L’estate è alle porte.
Il clima si sta gradualmente facendo più caldo, e le belle giornate di sole ci invogliano a passare più tempo all’aria aperta.
Anche se può sembrare prematuro, molti stanno già pensando a che tipo di piscina acquistare per la prossima estate. Una scelta che, saggiamente, deve essere ponderata con un po’ di anticipo. Sono diverse, infatti, le considerazioni da fare, per poter acquistare la piscina che meglio possa soddisfare le esigenze di tutta la famiglia.
Una scelta delicata
Essendo un vero e proprio complemento d’arredo, nello scegliere la nostra piscina dovremo prendere in considerazione diversi fattori.
Anzitutto, che tipo di piscina vogliamo per la nostra casa.
A seconda di diversi elementi – spazio a disposizione e dimensioni che preferiamo – potremo optare per una piscina fuori terra o, se le nostre finanze ce lo consentono, per una più prestigiosa piscina interrata.
Effettuata questa prima scelta, potremo poi passare a decidere forme, stili, dimensioni e accessori da acquistare.
Piscina interrata
Come si può già intuire, la piscina interrata è la “classica” piscina, per la quale occorre realizzare uno scavo in giardino. È necessario, perciò, che siate davvero decisi a dotarvi di questo “arredo”; tornare indietro una volta realizzata non solo sarebbe dispendioso, ma anche deprimente.
Alla luce di ciò, è chiaro che anche questa tipologia di piscina presenta vantaggi e svantaggi.
Andiamo quindi a vederli:
- Vantaggi: Adottando questa piscina, potremo vedere realizzato nel nostro giardino uno specchio d’acqua che si integra perfettamente nel contesto circostante, finendo con l’armonizzare il paesaggio.
Rispetto a quelle “fuori terra”, inoltre, quella interrata avrà senza dubbio una durata maggiore. Purché, ovviamente, le si dedichino periodicamente le giuste attenzioni, in termini di manutenzione e pulitura.
Inoltre, questo modello risulterà maggiormente “personalizzabile”, favorendo la realizzazione di una piscina che soddisfa a pieno i nostri desideri. - Svantaggi: Tra gli svantaggi vi è innanzitutto la burocrazia. Per effettuare lo scavo necessario, infatti, occorre chiedere – e ottenere – un permesso dal Comune, il che richiede un progetto di un professionista, che deve essere depositato in municipio. Di solito, però, per velocizzare il tutto è sufficiente presentare al Comune una Dichiarazione di Inizio Attività (DIA) o una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA).

Piscina fuori terra
Per molti di noi, una piscina fuori terra è di solito collegata all’immagine di un brutto “contenitore” di forma ovale o rettangolare, di dimensioni ridotte e che mal si armonizza col giardino di casa.
Ma la realtà è differente.
Molte piscine fuori terra costituiscono, non di rado, una valida e buona alternativa alla più costosa versione interrata. Lo sviluppo di nuovi materiali, ad esempio, consente ormai di poter usufruire di modelli del genere sempre più resistenti e duraturi.
Inoltre, un altro vantaggio è dato dal fatto che, in base allo spazio a disposizione, potremo acquistare pratiche piscine facili da montare e persino smontabili, così da poter essere riposte in magazzino durante l’inverno. Ultimo, ma non da meno, potrai avere una piscina anche se sei in affitto, portandola con te in caso di trasloco. Se proprio te ne stuferai, potrai sempre rivenderla sul mercato dell’usato.
Per piazzare anche questo tipo di piscina, devi avere un po’ di spazio a disposizione, in modo tale da avere nelle vicinanze sia una presa per l’acqua, che una per l’elettricità.
Inoltre avrai bisogno di uno spazio dove poter svuotare periodicamente la piscina. L’ideale sarebbe un terreno soleggiato, livellato, privo di alberi e dove non passi alcun tubo del gas o cavo elettrico.
Esempi di piscina fuori terra
Intex 28274 Piscina rettangolare

La piscina Intex 28274, è di forma rettangolare (450x220x84 cm) con capacità di circa 2300 litri.
Dotata di struttura tubolare in metallo che ne garantisce un’alta stabilità, risulta essere non solo robusta, ma anche resistente.
Gre KIT350W – Piscina in legno

Dal diametro di circa 3 metri e mezzo, questo modello di piscina fuori terra è un esempio dell’evoluzione qualitativa di questo tipo di piscine.
Realizzata in legno, ha in dotazione una scaletta di sicurezza con tre gradini, un filtro a sabbia e un liner blu 30/100.
Se ben mantenuta può durare anche una decina di anni. Inoltre è possibile, se lo si vuole, interrarla; unico neo è che il montaggio richiede un po’ di tempo.
Tra accessori e… tasse
Una volta acquistata la piscina, non dovrete far altro che dotarvi dei giusti e necessari accessori.
Per prima cosa dovrete decidere che tipo di filtro utilizzare, quale sistema di depurazione e che tipo di pulizia effettuare. Non dimenticatevi di comprare anche un telo, per coprire la vostra piscina quando non viene utilizzata.
Per quel che riguarda i prezzi, questi varieranno a seconda del tipo di piscina – interrata o no – del modello e delle dimensioni.
Possedere una piscina comporta tasse da pagare?
La risposta a questa domanda è, in linea generale, no. Il possesso di una piscina non comporta, di solito, il pagamento di una tassa.
Gli unici costi sono, nel caso di una piscina interrata, quelli per richiedere i permessi necessari per realizzare lo scavo. In alcuni casi, però, avere una piscina può comportare un cambio della categoria catastale della casa, facendola passare in A/1, ovvero abitazione di tipo signorile.
Come detto, in alcuni casi avere una piscina può condurre al pagamento di una imposta.
Il decreto emanato dal Ministero dei Lavori Pubblici il 2 agosto del 1969, infatti, all’articolo 4 dichiara:
Abitazioni dotate di piscina 80 mq. Le abitazioni unifamiliari dotate di piscina di almeno 80 mq. di superficie o campi da tennis con sottofondo drenato di superficie non inferiore a 650 mq
Ne risulta che condizione sufficiente affinché un’abitazione unifamiliare sia definita “immobile di lusso”, è quella di avere una piscina di almeno 80 mq.
Ma ciò non deve spaventarvi. Arrivare ad avere una piscina di tali dimensioni, infatti, non è facile. Una piscina per la casa, infatti, ha di solito dimensioni “tipo” di 12×6 metri, ovvero una superficie di 72 mq che per un uso privato è già enorme.
Tuttavia occorre ricordare che la piscina deve essere comunque accatastata, con il risultato di aumentare il valore catastale del vostro immobile, incidendo così sulle tasse gravanti sulla casa.
Un aumento tutto sommato contenuto. Per piscine inferiori agli 80 mq, infatti, si parla della medesima come di “vano accessorio indiretto“, contando perciò per 1/4 di vano con conseguente aggravio catastale molto contenuto.
Molto belle queste piscine
Sarebbe bello avere una piscina
Meglio il mare specialmente se bisogna pagare tasse al governo! 😊
quella interrata sarebbe l’ideale per me
con questo caldo, ci vorrebbe una in ogni casa
ci vuole un bel giardino per contenerle
tutte molto belle
Sarebbe un sogno