frode in sé causata alle altre aziende che hanno investito sulla Theranos, i principali a risentire dell’avidità sono i dipendenti ed i pazienti.

Sono stati resi noti risultati sanitari fasulli a chi si era affidato a loro, compromettendo notevolmente il loro stato di salute. Delle vite sono state rovinate.

Sono state rovinate anche vite dei dipendenti ed ex, che hanno combattuto contro la metodologia malsana della Theranos. Le bugie che continuavano a formulare ai danni dei pazienti. Venivano perseguitati, minacciati, smentiti e portati in tribunale. Alcuni sono stati anche disconosciuti dalle proprie famiglie. Altri hanno subito effetti peggiori.

Ma un altro danno gira attorno alla figura della donna. In un mondo maschilista, affamato di soldi e che ritiene inferiori, in cui difficilmente riesce ad emergere. Le azioni di Elizabeth Holmes hanno invalidato tutte le capacità, gli obbiettivi e la credibilità che una donna può ottenere nel settore finanziario. Nella creazione di un’azienda solida e prosperosa. Appare tutto come se si dovesse ricominciare da zero per dimostrare le proprie qualità oneste.

Lei ha rovinato tutto, ne usciamo tutte male. È questa la triste verità ed è davvero imperdonabile.

Considerazioni

The Dropout è un’ottima e splendida serie. Mostra come il sogno americano sia un po’ troppo facile da raggiungere, danneggiando tutti gli altri.

Gli episodi ripercorrono come le vere vicende potrebbero essere andate, semplificando passaggi e accompagnando in ogni variazione, spiegando tutto per filo e per segno. Rendendo chiaro il meccanismo che c’è dietro ad ogni azione. Permette di conoscere e provare empatia con ogni singolo personaggio che viene presentato.

Mostra come sia facile aggirare la burocrazia e farla franca. Quale ingegno ci voglia non per creare un prodotto e farlo funzionare, ma vendere l’idea alla base.

Forse emerge il modo un po’ sempliciotto e semplicistico di come le grandi aziende gestite da dinosauri, che inseguono le nuove stelle nascenti, perdano la bussola e si lascino abbagliare dal potenziale. Dalla possibilità di aver contribuito ad un futuro solare e rivoluzionario. Non credo facciano proprio una bella figura. Ma da come hanno impostato il fascino della Holmes, sembra puntasse proprio a questo.

Il cast è davvero stellare.
Amanda Seyfried mostra, ancora una volta, quanto sia impeccabile in tutto quello che fa. Ripercorre ogni sfaccettatura della personalità controversa di Elizabeth Holmes, perfino nella postura.

Il montaggio è preciso, incastrandosi con ogni scena, senza tralasciare nessuno aneddoto che potrebbe disorientare il telespettatore. È tutto perfettamente concatenato e non sono presenti buchi di trama, incongruenze.

Porta dell’amarezza su come la cieca avidità sia indifferente al male che diffonde.

Forse vi è un unico particolare che può far storcere il naso.
Le azioni di Elizabeth, alla fine, sembrano essere giustificate. Indirizzate soltanto verso una direzione. Arreca danno per il male che è stato fatto a lei, per via della violenza subita e per come sia stata ignorata. Di certo può essere imputato come un bisbiglio che si incarna lentamente, serpeggia e richiama vendetta.
Ma non è troppo semplificato per una storia di tale portata?


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14 Comments

  1. Amanda è stata bravissima ad interpretare questo personaggio complesso e complicato. il fatto che si tratta di una storia vera mi ha davvero sconvolto e ancora di più sono rimasta scioccata di come senza una serie di accurati controlli da altri specialisti il dispositivo sia stato approvato per essere utilizzato su dei veri pazienti e di come lei se ne fregava di mettere in pericolo la vita delle persone con un dispositivo non funzionante.

    1. Quando ci sono soldi in ballo, non si guarda nient’altro. Questa serie lo mette bene in chiaro.
      Per tutto il resto sono d’accordo con te.

  2. è una di quelle serie che ci consiglierebbe il professore a lezione, parlando appunto di quel sogno americano troppo facile da raggiungere danneggiando tutti gli altri. Sembra davvero molto bella e mi piacerebbe molto vederla

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