Musica

“Xenoverso” di Rancore – La Recensione del nuovo album

Questo è stato un periodo ricco di uscite di grande livello nel mondo del rap. In successione abbiamo avuto gli album di Murubutu, Anastasio, Dargen D’Amico e Fabri Fibra.
Ma a quanto pare non era ancora abbastanza.
Il 15 aprile 2022 è uscito anche “Xenoverso“, il nuovo album di Rancore, vera punta di diamante di questi mesi ricchi di prestigiose uscite.

Ecco la nostra recensione del nuovo capolavoro del rapper romano.

 

recensione xenoverso

 

Un viaggio nell’ignoto

Xenoverso” è un concept album a sfondo fantascientifico.
Rancore non si limita a creare una tracklist di 17 canzoni varie ma unite da tematiche simili. Crea un vero e proprio universo condiviso, in cui si svolge ciascuna delle tracce. Così ascoltare il disco diviene non solamente un momento di godimento estetico, ma un viaggio all’interno di un mondo sconosciuto, in cui non sai mai dove l’autore potrebbe portarti.

Potresti da un momento all’altro ritrovarti scagliato in un futuro post-apocalittico, in cui le sorti dell’umanità sono nelle mani di un androide di nome Arakno. O in un mondo di fate e gnomi minacciato dalla violenza del mondo reale; o ancora in un vicoletto dove non si spaccia droga, ma parole e testi musicali.

Così il principale sentimento che si prova durante l’ascolto è di vera e propria meraviglia. Meraviglia di fronte alla varietà degli scenari rappresentati. Meraviglia di fronte alla maestria con cui sono costruite le canzoni (e gli skit). Meraviglia di fronte alla bellezza delle produzioni musicali.

Delle lettere che connettono Universo a Xenoverso

Ma in cosa consiste questa narrazione e che cos’è lo Xenoverso?

Xenoverso è un universo che contiene al suo interno tutto ciò che per il nostro universo è straniero. È composto dunque da esseri fantastici creati dall’immaginazione umana, possibili futuri, realtà con un minor (o maggior) numero di dimensioni etc.
Come spiegato all’interno degli skit, lo Xenoverso è un mondo separato dal nostro, ma non del tutto. I due Versi entrano spesso in contatto fra di loro e talvolta si scontrano, creando un vero e proprio conflitto tra Universo e Xenoverso.

[…] sono stufo dell’eterno presente dei social, della filosofia del “life is now” che disprezza il passato e trascura il futuro, della verità imprigionata nel tangibile.

(Rancore a Repubblica)

Di fronte a questo conflitto, il compito di Rancore è quello favorire la pace tra i Versi, mettendoli in comunicazione attraverso delle lettere.

[Nel disco] Mi immedesimo in questo Cronosurfista che porta lettere da un mondo all’altro. Le 17 lettere che porta sono le 17 tracce che compongono l’album.

(Rancore a Rai Radio 2)

Le canzoni

Come detto da Rancore, le lettere sono le canzoni presenti all’interno dell’album. Esse sono ambientate o all’interno di Universo o di Xenoverso o di entrambi contemporaneamente. Per questo motivo hanno spesso un suono particolare e inaspettato, anche per i fan più accaniti di Rancore.

Queste nuove canzoni esplorano infatti ambiti totalmente nuovi per lo stesso Rancore, come racconta lui stesso in “Lontano 2036” e “Questa cosa che ho scritto mi piace“:

Io sono sempre arrabbiato ma qualcosa è cambiato, a certe cose
devo dire addio
E tutto quello che dico mi suggerisce che qua a spiegarmi male sono io

(Rancore, Lontano 2036)

Quante volte ho detto questo mondo non mi piace
io non leggo, non sento, io non dormo
io non esco e non mi coordino con lo stormo
il quesito prova a pormelo, non rispondo

[…]

Questa cosa io l’ho scritta adesso
ogni cosa è illuminata adesso, è strano
che io mi stupisca proprio adesso
mentre sto parlando con me stesso e intanto

(Rancore, Questa cosa che ho scritto mi piace)

Il nuovo Rancore ha un approccio più narrativo e “chiaro” rispetto al passato.
Certo, le sue canzoni non smettono di essere ermetiche e complesse. In alcune, però,  è possibile cogliere il filo della narrazione, ed avere una generica comprensione del testo già al primo ascolto.
Le nuove canzoni sono dunque, almeno in parte, più accessibili, anche se i testi particolarmente complessi e interpretabili in molteplici modi non mancano. Anzi, in alcuni casi, l’interpretazione diviene ancor più difficile che in passato. Molte di esse sono ambientate a metà tra il nostro mondo e un universo straniero e così, talvolta, all’ascoltatore mancano le coordinate spazio-temporali per capire di cosa stia effettivamente parlando la canzone. Freccia e Xenoverso sono i due casi più eclatanti, in tal senso.

In questi casi, l’ascolto diviene simile a una sfida tra l’artista e il fruitore.
Il primo fornisce aneddoti e impressioni provenienti dai vari viaggi da lui compiuti tra Universo e Xenoverso; il secondo dovrà cercare di raccapezzarsi in questi ultimi e trovare una chiave di lettura, pur non avendo vissuto le stesse esperienze del viaggiatore.

Oltre a queste piccole anticipazioni, non voglio dire molto altro sulle singole canzoni. Come già detto, sorprendersi per contenuto e varietà di queste ultime è parte dell’esperienza di ascolto. Mi limiterò a indicare quelle che sono, secondo me, le migliori canzoni dell’album: “Freccia“, “Fantasia“, “Xenoverso“, “Io non sono io“.
Quando le avrete sentite, mi piacerebbe sapere una vostra opinione a riguardo nella sezione commenti qua sotto.

La disposizione

Come dicevo nella terza parte della mia analisi dell’ultimo album di Anastasio, la disposizione delle canzoni ha un ruolo fondamentale all’interno di un album.
Se ciò è effettivamente vero per tutti i dischi, lo è ancor di più per un concept album come “Xenoverso”.
È strutturalmente diviso in tre parti, separate dagli skit posti alla 5° e alla 9° posizione.

  1. Ombra
  2. Freccia
  3. Federico
  4. Guardie&Ladri (feat. Nayt)
  5. Cronosurfisti (Skit)
  6. Lontano 2036
  7. X Agosto 2048
  8. Arakno 2100
  9. Guerra dei Versi (Skit)
  10. Le Rime (Gara tra 507 parole)
  11. Fantasia
  12. Ignoranze Funebri
  13. Eden
  14. Equatore (feat. Margherita Vicario)
  15. Xenoverso
  16. Questa cosa che io ho scritto mi piace
  17. Io non sono io

(Tracklist di “Xenoverso” di Rancore)

La prima parte contiene le prime quattro canzoni, ovvero “Ombra“, “Freccia“, “Federico” e “Guardie&Ladri (ft.Nayt)“.

Come si potrà comprendere dai titoli, queste canzoni si svolgono in parte in Universo e in parte in Xenoverso , sfruttando  le cosiddette Realtà di Confine, ovvero luoghi in cui Universo e Xenoverso entrano in contatto tra di loro.

Questa è una freccia
vola nel bosco
passa dal buio alla luce
dal buio alla luce
dal buio alla luce
dal buio alla luce

è una freccia
vola nel bosco
gira leggenda che l’abbia lanciata un bambino
provando ad uccidere un mostro

(Rancore, Freccia)

La seconda, introdotta dallo skit “Cronosurfisti“, è la cosiddetta Trilogia, pubblicata come anticipazione del disco il 4 Marzo 2022.
Questa è composta da “Lontano 2036“, “X agosto 2048” (già analizzata in un mio precedente articolo) e “Arakno 2100“.
Esse si svolgono tutte in Universo, ma non parlano del nostro presente. Raccontano le diverse fasi di un futuro sconvolto dalla terza guerra mondiale, iniziata appunto nel 2036.

Questa qui è la Grande Guerra, è immensa, dove dire sì, dire no, è marginale
Quando dentro hai la Grande Guerra, è immensa, la più grande guerra che si può immaginare
È la vostra Grande Guerra, la terza, abbandonerete ogni morale, mortale
Sopra questa grande terra emersa tu sei l’unica che mi crede

(Rancore, Lontano 2036)

La terza e ultima parte è introdotta dallo Skit “Guerra dei Versi“. Contiene ben otto tracce (“Le Rime“, “Fantasia“, “Ignoranze Funebri“, “Eden“, “Equatore (feat. Margherita Vicario)“, “Xenoverso“, “Questa cosa che io ho scritto mi piace“, “Io non sono io“).
Essa consiste in un vero e proprio viaggio, in cui si passa continuamente da Universo e Xenoverso e viceversa, facendo entrare continuamente in contatto i due Versi, rimasti piuttosto separati nelle prime due parti.

Perso, io mi sento pеrso
Vivo nel continuo dubbio di uno xenoverso
Ma non posso dirti dove è
Né come è, né cosa c’è, né cosa penso
Né che cosa sia lo xenoverso

(Rancore, Xenoverso)

La connessione con Musica per Bambini

Nelle numerose interviste rilasciate dopo l’uscita dell’album, Rancore ha dato un’informazione molto interessante sulla disposizione dei pezzi. Ha affermato che gli skit sostituiscono due canzoni già presenti nel precedente album “Musica per Bambini“, ma in realtà appartenenti a “Xenoverso”.
Queste sono Sangue di Drago e Quando piove, inserite alle posizioni 5 e 9 di “Musica per Bambini”.
Dovevano, invece, essere inseriti nella 5 e nella 9 di “Xenoverso” (link alla mia playlist che ricostruisce la versione completa di “Xenoverso”). Questo piccolo dettaglio, oltre a creare una connessione tra i due album, mostra quanto tempo abbia impiegato Rancore a costruire il suo universo e quanto impegno abbia profuso nella sua opera.

Un album da ascoltare, sfogliare e navigare

Un altro fatto incredibile riguardante questo album è che l’esplorazione dello Xenoverso può continuare anche al di là dell’ascolto delle canzoni. È infatti possibile approfondire quanto raccontato all’interno dell’album in due diversi modi:

  • si può sfogliare il libretto presente all’interno della copia fisica dell’album. In un mondo in cui la musica è sempre più digitale e sempre meno tangibile con mano, Rancore cerca di ridare dignità anche alla versione fisica dell’album inserendo un vero e proprio artbook. Questo contiene sia spiegazioni relative ad alcuni elementi dello Xenoverso, sia immagini che illustrano alcuni oggetti o situazioni raccontate all’interno dell’album;
  • si può visitare xenoverso.com, un sito in continuo aggiornamento. Contiene altre foto e spiegazioni da aggiungere a quelle presenti all’interno della copia fisica.

Ovviamente consultare queste informazioni non è obbligatorio per ascoltare e godersi l’album. Comunque è interessante e notevole vedere come Rancore abbia deciso di andare oltre al semplice disco musicale, creando qualcosa di veramente unico e innovativo.

Conclusione

“Xenoverso” è un vero e proprio capolavoro.
È un’opera sconvolgente e coinvolgente, che travolge l’ascoltatore con infinite sensazioni attraverso testi che si mescolano perfettamente con la musica e vanno a formare un incredibile universo fantascientifico.

Quindi, se mi chiedessero a chi consiglierei il disco, risponderei senza dubbio “a tutti“.
“Xenoverso” è sì un disco complesso, ma, allo stesso tempo, può essere fruito a più livelli. Spesso infatti la grande qualità musicale delle produzioni e del rap di Rancore rendono molto godibili le canzoni, anche se magari si fatica a comprendere il significato dei testi.

Spero dunque che decidiate di dargli una possibilità. Con l’ascolto di queste canzoni potreste vivere una delle avventure più incredibili della vostra vita.

Per oggi è tutto.
A presto con un nuovo articolo!


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15 Comments

  1. Non ho ancora avuto modo di ascoltarlo malo farò presto sono molto incuriosita dalla tua recensione!

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