Quello che stanno per costruire non è solo il primo villaggio industriale in Italia. Quando questi uomini non ci saranno più, quando anche Cristoforo sarà morto, e così pure i suoi discendenti e i discendenti dei discendenti, il villaggio ci sarà ancora. E saràlì per sempre, in quel triangolo di ottantacinque ettari incuneato tra il Brembo e l’Adda a ricordare a tutti il nome dei Crespi.
Il sogno
Nel 1887 Cristoforo Crespi, figlio di tintori, acquista un appezzamento di terreno a ridosso del fiume Adda, per consegnare al destino il suo sogno, quello che insegue da quando era ragazzino: costruire un cotonificio attraverso il quale contribuire a cambiare in meglio la vita dei suoi operai.
Cristoforo, infatti, a ridosso della fabbrica vuole far sorgere un vero e proprio villaggio per i suoi dipendenti, con case, giardini, parco e una scuola per i più piccoli. Per realizzare questo ambizioso progetto, egli si circonda degli operai più fidati, con i quali già aveva in passato condiviso l’esperienza lavorativa nella fabbrica di famiglia. Il paese prenderà il nome di Crespi d’Adda.
Gli uomini e le macchine
“Le macchine sono tutte uguali” farà dire l’Autrice a Cristoforo Crespi: “se una si rompe, ne compri un’altra e non noti nemmeno la differenza. Gli uomini, invece, sono unici. Se gli operai ti abbandonano, puoi avere la fabbrica più grande e moderna del mondo, ma non hai più niente. Non sei più niente. Noi siamo imprenditori del cotone grazie agli uomini, e agli uomini dobbiamo ogni cosa. Per questo è importante conoscerli tutti, di persona, i tuoi operai”.
Al suo fianco c’è l’amico Carlo Vitali che contribuirà, materialmente, alla costruzione del villaggio. Egli stesso vi andrà a vivere con la moglie Amalia – una donna considerata strana dal resto degli abitanti. Dichiara, infatti, di sentire la voce di Dio e di vedere, con largo anticipo, le disgrazie che accadranno ai concittadini – e la figlia Emilia. Quest’ultima è uno dei personaggi protagonisti dell’intero libro, unitamente a Silvio, il primogenito della famiglia Crespi.
C’è, poi, la famiglia di Luigi Agazzi, l’oste che con i suoi pasti caldi e appetitosi scalderà i lunghi inverni di tutta la comunità. La famiglia Malberti, invece, è l’anima nera del villaggio, con un capofamiglia arrogante e prepotente, seppur esemplare lavoratore, incurante della moglie e dei figli.
Questi i tre nuclei famigliari principali che animeranno le vicende di tutta l’opera.
Alla base della narrazione, la fatica patita dagli operai, con turni estenuanti di dodici ore di lavoro e rinunce frequenti ai piaceri della quotidianità. C’è chi rinuncerà all’amore, chi alla nascita di un figlio, chi allo studio, chi alla stessa rispettabilità. La famiglia Crespi non può permettersi di mostrarsi debole e cedevole nei confronti dei concittadini. Devono essere un punto di riferimento, di esempio. “Il padrone non può essere un uomo, non può avere paure e incertezze, non può mostrare a nessuno la propria vulnerabilità. Anche se è circondato da mille operai, il padrone è sempre solo”, afferma Cristoforo in un momento di personale sconforto.
L’amore
L’amore vedrà il suo trionfo nella storia tra Emilia e il figlio di Cristoforo, Silvio, che erediterà l’azienda e l’ambizione del padre:
L’amore, una parola che, in appena cinque lettere, esprime un’infinità di significati. E’ amore quello che si prova a vent’anni, quando il tempo che ci separa dalla persona amata è vischioso come lava; amore, quello della passione che brucia come un incendio di sterpaglie; amore, quello di un’unione ormai così consolidata che quasi non si nota più nemmeno, ma che ancora scalda come la brace che dorme silenziosa nella stufa.
L’autrice
Alessandra Selmi, classe 1977, è titolare dell’agenzia letteraria Lorem Ipsum, dove si occupa di scouting e editing, e insegna Scrittura editoriale nell’ambito dei master dell’Università Cattolica di Milano.
Tra i libri editi:
- E così vuoi lavorare nell’editoria. I dolori di un giovane editor (Editrice Bibliografica, 2014);
- Come pubblicare un giallo senza ammazzare l’editore (Editrice Bibliografica 2016);
- La terza (e ultima) vita di Aiace Pardon è il suo primo romanzo, edito da Baldini e Castoldi (2015);
- Le origini del potere. La saga di Giulio II, il papa guerriero, edito da Nord(2020);
- Al di qua del fiume. Il sogno della famiglia Crespi, edito da Nord (2022).
Una storia avvincente che non conoscevo… leggerò il libro!