Lo studio d’animazione Pixar non sta passando un periodo florido. Dopo il flop di Buzz Lightyear, il noto studio di animazione ha concentrato i suoi sforzi per uscite indirizzate esclusivamente sulla piattaforma Disney Plus, con il solo scopo di creare attrattiva per attirare nuovi abbonati alla piattaforma.
Vedendo le prime cifre al botteghino in America, Elemental si preannuncia un altro flop per uno degli studi d’animazione non solamente più famosi, ma anche più creativi. La caratteristica principale della Pixar, infatti, è quella di proporre costantemente storie nuove, giocare con generi sempre diversi e creare mondi sempre più sfaccettati. Peculiarità che si ritrovano anche in Elemental, in sala dal 21 giugno, una storia d’amore e integrazione che però ha i suoi difetti.
Trama
Elemental nasce come una classica commedia romantica: un ragazzo e una ragazza che si incontrano a seguito di un’esperienza spiacevole che li vede protagonisti. Ma i due personaggi principali non sono i classici ragazza e ragazzo. Ember (doppiata da Valentina Romani) è una ragazza di fuoco che abita con i suoi genitori a Firetown, una piccola porzione limitrofe di Element City, una metropoli creata su misura degli altri elementi: l’aria, l’acqua e l’erba.
Tra di loro c’è Wade (Stefano De Martino), un ragazzo acquatico che per vivere controlla le tubature, e che è costretto a revocare la licenza a Il Focalare, il locale aperto dai genitori di Ember quando sono scappati dalla loro patria sperando in un futuro migliore.
Protagonisti agli antipodi
Elemental è un Romeo e Giulietta contemporaneo, dove il rapporto tra i due non è ostacolato dalle famiglie rivali, ma dalla società.
I genitori di Ember, fiamme che hanno lasciato la loro casa per andare incontro a una città ostile, hanno delle riserve su Wade, ma sono preoccupazioni che nascono a seguito del modo in cui gli abitanti di Firetown vengono visti e trattati. Il cercare di allontanare Wade da Ember è solamente una mossa per proteggere se stessi e la loro adorata figlia dai pericoli a cui sono irrimediabilmente esposti. In una città costruita su misura per gli altri tre elementi, le fiamme possono solamente contare su loro stessi, sull’unione con la comunità e sulle loro radici.
Il tema dell’eredità culturale
Sebbene Wade sia un’adorabile protagonista, è Ember ad avere i riflettori puntati.
Il regista ha raccontato quanto questa storia sia a lui molto cara, poiché prende ispirazione dalle vicende della sua famiglia e da quella di molti altri immigrati che sono scappati dal loro Paese natale con la speranza di costruire un futuro migliore. Elemental parte da qui: dalla conoscenza e dall’amore che sboccia tra due persone così diverse non solamente nel carattere, ma anche per background e storia culturale.
In particolare ha un forte impatto il tema dell’immigrazione climatica, ma soprattutto il regista Peter Sohn parla di eredità e sacrifici di chi ha lasciato la propria casa alle spalle, affrontando l’ignoto, i pregiudizi e la discriminazione per costruire una vita fatta di duro lavoro al fine di garantire un futuro migliore per i propri figli.
L’estetica e l’inconfondibile stile Pixar
Con lo stile inconfondibile Pixar, Elemental si affida a un’animazione curata che dà il suo meglio nei contrasti. Dalla fluidità dei corpi dei personaggi, che richiamano le caratteristiche dei loro elementi che non hanno uno scheletro a supportarli, ma sono interamente creati di materia, fino all’estremo realismo quando quegli stessi elementi trovano luogo nella storia. É l’esempio dell’acqua del fiume, che divide la città con la sua trama cristallina, o della tangibilità sfaccettata del vetro che crea Ember.
Conclusioni
Le differenti tematiche proposte e l’intreccio sono il cuore della narrazione.
Vengono affrontati in maniera leggera, ma mai frivola e che ben si sposa con lo stile Pixar. Anche la storia d’amore è ben costruita ed evita qualsiasi cliché romantico, favorendo al contrario una costruzione realistica del rapporto sentimentale tra due persone. Tutti questi elementi, però, non si poggiano su una base solida che li aiuta a prosperare.
I due si conoscono in un contesto stressante per Ember e che mette immediatamente in luce i pregi di Wade, un problema che però è facilmente risolvibile, non a caso la sua risoluzione è una scusa per i due per incontrarsi. A fine film, però, quando si era già andati oltre e quando l’escamotage iniziale si era già sposato con la tematica della crisi climatica, ecco che l’incipit torna diventando un finale traballante.
La storia della famiglia di Ember, il futuro già scritto della ragazza che non sapeva neppure di voler altro dalla vita e le possibilità che l’incontro con Wade le apre vengono messi in secondo piano da una storia che, al contrario, è meno accattivante.