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La Fata delle Nevi – Recensione

La Fata delle Nevi giunge a noi edito da Flashbook, scritto e disegnato da Tomo Serizawa.

Un nuovo boys’ love intenso, racchiuso in un volume unico. Data d’uscita 12 ottobre 2022, al prezzo di copertina 7,50€.

La Fata delle Nevi

Haruki, durante una delle sue consegne, nota un’auto a noleggio ricoperta dalla neve, in una zona isolata e deserta. Viene colto dal sospetto che non sia stata mossa per un po’ di tempo, e inizia a preoccuparsi per il guidatore, apprestandosi a cercarlo nei dintorni. Subito dopo noterà una figura in mezzo alla neve, con accanto una tenda. Urlerà per attirare la sua attenzione, ma la sua voce farà scappare i cigni che lo straniero stava cercando di fotografare.

Il turista è Narumi, un brillante e bellissimo fotografo naturalista, molto affermato nel suo campo.

Haruki scoprirà che Narumi è privo di una camera d’hotel per via di un disguido, e le poche strutture disponibili sono tutte occupate dagli sciatori. L’idea di Narumi è di campeggiare con la sua tenda, o in auto quando le temperature si abbasseranno troppo, finché non avrà ultimato il suo lavoro. Haruki si sentirà in dovere di ospitarlo in casa propria per il tempo necessario, finché l’inverno non terminerà.

Narumi noterà subito come la casa del suo salvatore sia grande e solitaria per una sola persona. Ne capirà il motivo quando adocchierà l’altare buddista, in cui vi sono raffigurate due persone: un uomo e una donna.

Haruki si ritroverà inizialmente in difficoltà nella convivenza con il fotografo, essendo quest’ultimo espansivo e rumoroso, senza alcun rispetto per lo spazio personale.

Vivendo in una terra fredda e coperta di neve per mesi, tenere quella grande casa costantemente calda è un’azione quasi impossibile, quindi dovranno condividere la stessa camera. Ma dopo la prima sera, Haruki deciderà di soggiornare al piano inferiore e più freddo, per l’espansività molesta di Narumi.

Narumi riuscirà facilmente a fare amicizia con la nonna di Haruki, che vive nella casa accanto, e con i suoi migliori amici. Riuscirà perfino a conquistare immediatamente il gatto di sua nonna, sempre schivo e dispettoso verso gli estranei. Haruki decreterà che il fotografo abbia un rapporto particolare e molto forte con gli animali.

Narumi e Haruki conviveranno per mesi sotto lo stesso tetto. Il tempo intervallato tra il lavoro di agricoltore di Haruki, e la ricerca infinita di Narumi nel fotografare i vari esemplari. Ma la sua grande impresa è riuscire a fotografare gli spiritelli della neve, che vivono in quella località.

Porteresti Haru con te a vedere il mondo?

Haruki

Ha una versa avversione per l’inverno, spera sempre che passi in fretta.

Perse i genitori durante il primo anno di medie, in un brutto incidente d’auto in mezzo a una tempesta di neve. Non ha nessuna intenzione di abbandonare la casa che i genitori avevano costruito con fatica, e decise di continuare a viverci da solo, benché i nonni avessero insistito che si trasferisse da loro.

In un secondo momento, anche il nonno lo lasciò. Tutto ciò che gli rimase fu sua nonna e quella grande casa fredda.

Haruki ha una personalità chiusa ed introversa. Non ama relazionarsi con gli altri e detesta il contatto fisico, lo mette a disagio. Eppure è generoso e sempre pronto ad aiutare la sua comunità ed il vicinato.

Non vuole comunque legarsi a nessuno e tiene tutti a distanza. Ha la certezza che anche i suoi due migliori amici, che presto si sposeranno, lo lasceranno da solo.

Per questa ragione la presenza di Narumi lo manda completamente in confusione. Scappa appena il fotografo mostra la sua espansività, e rigetta il modo in cui lo tocca, anche casualmente.

Comprendere cosa gli susciti davvero Narumi è faticoso. Si barrica dietro la sua freddezza e parole taglienti, tentando di allontanarlo. Ne è affascinato ed incantato, ma non riesce a comprendere che genere di sentimenti siano, perché Narumi riesca a dare nuove emozioni e colori dentro quella casa vuota che conosce meglio di se stesso.

Non ti senti triste a vivere solo in questa casa?

No, perché sono circondato dai ricordi.

Narumi

Narumi è tutto l’opposto di Haruki.
Vuole viaggiare e vedere il mondo, ampliare le sue conoscenze e non fermarsi mai. Riesce a relazionarsi con tutte le persone che incontra e ha un talento nel farsi apprezzare dagli animali. Il rispetto e l’amore che nutre per il mondo animale sono senza eguali, e le sue fotografie riescono sempre a dimostrarlo.

Eppure Narumi riesce a capire perfettamente la solitudine di Haruki.

Da bambino soffriva di asma bronchiale infantile. Passava la maggior parte del tempo in un letto di ospedale, separato da tutti. L’unico occhio sul mondo che aveva, era dato da quei libri fotografici di animali che la madre gli comprava spesso. Fu allora che decise di diventare un fotografo.

Al contrario di Haruki, Narumi dimostra quanto sia ammaliato dalla neve. Quanto ne sia estasiato e riesca a vederne soltanto la bellezza, con il talento di racchiudere tutto in una fotografia.

Il suo sentimento per Haruki gli è subito chiaro: è completamente infatuato del suo candore. Si ritrova fin troppo spesso a fotografarlo, rendendosi conto, con il trascorrere dei mesi, che non può più mostrargli il suo lavoro. Verrebbe immediatamente scoperto, e non ha nessuna idea di cosa Haruki pensi in proposito. Il suo avvicinarsi troppo, potrebbe allontanarlo.

Per me la fotografia è un mezzo per connettermi con il resto del mondo.

La fotografia

L’abilità nella fotografia in Narumi non può essere contestata. Oltre ad essere il suo personalissimo mezzo per comunicare con il mondo, riesce anche a far trasparire l’amore che ha per tutto ciò che riesce ad inquadrare.

Quando Haruki gli rivelerà che il padre aveva la passione per la fotografia, Narumi vorrà toccare con mano gli strumenti che utilizzava. Si ritroverà davanti a numerose macchine fotografie di tutto rispetto, conservate perfettamente anche in mezzo a quel freddo glaciale.

Prenderà una di queste fotocamere e inviterà Haruki ad usarla, spiegandogli velocemente come manovrala. È una macchina fotografica a rullino, quindi Haruki non potrà conoscere il risultato delle sue prove finché non sarà terminato e le farà sviluppare. Ma per Narumi è un’ottima cosa: aumenterà l’aspettativa e porterà ad avere pazienza.

Haruki non è convinto. Non ha nemmeno nessuna idea di cosa fotografare oltre a quella casa, e non ha alcuna ragione per sprecare un rullino in quel modo, a immortalare qualcosa che vede ogni giorno.

Con il tempo, però, si renderà conto che viene incitato a stringere tra le dita la macchina fotografia quando Narumi è in giro, in qualsiasi angolo della casa si trovi e che la fa risultare in modo diverso, nuovo.

Comincerà ad avere il timore che una volta terminato quel rullino, Narumi andrà via. Tenterà di divenire sempre più parsimonioso, trattenendo quell’ultimo scatto che non vuole affatto portare a termine.

Pregherà la neve di non sciogliersi.

Il cuore del fotografo si riflette in ogni scatto.

Considerazioni

La Fata delle Nevi è di una delicatezza unica. È davvero una perla rara da trovare e un boys’ love sopraffino.

Viene affrontato tutto perfettamente, prendendosi il suo tempo e riuscendo a spiegare tutto al lettore, senza tralasciare nulla. Non si corre e non si ha fretta, tutto penetra lentamente e riesce a far relazionare egregiamente i protagonisti con il suo pubblico. Anche il tratto dei disegni è perfetto, si sposa magnificamente con l’atmosfera eterea con cui viene raccontata questa storia.

Sia Narumi sia Haruki hanno i loro spazi per esprimersi e affrontare se stessi, far comprendere cosa viva in loro e di cosa bisognano. Quanto possa essere facile per uno e difficilissimo per l’altro.

Haruki vive in questa sorta di gabbia che non asfissia, ma che non gli permette di andare oltre, troppo spaventato che qualcun altro possa lasciarlo e non tornare più. Anche quando gli viene offerto di allontanarsi da quella casa per qualche giorno per fare nuove esperienze, lui rifiuta. Agisce con ardore e si scaglia contro, come se fosse stato attaccato personalmente e non venisse compreso l’amore che ha per le sue abitudini e per quell’edificio.

A me basta vedere il mondo attraverso le tue fotografie.

Narumi cerca di capire come deve muoversi e fin dove può spingersi. Se c’è un limite non attraversabile o un punto di non ritorno. Spesso si rende conto di aver osato troppo o di essere stato frainteso.

Anche se Haruki fa di tutto per allontanarlo, Narumi ritorna sempre ed è pronto a rispettare i suoi tempi e veti.

La fotografia diventa anche un modo per parlarsi reciprocamente e Haruki imparerà a decifrare quel linguaggio, ad essergli più chiaro di qualsiasi parola.

Cresceranno insieme e nuovi valori si aggiungeranno. Le dinamiche saranno più chiare e cosa sia davvero importante per loro. Fin dove siano pronti a spingersi o mettere radici.

La fata delle Nevi l’ho amato davvero tanto, e spero di imbattermi in oltre occasioni in opere così ben riuscite.

Vi invito caldamente a recuperarlo.


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