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UFO 78 di Wu Ming – Recensione

Un romanzo avvincente, dai risvolti originali e sorprendenti

Chi sono gli autori?

Prima di inoltrarci nella recensione del libro, occorre chiarire chi è Wu Ming, per meglio comprendere la narrazione a più voci che si sviluppa all’interno delle pagine.

Contrariamente a quello che potrebbe suggerire il nome, non si tratta di un autore singolo, ma di un collettivo di scrittori. Provengono tutti dalla sezione bolognese del Luther Blisset Project, attivo sulla scena culturale italiana da oltre vent’anni. Nel 1999 pubblicarono per la Einaudi il romanzo Q e, dall’anno successivo, hanno pubblicato molti romanzi, tutti di notevole successo.

Del collettivo fanno parte:

  • Roberto Bui (Wu Ming 1)
  • Giovanni Cattabriga (Wu Ming 2)
  • Luca Di Meo (Wu Ming 3)
  • Federico Guglielmi (Wu Ming 4)
  • Riccardo Pedrini (Wu Ming 5)

In cinese, Wu Ming significa “senza nome”.
La scelta della locuzione è stata scelta, fin dall’inizio, come tributo alla dissidenza e alla contestazione. Wu ming è un modo di firmarsi dei cittadini cinesi, che chiedono giustizia e libertà di espressione.

Il collettivo gestisce, inoltre, un blog molto interessante, nel quale è possibile tenersi aggiornati riguardo gli eventi pubblici, economici e culturali contemporanei. A partire dal 2013, su di esso è stata inserita una sezione musicale intitolata Wu Ming Foundation.

La peculiarità del collettivo è che tutti i componenti hanno scelto di non apparire mai in video.
Attraverso il motto “trasparenti verso i lettori, opachi verso i media”, hanno sempre rifiutato qualsivoglia invito nelle trasmissioni televisive. In particolare, la loro posizione è stata esplicitata in un’intervista rilasciata nel 2007, nella quale il collettivo ha spiegato che:

Una volta che lo scrittore diventa un volto separato e alienato (nel senso letterale), comincia una ridda cannibalica, quel volto appare ovunque, quasi sempre a sproposito. La foto testimonia la mia assenza, è un vessillo di distanza e solitudine. La foto mi blocca, congela la mia vita in un istante, nega il mio trasformarmi in qualcos’altro, il mio divenire. Divento un ‘personaggio’, un tappabuchi per impaginazioni frettolose, uno strumento che amplifica la banalità. Al contrario la mia voce, con la sua grana, con i suoi accenti, con la sua dizione imprecisa, le sue tonalità, ritmo e pausa, tentennamenti, è la testimonianza di una presenza anche quando non ci sono, mi porta vicino alle persone, e non nega il mio divenire perché è una presenza dinamica, mossa, tremolante anche quando sembra ferma.

In occasione dell’uscita del primo romanzo, quando non erano ancora stati resi noti i nomi dei componenti, era stata avanzata l’ipotesi che, alla base del progetto, vi fosse addirittura la penna di Umberto Eco. L’ipotesi fu prontamente smentita, tanto dall’autore quanto dai componenti dell’intero collettivo.

La narrazione di UFO 78

Il romanzo si apre con la narrazione di un convegno, che avrebbe dovuto tenersi a Roma nei giorni compresi dal 16 al 19 marzo del 1978. Convegno annullato a causa dell’agguato di Via Fani ad opera di un nucleo armato delle Brigate Rosse, ai danni del Presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro. La storia si sviluppa da quell’anno fino ai giorni nostri.

Tuttavia, non è un racconto degli anni di piombo. Si focalizza su un altro fenomeno, che caratterizzò la generazione degli anni settanta: quello dell’occulto e del paranormale.
In particolare, l’ossessione per gli oggetti volonti, gli UFO, che solamente nel 1978 arrivarono a duemila segnalazioni.

Il racconto è incentrato proprio su questo fenomeno. Sul rapporto tra questi avvistamenti di natura aleatoria, non accertabile, ed il contesto sociale, economico e culturale di quegli anni. Anni caratterizzati dal terrorismo rosso e nero, dalle importanti leggi sull’aborto e sul divorzio, dalla legge Basaglia e da quella istitutiva del Servizio Sanitario nazionale.

Il romanzo dà una lettura antropologica di quegli anni.
Forse proprio lo sconcerto e la paura latente per gli innumerevoli episodi di violenza, spinge molti a guardare il cielo e ad intravedere gli UFO. Con la speranza di scorgere un altro mondo, al quale guardare per evadere dalla realtà quotidiana.

Trama

Il racconto si sviluppa intorno alla scomparsa, in Lunigiana, di una coppia di giovani fidanzati, durante una simulazione di una invasione aliena in un campo di boy-scout. Il gioco trae ispirazione dalla credenza popolare, secondo la quale il Monte Quarzerone fosse un’area di atterraggio di strani oggetti volanti, gli UFO appunto.
Il massiccio, che funge da ponte tra l’Appennino tosco-emiliano e le Alpi Apuane, è luogo di innumerevoli grotte e cunicoli naturali, sedimenti rocciosi e sentieri, spesso teatro di numerose vicende leggendarie e non: dalle fate agli eremiti, dai partigiani alle creature di galassie lontane.

Grazie allo sguardo indagatore di una assistente alla cattedra di antropologia culturale dell’Università di Torino, il racconto si arricchisce, pagina dopo pagina, di individui dalle personalità bizzarre ed eclettiche. Dagli ufologi razionalisti a quelli più empatici, che addirittura auspicano una invasione aliena della terra, in grado di apportare miglioramenti al genere umano e ai suoi comportamenti, spesso contraddittori e oltre modo problematici. “Gli ufo più inquietanti si muovono sulla terra”, affermeranno.

Insomma, l’evento cardine di questo avvincente e originale racconto è la scomparsa di Jacopo e Margherita. Da questo evento, le vite di familiari e amici dei due giovani attraverseranno momenti misti di curiosità, paura e suspence. Altro non sveliamo, per non sottrarre al lettore il gusto di comprendere, attraverso i puntuali riferimenti storiografici contemporanei, cosa quella generazione ricercava nel costante sguardo al cielo. Forse solo il desiderio di evasione da una realtà violenta e oppressiva o, forse, no.

Autore: Wu Ming;
Editore: Einaudi;
Collana: Einaudi Stile libero big;
Pagine: 520;
Anno di edizione: 2022

Altre opere del collettivo

Complessivamente, il collettivo Wu Ming è autore di sei romanzi storici (54, Manituana, Altai, L’Armata dei Sonnambuli, Proletkult e UFO 78), due raccolte di racconti (Anatra all’arancia meccanica e L’invisibile ovunque) e saggi, oltre ai libri per bambini del ciclo di Cantalamappa (pubblicato dalla casa editrice Electa).

Ciascun membro di Wu Ming è stato autore singolo di altre opere, tra le quali:


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